Ingredienti
- 200 - 250 - 300g Farina di maisper 4 -6 -8 vedi tabella in ricetta
- 1 -2 -3l Acquaper 4 -6 - 8 vedi tabella in ricetta
- 1 - 2-3 cucchiaino/i Saleper 4 -6 - 8
Direzione
Polenta Bianca
La polenta binaca secondo alcuni storici della gastronomia il diffondersi di questo tipo di polenta sarebbe strettamente legato al tipo di economia delle campagne del Veneto. Se in montagna la polenta gialla era il piatto base, in campagna e nelle città la polenta bianca accompagnava carne, pesce e verdure.
Per preparare la polenta bianca, utilizzare la scala sotto per
determinare la corretta dose di farina da utilizzare per ogni litro d’acqua:
300gr di farina di mais per una polenta soda,
250gr per una polenta di media consistenza,
200gr per una polenta molto tenera.
Far bollire in una pentola dai bordi molto alti acqua bollente,
buttare la farina a pioggia.
Mescolare con una frusta in modo da distribuire bene la farina in modo che non si creino grumi.
Mescolare per 60 minuti o finché la polenta non si stacchi dalle pareti della pentola.
A polenta cotta, alzare la fiamma per 1 minuto.
Battere la pentola sul fondo e versare la polenta su di un tagliere di legno.
Lasciare raffreddare per 1 minuto e tagliarla a fette con un filo di cotone che si usa per imbastire gli abiti.
Le fette di polenta possono essere subito servite o abbrustolite su di una piastra di ghisa.
Nota
Nelle cucine del Veneto, nelle province di Venezia, di Treviso e di Padova fino a poche decine d’anni fa si preparava la Polenta ed esclusivamente la Polenta Bianca.
La Polenta Bianca si ottiene dalla macinazione della parte vitrea della cariosside del mais bianco una varietà più rara e più costosa di quella gialla.
La Polenta Bianca, oltre ad un profumo meno deciso della rispettiva gialla, è più delicata e più rispettosa del piatto che accompagna.
Mentre dal punto di vista nutrizionale, i valori quasi si equivalgono tra la Polenta Bianca e quella Gialla.
Altra differenza tra i due tipi di Polenta si riscontra nel tipo di grana.
La grana della Farina Bianca è più fine di quella della Farina Gialla.
Storia
Secondo alcuni storici della gastronomia il diffondersi di questo tipo di polenta sarebbe strettamente legato al tipo di economia delle campagne del Veneto. In queste zone c’era infatti una maggior disponibilità e varietà di cibo rispetto alle zone montane dove invece l’uso della farina gialla a grana grossa o con l’aggiunta di farina di grano saraceno (polenta taragna), serviva a sopperire la carenza alimentare.
Se in montagna la polenta gialla era il piatto base, che solo nelle occasioni di festa si arricchiva di condimenti nutrienti e più costosi, in campagna e nelle città la polenta bianca accompagnava carne, pesce e verdure.