Ingredienti
- 250gr Riso arborioo vialone
- 150gr Piselliniin scatola
- 100gr Olive verdisnocciolate
- 100gr Tonnosotto olio
- 80gr Prosciutto crudo1 sol fetta
- 20gr Prezzemolo
- 1 cucchiaio Ketchup
- 1 cucchiaio Salsa Worcestershire
- 1 cucchiaio Senape
- 2 cucchiai Marsala
- 1/2 limone
- 1,5 litri Brodo vegetalevedi nota
- qb Pepe
- qb Sale
Per maionese
- 200cl olio semi o 100cl olio evo e 100cl olio semi Olio di semi
- 2 Tuorli
- 1/2 cucchiaio Aceto Balsamico
- 1/2 limone
- 1/2 cucchiaino Senape
Direzione
Riso alla Norcina in Insalata
Il Riso alla Norcina in Insalata è un primo piatto gustoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per il Riso alla Norcina in Insalata disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una pentola con 1,5 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.
Sgocciolare il tonno dall’olio di conservazione, tritarlo e tenere da parte.
Sgocciolare i pisellini dal liquido di conservazione, lavarli, sgocciolarli e tenere da parte.
Sgocciolare le olive dal liquido di conservazione, lavarle, sgocciolarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a dadini il prosciutto crudo e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a rondelle le olive verdi snocciolate e tenere da parte.
Preparare la maionese:
Mantenere le uova a temperatura ambiente prima di preparare la maionese, si ridurrà il rischio che la salsa impazzisca.
Spremere il limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.
In una ciotola capiente frustare i tuorli.
Mettere olio di semi a filo, od il misto di oli, un po’ alla volta, verificando la consistenza dell’impasto e continuare a frustare.
Aggiungere il succo di limone sempre un po’ alla volta continuando a frustare.
Aggiungere l’aceto nella stessa quantità del succo di limone e procedere come per succo di limone.
Mettere 1/2 cucchiaino di senape, oppure pane imbevuto di brodo e aceto e spremuto mentre si frusta.
Serve per non fare impazzire la salsa, la rende meno liquida.
Riporre in frigorifero fino al momento dell’uso.
In una ciotola mettere la maionese, la senape, la worchester, il ketchup, il succo di limone, pepe, sale e mescolare bene il tutto.
Versare nella pentola con il brodo vegetale il riso ed il marsala.
Cuocere il riso secondo le indicazioni di cottura riportate sulla confezione dal produttore.
Scolarlo e far raffreddare.
In una insalatiera mettere il riso, il prosciutto crudo a dadini, le olive a rondelle, il tonno, i pisellini, spolverizzare con il prezzemolo tritato e mescolare.
Unire la salsa con la maionese e le salse piccanti preparata in precedenza e mescolare bene il tutto.
Servire in tavola direttamente nella insalatiera.
Nota
DADO VEGETALE
Ingredienti: 250gr sale grosso – 300gr carote – 200gr sedano – 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) – 2 spicchi d’aglio – 10 foglie di salvia – 1 rametto rosmarino – 1 mazzetto prezzemolo – 4 vasetti Bormioli da 250gr –
Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.
Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.
A questo punto si possono intraprendere 2 vie:
una prevede la trasformazione del composto in “dado granulare” l’altra detta ”fase umida” prevede che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per fare il sottovuoto.
I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno.
Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale.
Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.
Il pisello (Pisum sativum) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Fabaceae , originaria dell’area mediterranea e orientale.
La pianta è coltivata per i suoi semi, consumata come alimento o utilizzata come alimento per il bestiame. Il termine designa anche il seme della pianta, ricco di amidi e proteine (dal 16 al 40%).
Il pisello è coltivato dall’era neolitica e ha accompagnato i cereali nelle origini della agricoltura nel vicino Oriente. Nell’Antichità e nel Medioevo è stato un alimento base in Europa e nel Mediterraneo. Ai nostri giorni, la sua coltura è praticata nei cinque continenti, particolarmente nelle regioni a clima temperato.
Dopo il XVII secolo, il pisello è divenuto un legume fresco popolare, la cui consumazione durante tutto l’anno è favorita dalle tecniche di conservazione e di surgelazione.
Verso la fine del XIV secolo, alla corte dei Medici fu selezionata una varietà nana da consumare fresca, i cosiddetti “piselli novelli”. Nel 1533, quando Caterina dei Medici sposò Enrico II di Francia, i piselli novelli furono introdotti in Francia. La novità gastronomica ebbe un notevole successo e fu ribattezzata “petit pois”, nome che è arrivato sino ai nostri giorni. La popolarità dei “petits pois” raggiunse l’acme sotto il regno di Luigi XIV, divenendo oggetto di una vera e propria moda gastronomica.
Nel corso del XX secolo, nei paesi occidentali (Europa, America del Nord), grazie alle tecniche di coltivazione intensiva e di raccolta meccanizzata, si assiste alla industrializzazione della produzione dei piselli, ulteriormente stimolata dallo sviluppo della industria conserviera e della surgelazione.
il pisello coltivato è una pianta di clima temperato fresco e relativamente umido. La temperatura media ottimale di crescita si situa tra 15 e 19 °C.
Oltre i 27 °C, lo sviluppo vegetativo e la impollinazione rischiano di essere compromessi.
i piselli secchi, cioè i semi raccolti a maturità, costituiscono un legume secco, e sono utilizzati anche per gli animali domestici, sia come grani interi (volatili) sia sotto forma di farina (suini e bovini); rappresentano inoltre una importante materia prima per l’industria di trasformazione (amidi, estratti proteici)
i piselli freschi, sia sotto forma di semi immaturi sia di baccelli interi ugualmente immaturi, sono un legume fresco i giovani germogli foliari sono anch’essi usati nell’alimentazione umana, particolarmente in Asia, così come i semi germogliati la pianta nel suo insieme, sia fresca sia essiccata, è utilizzata come foraggio per i ruminanti.
Nell’alimentazione umana i piselli orticoli si utilizzano sia freschi, sia secchi.
I piselli freschi, noti come «piselli novelli» (o «petit pois» in francese) possono essere consumati subito dopo la raccolta ovvero essere conservati o surgelati; alcune varietà, le cosiddette «mangiatutto», si consumano con tutto il baccello.
Secondo il Codex Alimentarius i piselli conservati e surgelati possono essere distinti, in base al calibro, in 3-5 classi, da extra-fini a medi. I calibri più piccoli sono molto ricercati per le conserve, mentre la surgelazione privilegia i calibri maggiori.