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Ragù di Agnello

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Ingredienti

Regolare le porzioni
750gr Spalla di agnello o petto
400gr Passata di pomodoro
100gr Burro
1 Cipolla
2 spicchi Aglio
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

25,5g
Proteine
271k
Calorie
18,1g
Grassi
1g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Ragù di Agnello

Ragù di Agnello

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Ragù di Agnello:
In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare il burro.
Aggiungere la carne tritata, pepe, sale e far dorare completamente, mescolare.
Aggiungere la cipolla e l’aglio tritati e far imbiondire a fiamma moderata, mescolare.
Unire la passata di pomodoro e mescolare bene.
Far prendere bollore poi coprire la pentola e cuocere per 60 minuti a fiamma bassa.

  • 80
  • Serves 4
  • Medio

Ingredienti

Direzione

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Ragù di Agnello

Il Ragù di Agnello è ottimo per condire qualsiasi tipo di pasta fresca o secca.

Per il Ragù di Agnello disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte

Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tritare grossolanamente il pezzo di agnello e tenere da parte.

In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare il burro.

Aggiungere la carne tritata, pepe, sale e far dorare completamente, mescolare.

Aggiungere la cipolla e l’aglio tritati e far imbiondire a fiamma moderata, mescolare.

Unire la passata di pomodoro e mescolare bene.

Far prendere bollore poi coprire la pentola e cuocere per 60 minuti a fiamma bassa.

Se la preparazione asciugasse troppo versare qualche cucchiaio di acqua tiepida.

O se fosse il caso di addensare il ragù alzare la fiamma e cuocere fino ad addensamento desiderato.

 

 

 

Nota

Il Ragù di Agnello è ottimo se si cucina in pentola di terracotta.

L’agnello è l’esemplare della pecora con meno di un anno d’età. Nasce dopo un periodo di gestazione di circa cinque mesi, e dopo un parto che dura da una a tre ore. Di solito la pecora dà alla luce uno o due cuccioli per figliata. Nella storia dell’uomo, l’agnello ha assunto forti connotati simbolici e ha sempre rappresentato timidezza e mitezza. Nella religione cristiana viene spesso associato all’Agnus Dei (“Agnello di Dio”) e all’agnello Pasquale. Si tratta di un animale addomesticato in epoca antichissima, diffuso attualmente in ogni continente. Vive principalmente in greggi, per gestire i quali l’uomo si affida spesso a cani pastore.

Il nome pecora (in latino pecus “bestiame di piccolo taglio” passato poi a identificare un singolo animale) è riservato all’adulto femmina, il maschio della specie è chiamato montone (o anche ariete), mentre il piccolo è denominato agnello fino a un anno di età. Gli agnelli vengono allevati principalmente per la carne, solo una parte viene infatti allevata per essere destinata alla riproduzione. È tradizione diffusa in molte zone d’Italia mangiare carne d’agnello nel giorno di Pasqua, l’agnello è del resto l ‘animale sacrificale per eccellenza nelle culture che si affacciano sul Mediterraneo. La carne di pecora ha un sapore caratteristico, e dall’odore particolare, soprattutto se l’agnello è molto giovane e di media costituzione. Una delle regioni dove è più utilizzata la carne di questa specie è l’Abruzzo, dove possiamo trovare la tradizionale pecora alla callara (o alla cottora) e i celeberrimi arrosticini anche se in realtà per preparare questi ultimi tradizionalmente veniva usato il cosiddetto “castrato”, ovvero il maschio che ha subito la castrazione. L’usanza di cucinare la carne di pecora è anche diffusa in un paese alle porte di Firenze, Campi Bisenzio qui viene preparata nella maggior parte dei casi in umido. In molte zone dell’Italia centrale l’agnello da latte, cioè con poco più di un mese di vita, da molti preferito per la carne tenera, è chiamato abbacchio.

 

 

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