Ingredienti
- 2 Polipoda 500gr l'uno
- 100gr Passata di pomodoro
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 1 Peperoncino
- 4 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
Direzione
Polpo Affogato in Terracotta
Il Polpo Affogato in Terracotta è un secondo piatto gustoso, ottimo da servire per un pranzo od una cena a base di pesce con familiari ed amici.
Per il Polpo Affogato in Terracotta, disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Per pulire bene i polpi staccare con le dita la pellicola che ricopre la sacca che contiene le interiora, per agevolare l’operazione immergere i polipi per alcuni minuti in acqua salata, eliminare le budella e risciacquare poi abbondantemente sotto l’acqua corrente.
Depositarli sul piano di lavoro capovolgerli per individuare il becco, si trova nel lembo di carne che unisce i tentacoli, incidere con un coltello ben affilato e far pressione con le dita in modo da far fuoriuscire il becco.
Rigirare ancora i polpi e tagliare con le forbici gli occhi ed eliminarli.
Battere leggermente la polpa dei polpi con un batticarne, in modo da ammorbidirli.
Risciacquare sotto acqua corrente mettere i polpi su di un panno asciutto a scolare e tenere da parte.
Mettere in una pentola di terracotta, i polpi, l’olio evo, il peperoncino intero, il prezzemolo tritato, la passata di pomodoro, sale e mescolare.
Coprire la pentola con 2 fogli di carta da forno, fissarli con uno spago da cucina, mettere il coperchio di terracotta sulla pentola e cuocere per 120 minuti a fiamma bassa.
A cottura ultimata, togliere la carta da forno, il peperoncino, tagliare i polpi a pezzi e rimetterli nella pentola di terracotta.
Servire in tavola direttamente nella pentola di terracotta.
Nota
Il polpo ed il polipo sono due animali distinti che troppo spesso vengo confusi. I polipi (dal greco πολύς, polýs, “molto” e πούς, poùs, “piede”, quindi “dai molti piedi”), sono animali appartenenti al phylum degli Cnidaria, il polpo è un cefalopode del phylum Mollusca.
Il polpo comune (Octopus vulgaris ) o piovra è un cefalopode della famiglia Octopodidae. Viene chiamato anche pòlipo nell’uso comune, ma non deve essere confuso con il polipo che invece è ad esempio l’animale (appartenente agli Cnidari) che dà origine al corallo.
Il polpo è un mollusco cefalopode molto diffuso nei bassi fondali, non oltre i 200 metri. Preferisce i substrati aspri, rocciosi, perché ricchi di nascondigli, fessure e piccole caverne in cui nascondersi: l’assenza di endo – ed esoscheletro gli permette di prendere qualsiasi forma, e di passare attraverso cunicoli molto stretti. Presente in tutti i mari e gli oceani, è molto diffuso anche nel Mar Mediterraneo. Nel Mediterraneo viene pescato principalmente in due diversi periodi dell’anno: da settembre a dicembre (in buone quantità, seppur ancora di piccola taglia) e da maggio a luglio (periodo nel quale è di taglia più grossa). Il polpo è un mollusco molto ambito nella pesca di professione, ma anche sportiva. Le tecniche di pesca sono tradizionali e consistono nell’utilizzo di un’esca chiamata polpara che talvolta viene utilizzata insieme a granchi e pesci. Talvolta il polpo fresco viene preparato con la tecnica dell’arricciatura direttamente sugli scogli o in macchine apposite che ne consentono la degustazione a crudo. Il polpo arricciato si presenta con i tentacoli a forma di “boccoli”, le ventose dilatate ed ha una caratteristica consistenza “croccante”. Per le sue carni gustose è utilizzato nelle cucine di molti paesi. Viene consumato principalmente bollito e successivamente condito in molteplici modi, ma anche arrostito, fritto ed in tegame.
Vino consigliato: Greco di Tufo DOC