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Porri alla Parmigiana

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Ingredienti

Regolare le porzioni
800gr Porri
100gr Burro
80gr Parmigiano Reggiano
qb Sale

informazioni Nutrizionali

1,1g
Proteine
33k
Calorie
1g
Grassi
7,7g
Carboidrati
2,2g
Zuccheri

Porri alla Parmigiana

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il restante burro.
Aggiungere i porri e far rosolare per 10 minuti rigirandoli.
In una pirofila imburrata disporre i porri allineati, cospargerli con il parmigiano e versare sopra il burro fuso.
Infornare a forno caldo a 200°C per 15 minuti o fino a doratura della superficie.

  • 50
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Porri alla Parmigiana

I Porri alla Parmigiana sono un contorno gustoso e saporito ideali per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per i Porri alla Parmigiana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pulire, lavare, i porri, tagliare ed eliminare la parte verde ed il fondo con le radici, tenere solo la parte bianca intera e tenere da parte.

In un pentolino mettere a fondere 50gr di burro a fiamma bassa e tenere da parte.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare i porri per 20 minuti a fiamma moderata, scolarli.

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il restante burro.

Aggiungere i porri e far rosolare per 10 minuti rigirandoli.

In una pirofila imburrata disporre i porri allineati, cospargerli con il parmigiano e versare sopra il burro fuso.

Infornare a forno caldo a 200°C per 15 minuti o fino a doratura della superficie.

Servire in tavola direttamente nella pirofila preparata.

Nota

I Porri alla Parmigiana sono ideali per accompagnare carni e pesci lessi o cotti al forno.

Il porro (Allium ampeloprasum L.) è una pianta erbacea monocotiledone biennale, tradizionalmente classificata nella famiglia delle Liliaceae, che la moderna classificazione APG colloca tra le Amaryllidaceae. È il simbolo nazionale del Galles. Le varietà più diffuse, attestate in Italia sono quattro: il Grosso corto d’ estate, il Grossissimo di Rouen, il Lungo gigante d’ inverno d’ Italia, il Mostruoso di Carentan e il famosissimo Cervere. La sua coltivazione si è sviluppata soprattutto nelle regioni del centro Italia ed in Piemonte, specialmente a Chivasso. Il porro è usato in numerose ricette, in cui compare da protagonista. Usato in tutte le sue varianti, ben si adatta alle richieste crescenti di una cucina vegetariana e vegana. Nell’ultimo caso, alla buonissima crema di porro, realizzata con brodo vegetale, farina, olio extra vergine d’olivo e crostini, basterà sostituire il parmigiano reggiano con del lievito in scaglie, ed ecco una ricetta vegana. Il porro è ottimo gustato lesso, con un filo d’olio, può anche essere usato per i soffritti in sostituzione della cipolla o dell’aglio. Il sapore, decisamente più dolce, è ideale per i palati più delicati. Per apprenderne al meglio il suo largo impiego bisogna sbizzarrirsi con le zuppe, regine dell’inverno, dove mescolato al farro ed all’ orzo, arricchirà di gusto di ogni pietanza.

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