Rigatoni con Salame Cotto
I Rigatoni con Salame Cotto sono un primo piatto gustoso e saporito da servire a pranzo o a cena con familiari ed amici.
Per i Rigatoni con Salame Cotto disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pelare le patate con il pela-verdure, lavarle sotto acqua corrente, tagliarle a cubetti e tenere da parte.
Eliminare le foglie più dure alla verza, il torsolo, lavarla sotto acqua corrente, tagliarla a listarelle e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato tagliare a dadini il salame cotto e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata, mettere a lessate i cubetti di patate per 10 minuti a fiamma moderata.
Aggiungere la verza a listarelle e continuare la cottura per altri 10 minuti.
Unire i rigatoni in pentola con le verdure e cuocere secondo le indicazioni di cottura riportate sulla confezione dal produttore.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo con 20gr di burro.
Aggiungere la cipolla tritata e far rosolare.
Unire il salame cotto a dadini, sale e far soffriggere per 5 minuti mescolando.
Versare il vino bianco secco e far evaporare a fiamma vivace.
Scolare la pasta al dente, versarla nella padella con il salame cotto e mescolare bene.
Versare la preparazione in zuppiera, spolverizzare con il pecorino, pepe, la maggiorana, il restante burro a fiocchetti e mescolare bene
Servire in tavola direttamente nella zuppiera.
Nota
La verza o cavolo verza (Brassica oleracea var. sabauda), detta anche cavolo di Milano (o cavolo lombardo e cavolo di Savoia, è una varietà di brassica olearia simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti.
Pianta biennale con radice fittonante non molto profonda, possiede fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri. La palla, verde o rosso-violacea, non è molto compatta; le foglie interne sono bianco-giallastre. Viene coltivato in varie zone d’Italia ed è un ortaggio molto conosciuto.
Di origine antichissima, il cavolo verza è coltivato soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d’Italia. Particolarmente diffusa è la produzione nel Canavese: a Montalto Dora in novembre si svolge una tradizionale Sagra del cavolo verza
Il suo utilizzo in cucina è diffuso in gran parte d’Europa e in molte regioni italiane, soprattutto previa cottura e per la preparazione di zuppe e minestre: particolarmente apprezzati sono il riso e verza cun custëini (risotto alla verza e costine di maiale, del Piacentino) e la zuppa ‘d pan e còj (zuppa di pane e cavoli verza) del Canavese. Nei secondi interviene, spesso in abbinamento a carne di maiale, in alcuni piatti caratteristici come i caponet piemontesi, i dolmades greci, il sarma della Romania, i Kohlrouladen dell’area germanica, i verzolini della cucina piacentina, le verze sofegae venete, il bottaggio milanese e la nota casseoula. Nella cucina valtellinese è utilizzata per la preparazione dei famosi pizzoccheri, tipo di pasta di grano saraceno, con aggiunta di patate a tocchetti, formaggio Valtellina casera, grana grattugiato, aglio, burro e salvia. Infine anche la cucina olandese fa uso di una specie di verza nel suo piatto più noto, la boerenkool met worst.
Anche alcune preparazioni di sushi prevedono l’utilizzo di foglie di verza. Anche la verza si può consumare cruda, come si usa per il cappuccio, tagliata sottile e mista ad altre insalate con la differenza che il suo sapore è un po’ forte e non gradito a tutti.