Ingredienti
- 32 Ranegrosse pulite e spellate
- 300gr Passata di pomodoro
- 1 spicchio Aglio
- 1 Cipolla
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 4 cucchiai Olio Evo
- 50cl Latte
- 30gr Farina 00
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Rane alla Romana
Le Rane alla Romana sono un secondo piatto gustoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per le Rane alla Romana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le rane pulite e spellate,
Metterle in una ciotola con acqua fredda, latte e far spurgare per 30 minuti.
Sgocciolarle, asciugare con carta assorbente da cucina e passarle nella farina.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Allineare le rane infarinate, farle rosolare in ogni loro parte a fiamma vivace.
Aggiungere la cipolla, l’aglio ed un po’ di prezzemolo tutti tritati, pepe, sale, la passata di pomodoro e cuocere per 20 minuti a fiamma bassa, mescolare di tanto in tanto e aggiungere un po’ di acqua calda se la preparazione asciugasse troppo.
Disporle su di un piatto di portata.
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata.
Nota
Con il nome di rana si indica la maggioranza degli anfibi appartenente all’ordine degli Anuri.
In ambito tassonomico, è bene notare che il nome è invece attribuito esclusivamente ai membri del genere Rana.
Il vocabolo “rana” risale al latino rāna(m), una voce di origine onomatopeica, imitante il verso gracidante tipico dell’animale
Generalmente, le rane sono anfibi che vivono principalmente in acqua, privi di coda e con zampe posteriori adatte a saltare; la pelle è liscia e di colore giallo o verde, gli occhi sporgenti, e sono dotati di denti nella mascella superiore
Nella cultura vi sono riferimenti alle rane in relazione al loro aspetto e al loro comportamento (come nei modi di dire “verde come una rana” o “saltare come una rana”, ma anche “cantare come una rana”, riferito ad una voce stridula o sgradevole) il loro caratteristico modo di nuotare dà il nome allo stile di nuoto a rana, e venivano chiamati “uomini rana” i membri dei reparti d’assalto e di sabotaggio speciali della marina militare italiana che operarono durante la seconda guerra mondiale.
Alle rane vengono anche associate caratteristiche simboliche; per via di una favola di Fedro, nella quale una rana orgogliosa cerca di gonfiarsi fino a diventare grande come un bue e finendo per esplodere, esiste ad esempio il detto “gonfiarsi come una rana”, che si usa per indicare una persona tronfia o boriosa.
In araldica invece la rana rappresenta la prudenza.
Le zampe delle rane vengono consumate, solitamente fritte, in molte aree del mondo fra cui la Francia, il Piemonte e l’Indonesia.
Ottimo anche il brodo di rana, il risotto con le rane e la frittura di rana.
La carne di rana contiene poco colesterolo ed è priva di fibre, lattosio e glutine.
Le vitamine contenute nella carne di rana sono la vitamina B1 e la vitamina PP. I sali minerali contenuti sono il fosforo ed il ferro.
La maggior parte della carne di rana in commercio in Italia proviene dal Sud Est asiatico, dalla Romania, dall’ex Jugoslavia, dalla Turchia, dove la rana è ancora oggi una fonte di reddito per quelle popolazioni.