Polpo in Terracotta

Polpo in Terracotta

Il Polpo in Terracotta è un secondo piatto di pesce della tradizione culinaria italiana ideale per pranzi e cene a base di pesce.

Per il Polpo in Terracotta
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:

  • il polpo, tagliarlo a pezzi grossi, eliminare le ventose e tenere da parte
  • le acciughe, togliere le lische, spezzettarle e tenere da parte
  • il peperoncino e tenere da parte
  • le patate, pelarle, tagliarle a tocchetti e tenere da parte
  • pestare con la lama di un coltello le gambe di sedano, tagliarle a pezzetti e tenere da parte.

Mettere, in una pentola di terracotta,
con lo spargifiamma sotto, 1 cucchiaio di olio evo a scaldare
a fiamma moderata.

Aggiungere gli spicchi d’aglio
e le acciughe spezzettate,
lasciarle sciogliere bene.

Unire i pezzi di polpo, lasciarli insaporire,
salare, pepare e mescolare bene con un cucchiaio di legno.

Versare il vino rosso e far evaporare.

Aggiungere il sedano a pezzetti e mescolare.

Unire i pomodori pelati, il peperoncino,
abbassare la fiamma e mescolare bene.

Mettere il suo coperchio di terracotta sulla pentola
e cuocere per 60 minuti a fiamma bassa.

A piacere, aggiungere a metà cottura le patate a tocchetti.

Servire in tavola nella pentola di terracotta.

 

 

Nota
Il Polpo in Terracotta è ottimo servito con fette di pane abbrustolito.

Il Polpo in Terracotta si può gustare in ogni stagione.

Il polpo ed il polipo sono due animali distinti che troppo spesso vengo confusi. I polipi (dal greco πολύς, polýs, “molto” e πούς, poùs, “piede”, quindi “dai molti piedi”), sono animali appartenenti al phylum degli Cnidaria, il polpo è un cefalopode del phylum Mollusca.

Il polpo comune (Octopus vulgaris ) o piovra è un cefalopode della famiglia Octopodidae. Viene chiamato anche pòlipo nell’uso comune, ma non deve essere confuso con il polipo che invece è ad esempio l’animale (appartenente agli Cnidari) che dà origine al corallo.

Il polpo è un mollusco cefalopode molto diffuso nei bassi fondali, non oltre i 200 metri. Preferisce i substrati aspri, rocciosi, perché ricchi di nascondigli, fessure e piccole caverne in cui nascondersi: l’assenza di endo ed esoscheletro gli permette di prendere qualsiasi forma, e di passare attraverso cunicoli molto stretti. Presente in tutti i mari e gli oceani, è molto diffuso anche nel Mar Mediterraneo. Nel Mediterraneo viene pescato principalmente in due diversi periodi dell’anno: da settembre a dicembre (in buone quantità, seppur ancora di piccola taglia) e da maggio a luglio (periodo nel quale è di taglia più grossa). Il polpo è un mollusco molto ambito nella pesca di professione, ma anche sportiva. Le tecniche di pesca sono tradizionali e consistono nell’utilizzo di un’esca chiamata polpara che talvolta viene utilizzata insieme a granchi e pesci. Talvolta il polpo fresco viene preparato con la tecnica dell’arricciatura direttamente sugli scogli o in macchine apposite che ne consentono la degustazione a crudo. Il polpo arricciato si presenta con i tentacoli a forma di “boccoli”, le ventose dilatate ed ha una caratteristica consistenza “croccante”. Per le sue carni gustose è utilizzato nelle cucine di molti paesi. Viene consumato principalmente bollito e successivamente condito in molteplici modi, ma anche arrostito, fritto ed in tegame.

 

Ricetta Polpo con patate

 

 

Polpo in insalata di peperoni

 

 

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