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Rana Pescatrice su Purea di Piselli

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Ingredienti

Regolare le porzioni
1kg Rana pescatrice
450gr Piselli
4 foglie lattuga
4 Pomodorini
2 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

20,6g
Proteine
123k
Calorie
3,8g
Grassi
4g
Carboidrati
0,8g
Zuccheri

Rana Pescatrice su Purea di Piselli

Rana Pescatrice su Purea di Piselli

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Rana Pescatrice su Purea di Piselli:
Coprire il cestello per la cottura a vapore con le foglie di lattuga, adagiare sopra i trancetti di rana pescatrice, versare sopra 1 cucchiaio di olio evo, pepe, sale.
Inserire il cestello nella pentola per la cottura a vapore già con l’acqua in
ebollizione, coprire la pentola e cuocere per 5 minuti.
Prelevare i trancetti di pesce dalla pentola con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’acqua in eccesso.
Nel bicchiere del mixer mettere i piselli lessati, le foglie di lattuga ed azionare al fine di ottenere una purea, disporla su di un piatto di portata, adagiare sopra i trancetti di rana pescatrice, irrorare con 1 cucchiaio di olio evo e guarnire con gli spicchi di pomodorini.

  • 45
  • Serves 6
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Rana Pescatrice su Purea di Piselli

La Rana Pescatrice su Purea di Piselli è un ottimo secondo piatto completo, ottimo da servire a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per la Rana Pescatrice su Purea di Piselli disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

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Lavare sotto acqua corrente, i pomodorini, sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliarli a spicchi eliminando torsolo e semi e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le 4 foglie di lattuga e tenere da parte.

Sgranare, lavare i piselli sotto acqua corrente, metterli in una pentola con acqua bollente leggermente salata e cuocerle per 15 minuti dalla ripresa del bollore.

Prelevarli dalla pentola con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’acqua in eccesso.

Lavare sotto acqua corrente il pesce, spellarlo con un coltello affilato, eliminare le pinne, aprire il ventre ed asportare le interiora, tagliare la testa rilavarlo sotto acqua corrente, asciugare con carta assorbente da cucina, tagliarlo a trancetti e tenere da parte.

Coprire il cestello per la cottura a vapore con le foglie di lattuga, adagiare sopra i trancetti di rana pescatrice, versare sopra 1 cucchiaio di olio evo, pepe, sale.

Inserire il cestello nella pentola per la cottura a vapore già con l’acqua in

ebollizione, coprire la pentola e cuocere per 5 minuti.

Prelevare i trancetti di pesce dalla pentola con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’acqua in eccesso.

Nel bicchiere del mixer mettere i piselli lessati, le foglie di lattuga ed azionare al fine di ottenere una purea, disporla su di un piatto di portata, adagiare sopra i trancetti di rana pescatrice, irrorare con 1 cucchiaio di olio evo e guarnire con gli spicchi di pomodorini.

Servire in tavola direttamente sul piatto di portata.

Nota

Il Rospo o Rana pescatrice (Lophius piscatorius) conosciuto anche come coda di rospo, è un pesce appartenente alla famiglia lophiidae.

È una specie dalle abitudini solitarie, che passa la maggior parte del tempo infossata sul fondo, in attesa delle prede. Durante il giorno rimane quasi invisibile: con le pinne pettorali scava un avvallamento per rimanere nascosta nella sabbia, e adagiata sul fondo, può iniziare la caccia: usa il primo raggio della pinna dorsale (illicio), dotato di un ciuffetto lobato, luminoso grazie alla presenza di batteri bioluminescenti in simbiosi con i suoi tessuti, come se fosse una canna da pesca: quando una preda incuriosita dai movimenti dell’illicio si avvicina per ingoiare la finta esca, la rana pescatrice porta prima l’appendice un po’ all’indietro, poi ingoia l’animale che si è avvicinato. È in grado di ingoiare prede molto grosse ad una velocità sorprendente. Si tratta di un animale estremamente vorace, benché sia un predatore dalla vita prettamente sedentaria, può spostarsi per cercare qualsiasi cosa possa entrare nella sua bocca; nello stomaco di un esemplare sono stati trovati pesci più lunghi della rana pescatrice stessa avvolti a spirale e resti di uccelli tuffatori.

È un pesce solitario, si riproduce da gennaio a giugno. Le uova vengono rilasciate in aggregati gelatinosi che si schiuderanno in larve, molto diverse dall’individuo adulto, che condurranno vita pelagica.

Il rospo o rana pescatrice è diffusa dal Mare del Nord all’Atlantico (fino alle coste nordoccidentali africane) comprese le coste islandesi. È inoltre presente nel Mediterraneo (più diffuso nella parte occidentale) e nel Mar Nero. Abita le acque di fondale sabbiose e sassose comprese tra i 20 e 1000 metri di profondità, anche se talvolta in acque ancora più profonde.

La coda di rospo o rana pescatrice è un pesce prelibato dalle carni magre. Viene commercializzata fresca, congelata o surgelata. Il suo sapore è diverso a seconda della provenienza: quelle pescate in Adriatico hanno carni sode ed un gusto delicato, quelle pescate in Sicilia, per la diversa alimentazione, a volte hanno carni con un sapore più intenso.

A volte viene mangiata solamente la sua coda, di solito la più diffusa ed esposta in pescherie e ristoranti.

Il fegato della rana pescatrice è inoltre ingrediente principale del Ankimo, un piatto tipico della cucina nipponica.

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