Polipetti o moscardini affogati

Polipetti o moscardini affogati

I Polipetti o moscardini affogati sono un piatto tipico della cucina partenopea e sorrentina. I Polipetti o moscardini affogati sono un piatto molto versatile si possono gustare come un ricco antipasto, come gustoso condimento per una pasta o come secondo piatto di pesce.

 

Per i Polipetti o moscardini affogati
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

 

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:

  • le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte
  • le olive e tenere da parte
  • i pomodori, tagliarli a dadini e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

Pulire i polipetti.

Mettere in una padella antiaderente i pomodori tagliati a dadini,
lo spicchio d’aglio, il prezzemolo tritato, sale e pepe.

Quando la salsa di pomodoro si sarà addensata, unire i polipetti,
le olive, il vino e cuocere a recipiente coperto,
a fiamma bassa finché  i polipetti non risultano teneri.

Aggiungere un po’ di prezzemolo,
irrorare con olio crudo e servire caldo.

 

Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.

 

 

Nota
I Polipetti o moscardini affogati sono un secondo piatto dall’intenso sapore di mare. I Polipetti o moscardini affogati sono un piatto dal profumo tutto mediterraneo che si prepara facilmente.

Il polpo ed il polipo sono due animali distinti che troppo spesso vengo confusi. I polipi (dal greco πολύς, polýs, “molto” e πούς, poùs, “piede”, quindi “dai molti piedi”), sono animali appartenenti al phylum degli Cnidaria, il polpo è un cefalopode del phylum Mollusca.

Il polpo comune (Octopus vulgaris ) o piovra è un cefalopode della famiglia Octopodidae. Viene chiamato anche pòlipo nell’uso comune, ma non deve essere confuso con il polipo che invece è ad esempio l’animale (appartenente agli Cnidari) che dà origine al corallo.

Il polpo è un mollusco cefalopode molto diffuso nei bassi fondali, non oltre i 200 metri. Preferisce i substrati aspri, rocciosi, perché ricchi di nascondigli, fessure e piccole caverne in cui nascondersi: l’assenza di endo ed esoscheletro gli permette di prendere qualsiasi forma, e di passare attraverso cunicoli molto stretti. Presente in tutti i mari e gli oceani, è molto diffuso anche nel Mar Mediterraneo. Nel Mediterraneo viene pescato principalmente in due diversi periodi dell’anno: da settembre a dicembre (in buone quantità, seppur ancora di piccola taglia) e da maggio a luglio (periodo nel quale è di taglia più grossa). Il polpo è un mollusco molto ambito nella pesca di professione, ma anche sportiva. Le tecniche di pesca sono tradizionali e consistono nell’utilizzo di un’esca chiamata polpara che talvolta viene utilizzata insieme a granchi e pesci. Talvolta il polpo fresco viene preparato con la tecnica dell’arricciatura direttamente sugli scogli o in macchine apposite che ne consentono la degustazione a crudo. Il polpo arricciato si presenta con i tentacoli a forma di “boccoli”, le ventose dilatate ed ha una caratteristica consistenza “croccante”. Per le sue carni gustose è utilizzato nelle cucine di molti paesi. Viene consumato principalmente bollito e successivamente condito in molteplici modi, ma anche arrostito, fritto ed in tegame.

 

 

Polpo in insalata di peperoni

 

 

Cacciucco alla Livornese

 

 

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