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Porri con Vinaigrette

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Ingredienti

Regolare le porzioni
800gr Porri
1 ciuffetto Prezzemolo
1/2 bicchiere Olio Evo
2 cucchiai Aceto di mele
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

1,1g
Proteine
30k
Calorie
0,6g
Grassi
7,6g
Carboidrati
2g
Zuccheri

Porri con Vinaigrette

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Pulire, lavare, i porri, tagliare ed eliminare la parte verde ed il fondo con le radici, tenere solo la parte bianca intera e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare i porri per 15 minuti a fiamma moderata, scolarli, tagliarli a pezzi di 1,5cm.
Disporre i pezzi di porro ordinatamente su di un piatto di portata e cospargerli con il prezzemolo tritato.

  • 35
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Porri con Vinaigrette

I Porri con Vinaigrette sono un contorno gustoso e saporito ideali per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.

Per i Porri con Vinaigrette disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Preparare la vinaigrette:

In una ciotola mettere l’olio evo, l’aceto, sale, pepe, mescolare bene e metterla in salsiera.

Pulire, lavare, i porri, tagliare ed eliminare la parte verde ed il fondo con le radici, tenere solo la parte bianca intera e tenere da parte.

In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare i porri per 15 minuti a fiamma moderata, scolarli, tagliarli a pezzi di 1,5cm.

Disporre i pezzi di porro ordinatamente su di un piatto di portata e cospargerli con il prezzemolo tritato.

Servire in tavola direttamente su piatto di portata preparato con la vinaigrette in salsiera a disposizione dei commensali.

Nota

I Porri con Vinaigrette si possono servire anche freddi possono accompagnare carni e pesci.

Il porro (Allium ampeloprasum L.) è una pianta erbacea monocotiledone biennale, tradizionalmente classificata nella famiglia delle Liliaceae, che la moderna classificazione APG colloca tra le Amaryllidaceae. È il simbolo nazionale del Galles. Le varietà più diffuse, attestate in Italia sono quattro: il Grosso corto d’ estate, il Grossissimo di Rouen, il Lungo gigante d’ inverno d’ Italia, il Mostruoso di Carentan e il famosissimo Cervere. La sua coltivazione si è sviluppata soprattutto nelle regioni del centro Italia ed in Piemonte, specialmente a Chivasso. Il porro è usato in numerose ricette, in cui compare da protagonista. Usato in tutte le sue varianti, ben si adatta alle richieste crescenti di una cucina vegetariana e vegana. Nell’ultimo caso, alla buonissima crema di porro, realizzata con brodo vegetale, farina, olio extra vergine d’olivo e crostini, basterà sostituire il parmigiano reggiano con del lievito in scaglie, ed ecco una ricetta vegana. Il porro è ottimo gustato lesso, con un filo d’olio, può anche essere usato per i soffritti in sostituzione della cipolla o dell’aglio. Il sapore, decisamente più dolce, è ideale per i palati più delicati. Per apprenderne al meglio il suo largo impiego bisogna sbizzarrirsi con le zuppe, regine dell’inverno, dove mescolato al farro ed all’ orzo, arricchirà di gusto di ogni pietanza.

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