Prugne secche alla Pancetta e mandorle
Le Prugne secche alla Pancetta e mandorle sono un connubio interessante di gusto, infatti, il sapore ricco della pancetta si sposa molto bene a quello dolciastro delle prugne rendendo la preparazione sfiziosa e gustosa, è un ottimo antipasto.
Per le Prugne secche alla Pancetta e mandorle
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte
- le foglie di salvia e tenere da parte.
Disporre le prugne secche sul piano di lavoro
e farcire ogni prugna con una mandorla pelata.
Avvolgerla in una piccola fetta di pancetta
e fermarla con uno stecchino.
Disporre tutte le prugne preparate, in modo ordinato,
su di una teglia da forno ricoperta da carta da forno.
Infornare a forno caldo 180°C pochi minuti,
finché la pancetta assuma un colore dorato e diventi croccante.
Per la pastella della salvia fritta:
Mettere in una ciotola capiente, la farina,
l’acqua frizzante gelata, 1 pizzico di sale,
1 rosso d’uovo, il grana grattugiato,
il basilico tritato e mescolare bene.
Immergere le foglie di salvia divise nella pastella,
fare in modo che non si sovrappongono,
e mescolare delicatamente.
In una padella antiaderente con olio di semi di arachide bollente,
friggere le foglie di salvia.
A doratura prendere le foglie con un mestolo forato,
depositarle a scolarle su carta da cucina assorbente da cucina.
Salarle e servirle con le prugne alla pancetta.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale
con 3 prugne e 3 foglie di salvia fritte.
Vino consigliato:
Prosecco Valdobbiadene
Nota
Le Prugne secche alla Pancetta e mandorle sono un antipasto sfizioso e originale.
Il pruno europeo, da alcuni chiamato prugno o susino (Prunus domestica) è una pianta della famiglia delle Rosacee che produce i frutti noti col nome di prugna o susina.
Originario dell’Asia, nello specifico della zona del Caucaso, in seguito cominciò ad essere coltivato anche in Siria, principalmente a Damasco. I Romani, verso il 150 a.C., lo introdussero nell’area del Mediterraneo, ma furono i Cavalieri della Prima Crociata a portarlo in tutta l’Europa intorno al 1200 d.C., dapprima in Francia, poi in Germania e nelle altre regioni.
L’albero del pruno ha la tipica forma ad ombrello o ad alberello, di medie dimensioni: da 3-4 fino a 6-8 metri d’altezza secondo la varietà. Questo frutto si raccoglie da giugno a ottobre, con la possibilità di ottenere fino a cinque raccolte.
Non va confusa con la frutta essiccata che è invece frutta che ha subito un processo di essiccamento, il che le permette di essere conservata ben al di là del normale periodo di conservazione.
La frutta secca può essere consumata così com’è oppure può essere impiegata come ingrediente nella preparazione di ricette culinarie e di pasticceria.
La frutta essiccata è la frutta che ha subito un processo di essiccamento, il che le permette di essere conservata ben al di là del normale periodo di conservazione.
Non va confusa con la frutta secca, che indica invece un insieme di frutti o semi naturalmente secchi, usati come alimento e con un contenuto di grassi solitamente alto.
Elenco di frutta fresca essiccata:
Albicocca secca (Prunus armeniaca) – Ananas secco (Ananas comosus) –
Ciliegia secca – Dattero secco – Fico secco – Kiwi secco – Mango secco –
Mela secca – Melone secco – Mirtillo secco (Vaccinium spp.), nero e rosso –
Papaya secca – Pesca secca(Prunus persica) – Pera secca (Pyrus domestica) –
Prugna secca – Scorze di agrumi secche (Citrus vv.) – Uva passa –