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Rotolini di Acciughe

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Ingredienti

Regolare le porzioni
1kg Acciughe fresche
2 spicchi Aglio
1 ciuffetto Prezzemolo
4 cucchiai Olio Evo
80gr Pangrattato
2 Uova
1/2 litro olio arachidi
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

20,4g
Proteine
131k
Calorie
4,9g
Grassi
0,9g
Carboidrati
0,9g
Zuccheri

Rotolini di Acciughe

Rotolini di Acciughe

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio di arachidi.
Mettere a friggere i rotolini di acciughe in modo da farle dorare bene in ogni loro parte, girandole ogni tanto fino a doratura completa.
Prelevarli dalla padella con un mestolo forato e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.
Disporre i rotolini su di un piatto di portata, guarnire, a piacere, con ciuffetti fi prezzemolo o fettine di limone.

  • 30
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Rotolini di Acciughe

I Rotolini di Acciughe sono un antipasto gustoso e saporito ideale per iniziare un pranzo od una cena o per un aperitivo in famiglia o con amici o per un buffet.

 

Per i Rotolini di Acciughe
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

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Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Pelare, tritare l’aglio
e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, pulire, deliscare,
eviscerare le acciughe, dividerle a metà nel senso della lunghezza,
lavarle sotto acqua corrente, asciugarle con carta assorbente da cucina
e tenere da parte.

In una ciotola capiente mettere il prezzemolo tritato,
l’aglio tritato, il pangrattato, le uova, l’olio evo, pepe,
sale e mescolare bene per amalgamare il tutto.

Immergere nel composto le acciughe preparate,
farlo aderire bene ai filetti di pesce,
arrotolare le acciughe su sé stesse
in modo da formare tanti rotolini
e tenere da parte.

In una padella antiaderente
mettere a scaldare l’olio di arachidi.

Mettere a friggere i rotolini di acciughe
in modo da farle dorare bene in ogni loro parte,
girandole ogni tanto fino a doratura completa.

Prelevarli dalla padella con un mestolo forato
e disporli su carta assorbente da cucina per far rilasciare l’olio in eccesso.

Disporre i rotolini su di un piatto di portata, guarnire,
a piacere, con ciuffetti fi prezzemolo o fettine di limone.

 

Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata preparato.

 

 

 

 

Nota

L’acciuga o alice (Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758)) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Engraulidae di grande importanza economica. Acciuga deriva dal latino volgare apiua o apiuva per il classico aphyē, dal greco ἀφύη aphýē, nome di un piccolo pesce. Il termine alice, di area italiana meridionale, napoletana e siciliana (alici), deriva dal latino hallēx, allēx, alēc, hallēc o allēc, -ēcis, una salsa simile al garo, fatta con interiora fermentate di pesce, e a sua volta dal greco ἁλυκόν halykón, da confrontare con ἁλυκίς halykís (“salamoia”)

La specie è diffusa nell’Oceano Atlantico orientale, tra la Norvegia ed il Sud Africa. È presente e comune anche nei mari Mediterraneo , Nero e D’Azov. Alcuni esemplari sono stati catturati nel canale di Suez; si tratta quindi di una delle poche specie di pesci mediterranei che hanno intrapreso una migrazione verso il Mar Rosso in senso contrario a quello dei migranti lessepsiani. Si alimenta di giorno. Si nutre di zooplacton, le prede principali sono crostacei copepodi e stadi larvali di molluschi.

L’acciuga è una delle specie ittiche più importanti per le marinerie del mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico temperato caldo europeo. La sua cattura avviene con vari metodi (reti da strascico, reti da posta, ecc.), ma principalmente con un’apposita rete da circuizione nota come ciànciolo, in cui i banchi di acciughe e altri piccoli pesci pelagici vengono attratti da fonti luminose (lampàre). Nell’area mediterranea il bacino più produttivo risulta il mar Adriatico con l’80% dello sbarcato italiano. La misura minima per la commercializzazione nella UE è di 9 cm.

L’acciuga ha carni buone che vengono consumate sia fresche (ad esempio ripiene), sia conservate in svariati modi: sotto sale, sott’olio, come pasta d’acciughe, ecc. Le acciughe conservate entrano a loro volta in numerose ricette; ad esempio in Piemonte, dove in passato grazie alla conservazione sott’olio o sotto sale erano uno dei pochi pesci di mare tradizionalmente disponibili, oltre che alla base della bagna càuda sono utilizzate come antipasto sotto forma di acciughe al verde.

È oggetto, soprattutto nel mar Adriatico, di sovvrapesca. Si stima che la sola flotta di Chioggia in estate rigetti in mare tra le 6 e le 9 tonnellate al giorno di acciughe (e sardine) morte, per ogni coppia di navi, a causa del prezzo di mercato non remunerativo. Gli stock ittici si sono notevolmente ridotti nell’arco degli ultimi decenni.

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Chef Ricettiamo

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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