Ingredienti
- 300gr Ricottaromana
- 100gr Farina
- 2 Uova
- 1/2 limone
- 1 cucchiaio Zucchero
- 1/2 litro olio arachidi
Direzione
Ricotta Fritta alla Laziale
La Ricotta Fritta alla Laziale è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per la Ricotta Fritta alla Laziale disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
In una ciotola capiente mettere la ricotta, 60gr di farina, 1 uovo, 1 tuorlo, lo zucchero, la scorza grattugiata del ½ limone, mescolare con un cucchiaio al silicone per amalgamare bene tutti gli ingredienti, coprire la ciotola con pellicola per alimenti e depositare in frigorifero per 120 minuti.
Togliere dal frigorifero, con il composto formare con le mani delle palline grandi come una noce e passarle nella farina.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Mettere a friggere le palline di ricotta in ogni loro parte.
Prelevarle dalla padella con un mestolo forato e disporle su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Depositarle ordinatamente su di un piatto di portata.
Servire direttamente in tavola il piatto di portata preparato.
Nota
La Ricotta Fritta alla Laziale si può accompagnare con patatine fritte o con verdura frasca di stagione.
La ricotta (dal latino recocta) è un prodotto caseario, più precisamente un latticino.
Esistono ricotte da latte vaccino, ovino dal gusto più intenso, caprino o di bufala, così come ce ne sono di miste. Da un punto di vista strettamente nutrizionale viene annoverata tra i prodotti magri (130-240 kcal/100 gr, eccetto che non venga addizionata con latte o panna).
Ricca di proteine nobili, (circa 8% nella ricotta vaccina), fornisce un residuo di lavorazione detto scotta, che veniva spesso utilizzato dai pastori per l’alimentazione dei cani. Esiste anche la ricotta salata o ricotta secca che è ricotta addizionata di sale per la conservazione e fatta essiccare.
Viene prodotta in tutta Italia e quella ovina in particolare in Sardegna, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Puglia, Campania e Calabria e, se salata o infornata è usata grattugiata sulla pasta asciutta, nelle ricette siciliane come la pasta alla Norma
La ricotta è anche l’elemento base di molte ricette: tortelli maremmani, schianta pugliese, ‘mbignulata calabrese, pastiera napoletana, cannoli, rollò, cassata siciliana (rigorosamente ricotta di pecora), tortelloni di magro, la pàrdula sarda.
È prodotta in tutte le regioni italiane: fra le maggiormente commercializzate vi è quella di produzione laziale conosciuta come ricotta romana d.o.p. caratterizzata da una pasta compatta e asciutta. In molte delle regioni esistono ulteriori lavorazioni della ricotta, come quella stagionata, infornata, affumicata o salata.
Fuori dall’Italia si produce ricotta nei paesi mediterranei europei: Francia (sèrac, brocciu corso), Grecia (myzithra, anthotvros), Spagna (requesòn) e Malta (rikotta). Nelle regioni alpine di lingua tedesca viene prodotta con il nome di Ziger. In Romania la ricotta è conosciuta da tempi immemorabili con il nome di urda ed è considerata come un prodotto tradizionale rumeno.