Ingredienti
- 1 Uova
- 50gr Zucchero a velo
Per la pasta
- 500gr Farina 00
- 4 Uova
- 450gr Zucchero
- 1 limone
- 10gr Bicarbonato di sodio
- 1 bustina Vanillina
Per il ripieno
- 500gr Ricotta
- 150gr Zucchero
Direzione
Ravazzate Siciliane di Alcamo
Le Ravazzate Siciliane di Alcamo sono un dessert insolito da proporre in un pranzo o per una cena con familiari ed amici.
Per le Ravazzate Siciliane di Alcamo disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il limone, grattugiare la scorza facendo attenzione a non prelevare la pellicina bianca sottostante e tenere da parte.
Preparare la pasta:
in una ciotola sbattere le uova con una forchetta.
In una padella antiaderente mettere a scaldare lo zucchero, le uova sbattute, e battere bene con un cucchiaio al silicone per 3 minuti.
Setacciare con cura la farina sulla spianatoia, formare la fontana, mettere al centro le uova e lo zucchero scaldati, il bicarbonato, la scorza di limone, la vanillina ed impastare bene il tutto con le mani.
Preparare il ripieno:
in una ciotola sbattere l’uovo con una forchetta e tenere da parte.
In una ciotola capiente amalgamare bene la ricotta con lo zucchero e tenere da parte.
Spalmare sulla mano sinistra un po’ di uovo sbattuto e tenendola concava mettere sopra 2 cucchiai di pasta preparata dando la forma concava riempire con una noce di ripieno, richiudere bene l’impasto in modo che il ripieno non possa uscire, continuare con questa modalità fino ad esaurimento degli ingredienti.
Mettere le ravazzate su di una placca da forno rivestita da carta da forno e spennellarle con l’uovo sbattuto.
Infornare a forno caldo a 180°C per 20 minuti.
Toglierle dal forno depositarle su di un piatto da portata e spolverizzarle ancora calde con zucchero a velo.
Servire in tavola su piatto di portata o su alzatina per dolci.
Nota
Con le dosi presenti in questa ricetta si possono fare 30 Ravazzate.
Le Ravazzate Siciliane di Alcamo, come tanti altri dolci antichi della tradizione siciliana, sono state tramandate dalle monache di clausura di Alcamo.
La ricotta (dal latino recocta) è un prodotto caseario, più precisamente un latticino.
Esistono ricotte da latte vaccino, ovino dal gusto più intenso, caprino o di bufala, così come ce ne sono di miste. Da un punto di vista strettamente nutrizionale viene annoverata tra i prodotti magri (130-240 kcal/100 gr, eccetto che non venga addizionata con latte o panna).
Ricca di proteine nobili, (circa 8% nella ricotta vaccina), fornisce un residuo di lavorazione detto scotta, che veniva spesso utilizzato dai pastori per l’alimentazione dei cani. Esiste anche la ricotta salata o ricotta secca che è ricotta addizionata di sale per la conservazione e fatta essiccare.
Viene prodotta in tutta Italia e quella ovina in particolare in Sardegna, Sicilia, Basilicata,Abruzzo, Puglia, Campania e Calabria e, se salata o infornata è usata grattugiata sulla pasta asciutta, nelle ricette siciliane come la pasta alla Norma
La ricotta è anche l’elemento base di molte ricette: tortelli maremmani, schianta pugliese, ‘mbignulata calabrese, pastiera napoletana, cannoli, rollò, cassata siciliana (rigorosamente ricotta di pecora), tortelloni di magro, la pàrdula sarda.
È prodotta in tutte le regioni italiane: fra le maggiormente commercializzate vi è quella di produzione laziale conosciuta come ricotta romana d.o.p. caratterizzata da una pasta compatta e asciutta. In molte delle regioni esistono ulteriori lavorazioni della ricotta, come quella stagionata, infornata, affumicata o salata.
Fuori dall’Italia si produce ricotta nei paesi mediterranei europei: Francia (sèrac, brocciu corso), Grecia (myzithra, anthotvros ), Spagna ( requesòn) e Malta (rikotta). Nelle regioni alpine di lingua tedesca viene prodotta con il nome di Ziger. In Romania la ricotta è conosciuta da tempi immemorabili con il nome di urda ed è considerata come un prodotto tradizionale rumeno.