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Polpette alla Genovese

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Ingredienti

Regolare le porzioni
400gr Fesa di vitello anche lessa od arrosto
40gr Parmigiano Reggiano
40gr mollica pane
30gr Funghi secchi
1 Uova
20gr Farina 00
50cl Latte
1 spicchio Aglio
1 ciuffetto Prezzemolo
1 cucchiaino Maggiorana secca
1/2 litro olio arachidi
qb Noce moscata
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

20,4g
Proteine
111k
Calorie
2,5g
Grassi
1g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Polpette alla Genovese

Polpette alla Genovese

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Polpette alla Genovese:
In una ciotola mettere la carne tritata, la mollica di pane strizzata, l’aglio tritato, il prezzemolo tritato, la maggiorana, i funghi tritati, il parmigiano, pepe, sale, noce moscata, l’uovo ed amalgamare bene il tutto al fine di ottenere un composto omogeneo.
Prendere con 1 cucchiaio un po’ di composto preparato e con le mani formare delle palline della grandezza di una prugna oppure se si preferiscono più grosse prendere più composto, circa 50gr, formare delle polpette appiattite con le mani, passare le polpette nella farina.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Immergere le polpette nell’olio bollente un po’ per volta.
Friggerle in ogni loro parte, girandole ogni tanto fino a doratura completa.
Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Mettere le polpette su di un piatto di portata.

  • 50
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Polpette alla Genovese

Le Polpette alla Genovese sono un piatto versatile si possono servire come antipasto o come secondo piatto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per le Polpette alla Genovese disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire i funghi secchi per almeno 30 minuti, strizzarli, tritarli e tenere da parte.

In una ciotola con un po’ di latte mettere a bagnare la mollica di pane, strizzarla e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.

In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tritare finemente la carne, si può usare anche il tritatutto elettrico e tenere da parte.

In una ciotola mettere la carne tritata, la mollica di pane strizzata, l’aglio tritato, il prezzemolo tritato, la maggiorana, i funghi tritati, il parmigiano, pepe, sale, noce moscata, l’uovo ed amalgamare bene il tutto al fine di ottenere un composto omogeneo.

Prendere con 1 cucchiaio un po’ di composto preparato e con le mani formare delle palline della grandezza di una prugna oppure se si preferiscono più grosse prendere più composto, circa 50gr, formare delle polpette appiattite con le mani, passare le polpette nella farina.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.

Immergere le polpette nell’olio bollente un po’ per volta.

Friggerle in ogni loro parte, girandole ogni tanto fino a doratura completa.

Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

Mettere le polpette su di un piatto di portata.

Servire in tavola direttamente su piatto di portata.

Nota

La carne di vitello può essere avanzo di altre preparazioni va bene sia arrosto che lessata.

Vitello (dal latino vitellus, diminutivo di vitulus) è il nome del bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, di peso inferiore ai 250 kg.

Rispetto alle relative carni da cucina, si distinguono due tipi di vitello:

Vitello comune, bovino precocemente svezzato e alimentato con foraggi e mangimi

Vitello sanato (o semplicemente “sanato”), vitello maschio castrato alimentato fino al raggiungimento del peso indicato, esclusivamente con latte e, negli ultimi mesi prima della macellazione, latte addizionato con uova

Data la giovane età di macellazione del bovino, la carne di vitello è considerata “bianca”.

Con questa denominazione s’intendono i bovini macellati in età compresa tra i 12 e i 18 mesi. La carne di vitellone, considerata anch’essa “bianca”, contiene meno acqua di quella del più giovane vitello, con differenze che vanno dal 20% al 30% in meno.

Si tratta di carne meno tenera, ma più gustosa di quella del vitello.

 

 

 

Ricetta Polpette colorate

 

 

Ricetta Polpette al formaggio

 

 

 

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