Ingredienti
- 4 Poliponon troppo grandi
- 60gr Fagioli cannellinibianchi
- 60gr Olive nere
- 80gr Pomodori
- 200cl Olio Evo
- 100gr Prezzemolo
- 30gr Basilico
- 20gr origano
- 3 spicchi Aglio
- qb Sale
- qb Pepe
Direzione
Polipi alle Erbe Fresche
I Polipi alle Erbe Fresche sono sfiziosi, gustosi, veloci e facili da preparare. I Polipi alle Erbe Fresche sono un secondo piatto di pesce ideale per le occasioni importanti familiari.
Per i Polipi alle Erbe Fresche
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- i polipi e tenere da parte
- i cannellini e tenere da parte
- le olive e tenere da parte
- le foglie di prezzemolo, e tenere da parte
- le foglie di basilico e tenere da parte
- i pomodori, tagliarli a dadini e tenere da parte.
Pelare l’aglio e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a bollire i polipi in abbondante acqua salata e pepata per 30 minuti.
Levare la pentola dal fuoco e far raffreddare i polipi nella stessa acqua di cottura.
Nel bicchiere del frullatore, frullare insieme le erbe fresche,
le spezie e l’olio, travasare l’olio ottenuto in una tazza lasciar macerare per 2 o 3 ore.
Mettere su di un piatto di portata i fagioli, i pomodori, le olive,
i polipi e condire il tutto con olio alle erbe.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
I Polipi alle Erbe Fresche sono un secondo piatto di pesce della cucina italiana tradizionale.
Il polpo ed il polipo sono due animali distinti che troppo spesso vengo confusi. I polipi (dal greco πολύς, polýs, “molto” e πούς, poùs, “piede”, quindi “dai molti piedi”), sono animali appartenenti al phylum degli Cnidaria, il polpo è un cefalopode del phylum Mollusca.
Il polpo comune (Octopus vulgaris ) o piovra è un cefalopode della famiglia Octopodidae. Viene chiamato anche pòlipo nell’uso comune, ma non deve essere confuso con il polipo che invece è ad esempio l’animale (appartenente agli Cnidari) che dà origine al corallo.
Il polpo è un mollusco cefalopode molto diffuso nei bassi fondali, non oltre i 200 metri. Preferisce i substrati aspri, rocciosi, perché ricchi di nascondigli, fessure e piccole caverne in cui nascondersi: l’assenza di endo – ed esoscheletro gli permette di prendere qualsiasi forma, e di passare attraverso cunicoli molto stretti. Presente in tutti i mari e gli oceani, è molto diffuso anche nel Mar Mediterraneo. Nel Mediterraneo viene pescato principalmente in due diversi periodi dell’anno: da settembre a dicembre (in buone quantità, seppur ancora di piccola taglia) e da maggio a luglio (periodo nel quale è di taglia più grossa). Il polpo è un mollusco molto ambito nella pesca di professione, ma anche sportiva. Le tecniche di pesca sono tradizionali e consistono nell’utilizzo di un’esca chiamata polpara che talvolta viene utilizzata insieme a granchi e pesci. Talvolta il polpo fresco viene preparato con la tecnica dell’arricciatura direttamente sugli scogli o in macchine apposite che ne consentono la degustazione a crudo. Il polpo arricciato si presenta con i tentacoli a forma di “boccoli”, le ventose dilatate ed ha una caratteristica consistenza “croccante”. Per le sue carni gustose è utilizzato nelle cucine di molti paesi. Viene consumato principalmente bollito e successivamente condito in molteplici modi, ma anche arrostito, fritto ed in tegame.