Porri con Besciamella
I Porri con Besciamella sono un piatto versatile si può servire come antipasto o come secondo piatto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per i Porri con Besciamella disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pulire, lavare, i porri, tagliare ed eliminare la parte verde ed il fondo con le radici, tagliarlo a pezzi e tenere da parte.
Grattugiare l’emmental e tenere da parte.
Sul piano di lavoro tagliare il prosciutto cotto a listarelle e tenere da parte.
In un piatto fondo sbattere il tuorlo e tenere da parte.
Preparare la besciamella:
In una pentola mettere a scaldare il latte con sale, pepe e noce moscata, fino al raggiungimento del punto di fumo cioè 80/90° C (non bollire).
In un’altra pentola mettere a sciogliere 35gr di burro, una volta sciolto aggiungere la farina e girare il tutto con una frusta.
Quando il burro e la farina cuociono aggiungere un po’ di olio di arachidi. (roux)
Togliere il roux dal fuoco e versarlo nel latte.
Il roux serve a dare densità alla besciamella.
Cuocere fino a quando il latte non bolle diventando denso (per circa 10 minuti) sempre mescolando con un cucchiaio al silicone.
Aggiungere alla besciamella preparata il tuorlo sbattuto e mescolare delicatamente, con un cucchiaio al silicone, dal basso verso l’alto per amalgamare bene il tutto.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare i porri per 15 minuti a fiamma moderata e scolarli.
In una padella antiaderente mettere a sfrigolare il burro.
Aggiungere i porri e farli insaporire per 5 minuti, rigirandoli.
Disporre i porri in una pirofila da forno, ricoprirle con i filetti di prosciutto cotto, con la besciamella preparata e cospargere con l’emmental grattugiato.
Infornare a forno caldo a 180°C per 10 minuti.
Servire in tavola direttamente nella pirofila da forno.
Nota
Il porro (Allium ampeloprasum L.) è una pianta erbacea monocotiledone biennale, tradizionalmente classificata nella famiglia delle Liliaceae, che la moderna classificazione APG colloca tra le Amaryllidaceae. È il simbolo nazionale del Galles. Le varietà più diffuse, attestate in Italia sono quattro: il Grosso corto d’ estate, il Grossissimo di Rouen, il Lungo gigante d’ inverno d’ Italia, il Mostruoso di Carentan e il famosissimo Cervere. La sua coltivazione si è sviluppata soprattutto nelle regioni del centro Italia ed in Piemonte, specialmente a Chivasso. Il porro è usato in numerose ricette, in cui compare da protagonista. Usato in tutte le sue varianti, ben si adatta alle richieste crescenti di una cucina vegetariana e vegana. Nell’ultimo caso, alla buonissima crema di porro, realizzata con brodo vegetale, farina, olio extra vergine d’olivo e crostini, basterà sostituire il parmigiano reggiano con del lievito in scaglie, ed ecco una ricetta vegana. Il porro è ottimo gustato lesso, con un filo d’olio, può anche essere usato per i soffritti in sostituzione della cipolla o dell’aglio. Il sapore, decisamente più dolce, è ideale per i palati più delicati. Per apprenderne al meglio il suo largo impiego bisogna sbizzarrirsi con le zuppe, regine dell’inverno, dove mescolato al farro ed all’ orzo, arricchirà di gusto di ogni pietanza.