Ingredienti
- 1kg pollo
- 4 fette Prosciutto crudo
- 4 fette Pancetta
- 60gr Burro
- 1 rametto rosmarino
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Pollo Arrosto al Prosciutto
Il Pollo Arrosto al Prosciutto è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Pollo Arrosto al Prosciutto disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina il rametto di rosmarino e tenere da parte.
In un pentolino far fondere 40 gr di burro a fiamma bassa e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, pulire il pollo, togliere le interiora, le zampe, il collo, la testa, lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, condire internamente ed esternamente con pepe e sale.
Mettere in pancia al pollo le 4 fettine di pancetta, il rametto di rosmarino ed 1 noce di burro.
Legare il pollo con uno spago da cucina in modo da chiudere l’apertura della pancia.
Cospargerlo di burro fuso, avvolgerlo nelle fette di prosciutto crudo ed avvolgerlo ancora con carta da forno leggermente imburrata.
Legare il cartoccio con uno spago da cucina, depositarlo in una teglia da forno imburrata.
Infornare in forno caldo a 180°C per 60 minuti.
A cottura ultimata, togliere la carta da forno slegare il pollo e dividerlo in 4 parti, recuperando le fette di prosciutto crudo e le fette di pancetta nella pancia del pollo.
Depositare i pezzi di pollo su di un piatto di portata e guarnire con le fette di pancetta e prosciutto crudo.
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
Il Pollo Arrosto al Prosciutto si può accompagnare con patate fritte o cotte al forno.
Il pollo o Gallus gallus domesticus o Gallus sinae, è un uccello domestico derivante da varie specie selvatiche di origini indiane. I polli domestici sono sempre stati allevati per moltissimi scopi: carne, uova, piume, compagnia, gare di combattimento tra galli, motivazioni religiose, sportive od ornamentali. Il maschio riproduttore è più propriamente chiamato gallo, la femmina gallina; quando quest’ultima alleva i pulcini viene detta chioccia. A seconda dell’età e del peso il pollo viene definito anche: pulcino, fino a 3-5 mesi ed un peso di 500gr, pollo di grano, fino ad 1 anno e 1 kg di peso, pollo o pollastra, fino a maturità ed un peso di 1,5 kg circa, galletto il maschio giovane di circa 6 mesi, gallo ruspante quello al massimo di 10 mesi, cappone il maschio castrato all’età circa di due mesi che arriva fino a circa 2,5 kg. In natura i polli possono vivere da cinque a tredici anni a seconda della razza. Negli allevamenti intensivi, i polli da carne generalmente vengono abbattuti all’età di 6-14 settimane. Le razze selezionate per la produzione di uova possono fornire fino a 300 uova l’anno. Le galline ovaiole, raggiunta l’età di 12 mesi, cominciano a diminuire la capacità produttiva; vengono quindi macellate per ricavare alimenti per l’infanzia, alimenti per animali e altri prodotti alimentari. Il pollo più vecchio del mondo, secondo il Guinness dei primati, è morto all’età di 16 anni. Il termine “pulcino”, generico per i piccoli di uccelli, viene sovente identificato specificamente per i piccoli della gallina. Il periodo di cova dura all’incirca 3 settimane (nella cultura contadina si suole dire “21 giorni”), lo svezzamento dei pulcini circa un paio di mesi. Nell’ italiano come nelle varie forme linguistiche, dialettali nazionali e delle lingue regionali, vengono più spesso usati i termini gallina e gallo, con un preponderante riferimento alla prima definizione per indicare tutta la specie, data la sproporzione (in allevamento) fra il numero delle prime e quello dei secondi.