Pollo al Curry di Milena
Il Pollo al Curry di Milena è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Pollo al Curry di Milena disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire l’uvetta per almeno 30 minuti, strizzarla e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, pulire le cosce, togliere la pelle, lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, disossarle, tagliarle a pezzi da 3cm ed 1 cm di spessore, e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il petto di pollo, tagliarlo a pezzi da 3cm ed 1 cm di spessore, e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pelare la ½ mela, togliere il torsolo, tagliarla a fettine sottili e tenere da parte.
In una tazzina con il latte far sciogliere il Curry mescolando e tenere da parte.
In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la cipolla tritata far rosolare bene mescolando.
Unire il pollo preparato a pezzi e far rosolare in ogni sua parte, salare, pepare e cuocere per 10 minuti a fiamma moderata.
Unire le fettine di mela, l’uvetta strizzata e continuare la cottura fino a quando la mela sarà trasparente.
Versare il vino bianco secco e far evaporare un po’.
Aggiungere il curry preparato sciolto nel latte e mescolare.
Coprire la padella con il coperchio e cuocere per 35 minuti a fiamma bassa e mescolare di tanto in tanto.
A cottura ultimata togliere dal fuoco, aggiungere la panna e mescolare.
Mettere i pezzi di pollo al curry in 4 piatti individuali e servire in tavola.
Nota
Il Pollo al Curry di Milena si può servire anche come piatto unico unendo nello stesso piatto del riso Basmati a chicco lungo cotto. (500gr per 8 persone)
Il Pollo al Curry di Milena si può conservare in frigorifero, chiuso in un contenitore ermetico, per 2 giorni.
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Il pollo o Gallus gallus domesticus o Gallus sinae, è un uccello domestico derivante da varie specie selvatiche di origini indiane. I polli domestici sono sempre stati allevati per moltissimi scopi: carne, uova, piume, compagnia, gare di combattimento tra galli, motivazioni religiose, sportive od ornamentali. Il maschio riproduttore è più propriamente chiamato gallo, la femmina gallina; quando quest’ultima alleva i pulcini viene detta chioccia. A seconda dell’età e del peso il pollo viene definito anche: pulcino, fino a 3-5 mesi ed un peso di 500gr, pollo di grano, fino ad 1 anno e 1 kg di peso, pollo o pollastra, fino a maturità ed un peso di 1,5 kg circa, galletto il maschio giovane di circa 6 mesi, gallo ruspante quello al massimo di 10 mesi, cappone il maschio castrato all’età circa di due mesi che arriva fino a circa 2,5 kg. In natura i polli possono vivere da cinque a tredici anni a seconda della razza. Negli allevamenti intensivi, i polli da carne generalmente vengono abbattuti all’età di 6-14 settimane. Le razze selezionate per la produzione di uova possono fornire fino a 300 uova l’anno. Le galline ovaiole, raggiunta l’età di 12 mesi, cominciano a diminuire la capacità produttiva; vengono quindi macellate per ricavare alimenti per l’infanzia, alimenti per animali e altri prodotti alimentari. Il pollo più vecchio del mondo, secondo il Guinness dei primati, è morto all’età di 16 anni. Il termine “pulcino”, generico per i piccoli di uccelli, viene sovente identificato specificamente per i piccoli della gallina. Il periodo di cova dura all’incirca 3 settimane (nella cultura contadina si suole dire “21 giorni”), lo svezzamento dei pulcini circa un paio di mesi. Nell’ italiano come nelle varie forme linguistiche, dialettali nazionali e delle lingue regionali, vengono più spesso usati i termini gallina e gallo, con un preponderante riferimento alla prima definizione per indicare tutta la specie, data la sproporzione (in allevamento) fra il numero delle prime e quello dei secondi.