Pinzimonio Pasquale
Il Pinzimonio Pasquale è un antipasto gustoso e saporito ideale per iniziare un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Pinzimonio Pasquale
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina i cuori di sedano bianco
e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina i rapanelli, tagliare testa e fondo
e tenere da parte.
In un pentolino pieno di acqua bollente leggermente salata,
mettere a rassodare le uova per 9 minuti dalla ripresa del bollore.
Metterle sotto acqua corrente per raffreddarle.
Sgusciarle e tagliarle a spicchi e tenere da parte.
Mettere in una ciotola l’olio evo, sale,
4 macinate di pepe e sbattere con una forchetta per emulsionare il tutto.
Mettere la salsina ottenuta in 4 ciotoline ad uso di ogni commensale
e portare in tavola.
Su di un piatto di portata distribuire ordinatamente le fette di salame crudo
e le fette di salame cotto contornate dai cuori di sedano e dagli spicchi di uova sode.
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
Il Pinzimonio Pasquale è un piatto tipico della tradizione culinaria romana, a Pasqua è uso servire a parte delle uova sode intere con il guscio colorato di vari colori.
Il salame è un tipo di salume insaccato, crudo e stagionato, ottenuto a partire da una miscela di macinato di carne e grasso.
Il nome deriva dall’operazione di salatura che si rende necessaria per assicurarne la conservazione.
Alla carne e al grasso vengono aggiunti sale e spezie che variano localmente (tra le quali: aglio, pepe nero o bianco, macinato o in grani, finocchio, macis).
a carne maggiormente usata è tradizionalmente quella di maiale, considerata per quest’uso di maggior pregio, tanto che la normativa italiana vigente impone al produttore di dichiarare sull’etichetta che accompagna il prodotto il tipo di carne impiegata, se solo suino o misto suino, infatti, in molti prodotti tradizionali è specificato “puro suino”.
Prodotti tipici vengono preparati con carne: capra, pecora, cavallo, asino, oca, selvaggina come il cinghiale o frattaglie. Altri ingredienti, a seconda delle tradizioni locali, possono essere le rape o il sangue. Il grasso è sempre suino, per motivi organolettici e di conservazione.
Il processo di stagionatura può essere favorito dall’introduzione di alcuni ingredienti quali latte, vino, destrosio, nitriti e nitrati.
L’insieme delle spezie e degli aromi aggiunti alla carne prende il nome di concia.
L’impasto può essere insaccato in un involucro di budello animale (solitamente suino, ma anche ovino, bovino o equino), o artificiale (cellulosa o collagene quelli più utilizzati).
La lunghezza varia dai 10 ai 60 cm, il diametro (calibro) varia da 3 (Salame Cacciatore DOP) a circa 20 cm (crespone).
Una volta insaccato il salame passa di norma un periodo in locali di asciugatura (circa una settimana) per passare poi alla stagionatura vera e propria, che varia a seconda della grandezza del salame (da 2 settimane per le salsicce stagionate fino anche a 6 mesi per prodotti tradizionali).
Il salame prende i nomi dai tipi di budello usato o dai componenti e dalle località in cui viene prodotto.