Ingredienti
- 400gr Fesa di vitelloanche lessa od arrosto
- 40gr Parmigiano Reggiano
- 40gr mollica pane
- 30gr Funghi secchi
- 1 Uova
- 20gr Farina 00
- 50cl Latte
- 1 spicchio Aglio
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 1 cucchiaino Maggioranasecca
- 1/2 litro olio arachidi
- qb Noce moscata
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Polpette alla Genovese
Le Polpette alla Genovese sono un piatto versatile si possono servire come antipasto o come secondo piatto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per le Polpette alla Genovese disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire i funghi secchi per almeno 30 minuti, strizzarli, tritarli e tenere da parte.
In una ciotola con un po’ di latte mettere a bagnare la mollica di pane, strizzarla e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tritare finemente la carne, si può usare anche il tritatutto elettrico e tenere da parte.
In una ciotola mettere la carne tritata, la mollica di pane strizzata, l’aglio tritato, il prezzemolo tritato, la maggiorana, i funghi tritati, il parmigiano, pepe, sale, noce moscata, l’uovo ed amalgamare bene il tutto al fine di ottenere un composto omogeneo.
Prendere con 1 cucchiaio un po’ di composto preparato e con le mani formare delle palline della grandezza di una prugna oppure se si preferiscono più grosse prendere più composto, circa 50gr, formare delle polpette appiattite con le mani, passare le polpette nella farina.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Immergere le polpette nell’olio bollente un po’ per volta.
Friggerle in ogni loro parte, girandole ogni tanto fino a doratura completa.
Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Mettere le polpette su di un piatto di portata.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata.
Nota
La carne di vitello può essere avanzo di altre preparazioni va bene sia arrosto che lessata.
Vitello (dal latino vitellus, diminutivo di vitulus) è il nome del bovino maschio di età inferiore ai 12 mesi, di peso inferiore ai 250 kg.
Rispetto alle relative carni da cucina, si distinguono due tipi di vitello:
Vitello comune, bovino precocemente svezzato e alimentato con foraggi e mangimi
Vitello sanato (o semplicemente “sanato”), vitello maschio castrato alimentato fino al raggiungimento del peso indicato, esclusivamente con latte e, negli ultimi mesi prima della macellazione, latte addizionato con uova
Data la giovane età di macellazione del bovino, la carne di vitello è considerata “bianca”.
Con questa denominazione s’intendono i bovini macellati in età compresa tra i 12 e i 18 mesi. La carne di vitellone, considerata anch’essa “bianca”, contiene meno acqua di quella del più giovane vitello, con differenze che vanno dal 20% al 30% in meno.
Si tratta di carne meno tenera, ma più gustosa di quella del vitello.