Ingredienti
- 400gr Polpa di maiale
- 600gr Polpa di manzo
- 200gr Fegatini di pollo
- 3 Salsiccia
- 2 Carote
- 1 Cipolle rossegrossa
- 1 costa Sedano
- 2 spicchi Aglio
- 3 foglie alloro
- 1kg Pomodoriperini
- 3 bicchieri Vino rosso
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
- qb Pepe
Direzione
Ragù Toscano
Il Ragù Toscano è un classico sugo tipico della tradizione culinaria Toscana. Il Ragù Toscano è molto saporito e facile da preparare. Il Ragù Toscano è una ricetta a lunga cottura e saporita che richiede tempo ed attenzione.
Per il Ragù Toscano
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- i fegatini di pollo, tritarli e tenere da parte
- le salsicce, sbriciolarle e tenere da parte
- le foglie di alloro e tenere da parte
- i pelati, spellarli, privarli dei semi, tritarli grossolanamente e tenere da parte.
Pelare, tritare:
- l’aglio e tenere da parte
- la cipolla e tenere da parte
- la gamba di sedano e tenere da parte
- la carota e tenere da parte.
In una padella antiaderente capiente
mettere a soffriggere gli odori tritati con l’olio, a fuoco medio.
In una ciotola capiente,
mescolare le carni macinate con i fegatini tritati
e le salsicce sbriciolate.
Aggiungerle al soffritto
a piccole manciate cuocendo a fuoco alto.
Mescolare bene
al fine di avere una rosolatura uniforme su tutta la carne.
Aggiungere il vino poco per volta
e lasciarlo evaporare.
Salare e pepare.
Aggiungere i pelati tritati grossolanamente
versandoli un po’alla volta.
Unire al sugo, le foglie di alloro.
Cuocere per 45 minuti,
a fuoco medio.
Lasciando scoperta la pentola per far ritirare il ragù,
Finire la cottura a padella coperta per 120 minuti,
a fuoco basso.
Utilizzare il sugo per la pasta,
per la pasta fresca, per gli gnocchi,
per i ravioli, per il risotto e per tutte le preparazioni
per cui necessiti il sugo o lo si voglia utilizzare.
Nota
Il Ragù Toscano è un condimento tradizionale della cucina Toscana per condire pasta, lasagne ed anche polenta. Il Ragù Toscano è un sugo gustoso e saporito perfetto per condire tutti i primi piatti. Il Ragù Toscano è un sugo dal gusto molto delicato perfetto per condire un bel piatto di tagliatelle fresche.
Il maiale (Sus scrofa domesticus), chiamato anche suino o porco, è un suide addomesticato appartenente ai mammiferi dell’ordine artidattili suiformi. Il maschio fertile si chiama verro, la femmina scrofa e i cuccioli lattonzoli; questi ultimi, in particolare, a loro volta si definiscono verretti se maschi o scrofette se femmine.
Si tratta di uno tra gli animali da macello più diffusi e più utilizzati dall’uomo, anche in ragione dell’ampia gamma di sottoprodotti derivati, che vanno da articolatissime specifiche lavorazioni delle sue carni allo sfruttamento delle setole (da qui il detto “del maiale non si butta via niente”). Il maiale domestico appartiene alla stessa specie del cinghiale e può riprodursi con esso.
Il termine maiale deriva dal latino majalem (“porco castrato”), così chiamato poiché era spesso utilizzato come sacrificio a Maia, madre di Mercurio.
L’allevamento del maiale pare antichissimo, e raffigurazioni di suoi presumibili progenitori sono anche nei graffiti della grotta di Altamira (ca. 40.000 a.C.). Intorno al 5.000 a.C. si suppone che sia avvenuta la domesticazione, in Cina, e tracce di poco più recenti se ne hanno anche in Mesopotamia.
Il maiale è sempre stato di vitale importanza nel sistema alimentare dell’uomo e la sua copiosa produzione lo ha reso di generale popolarità. Molte delle caratteristiche morfologiche o comportamentali del maiale sono anzi entrate nella fraseologia comune presso quasi tutte le culture (per lo più in senso spregiativo o offensivo, sino alla blasfemia).
Le caratteristiche nutrizionali della carne di maiale, ricca di grassi, sono forse all’origine di taluni precetti di alcune religioni (particolarmente di alcune originate in aree calde del Pianeta) che vietano di cibarsene o ne limitano l’assunzione.
L’utilizzo del maiale in cucina è sempre stato il principale e spesso unico scopo del suo allevamento. La sua carne viene utilizzata in svariati modi culinari, cotta con tecniche simili a quelle della carne bovina, oppure utilizzata per farne salumi di vario genere o per utilizzarne il solo grasso, a seconda del taglio. Si usano in cucina anche alcune frattaglie, fra cui il cervello, il fegato, il sangue (come, ad esempio, nel migliaccio pistoiese) e addirittura i piedi. Le varie forme culinarie di utilizzo possono variare da paese a paese e, all’interno dello stesso, da regione a regione. Nemmeno il grasso distribuito nella parte interna del maiale viene sprecato: si tratta della sugna, che viene fusa e poi utilizzata in vari modi, tra i quali la ricopertura della parte magra del prosciutto nella fase di stagionatura di quest’ultimo. In Italia la cottura delle carni avviene quasi sempre in padella o sulla griglia, mediante frittura o a fuoco lento nella preparazione di arrosti e brasati. Nei paesi nordici quali Germania e Austria parti delle carni di maiale idonee vengono anche servite bollite.