Ingredienti
- 1kg pollo
- 400gr Funghi Porcini
- 300gr Patate novelle
- 50gr Burro
- 1 fettina Lardo
- 0,5 litri Brodo vegetale
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Pollo con Funghi e Patate
Il Pollo con Funghi e Patate è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per il Pollo con Funghi e Patate disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una pentola con 0,5 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.
Pelare le patate con il pela-verdure, lavarle sotto acqua corrente, tagliarle a
spicchi e tenere da parte.
Pulire con carta assorbente da cucina i funghi, togliere i gambi, tagliare la parte terrosa dai gambi, pulirli con carta assorbente da cucina, affettare finemente teste e gambi e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, pulire il pollo, togliere le interiora, le zampe, il collo, la testa, lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, mettere la fetta di lardo sul petto, avvicinare le cosce al corpo e legarlo con spago da cucina in modo da fermare lardo e cosce.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere i funghi affettati, rosolarli per 10 minuti a fiamma moderata e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il burro.
Unire il pollo e farlo rosolare in ogni sua parte, peparlo, salarlo, continuare la cottura a fiamma moderata per 60 minuti, bagnandolo e rigirandolo di tanto in tanto con il suo sugo di cottura ed un po’ di brodo vegetale.
Dopo 40 minuti di cottura del pollo aggiungere le patate a spicchi ed i funghi rosolati e portare a termine la cottura.
Togliere dal fuoco, mettere il pollo con funghi e patate su di un piatto di portata.
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
Il Pollo con Funghi e Patate non necessita di contorno.
Il pollo o Gallus gallus domesticus o Gallus sinae, è un uccello domestico derivante da varie specie selvatiche di origini indiane. I polli domestici sono sempre stati allevati per moltissimi scopi: carne, uova, piume, compagnia, gare di combattimento tra galli, motivazioni religiose, sportive od ornamentali. Il maschio riproduttore è più propriamente chiamato gallo, la femmina gallina; quando quest’ultima alleva i pulcini viene detta chioccia. A seconda dell’età e del peso il pollo viene definito anche: pulcino, fino a 3-5 mesi ed un peso di 500gr, pollo di grano, fino ad 1 anno e 1 kg di peso, pollo o pollastra, fino a maturità ed un peso di 1,5 kg circa, galletto il maschio giovane di circa 6 mesi, gallo ruspante quello al massimo di 10 mesi, cappone il maschio castrato all’età circa di due mesi che arriva fino a circa 2,5 kg. In natura i polli possono vivere da cinque a tredici anni a seconda della razza. Negli allevamenti intensivi, i polli da carne generalmente vengono abbattuti all’età di 6-14 settimane. Le razze selezionate per la produzione di uova possono fornire fino a 300 uova l’anno. Le galline ovaiole, raggiunta l’età di 12 mesi, cominciano a diminuire la capacità produttiva; vengono quindi macellate per ricavare alimenti per l’infanzia, alimenti per animali e altri prodotti alimentari. Il pollo più vecchio del mondo, secondo il Guinness dei primati, è morto all’età di 16 anni. Il termine “pulcino”, generico per i piccoli di uccelli, viene sovente identificato specificamente per i piccoli della gallina. Il periodo di cova dura all’incirca 3 settimane (nella cultura contadina si suole dire “21 giorni”), lo svezzamento dei pulcini circa un paio di mesi. Nell’ italiano come nelle varie forme linguistiche, dialettali nazionali e delle lingue regionali, vengono più spesso usati i termini gallina e gallo, con un preponderante riferimento alla prima definizione per indicare tutta la specie, data la sproporzione (in allevamento) fra il numero delle prime e quello dei secondi.