Salsa Salmoriglio

Pubblicità

Salsa Salmoriglio

La Salsa Salmoriglio (in siciliano e in calabrese: sammurigghiu o salamarigghiu, da salamoia) è una ricetta antica della tradizione culinaria siciliana molto utilizzata anche in Calabria. La Salsa Salmoriglio è utilizzata per il condimento di carne, pesce e crostacei soprattutto alla griglia e per il pesce spada.

 

Per il Salsa Salmoriglio
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle finemente e tenere da parte.

Pelare, l’aglio e tenere da parte.

Spremere un limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.

Schiacciare gli spicchi d’aglio (non tritarli),
filtrare il succo dei limoni e far scaldare,
ma non bollire, in una casseruola 100ml d’acqua.

Mettere l’olio in una casseruola possibilmente di terracotta e,
sempre sbattendo energicamente con la frusta metallica,
unire l’acqua calda, il succo dei limoni, il prezzemolo tritato finemente,
l’aglio schiacciato, un cucchiaio abbondante di origano, sale e pepe.

Sistemare la casseruola a bagnomaria in un altro recipiente e,
senza smettere di sbattere,
lasciar cuocere la salsa a fuoco molto basso per circa 5 minuti.

Scaldare con acqua bollente una salsiera.

 

Mettere il salmoriglio caldo in salsiera
e servire in tavola per l’uso.

 

 

Nota
Il salmoriglio si può usare anche freddo per arricchire insalate di verdura cotta o melanzane arrostite.

La Salsa Salmoriglio è usato anche come base per delle bruschette al pomodoro e basilico. La Salsa Salmoriglio con il gusto del pesce fresco si sposa con gli aromi mediterranei più profumati.

Il limone (Citrus limon) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.

Secondo alcuni studi genetici, il limone è un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo ed il cedro, ma da secoli è una specie autonoma, la quale si riproduce per innesto e talea. Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti.  La fioritura primaverile produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l’inverno, da Novembre ad Aprile o Maggio. La seconda fioritura, a volte forzata nelle piantagioni commerciali, avviene in Agosto e Settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali. In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all’anno. In media, la buccia del limone può raggiungere il 40% del peso complessivo, un altro 3% è rappresentato dai semi. Pur trattandosi di una media il dato fa capire che il frutto non viene coltivato solo per il succo. Dalla buccia, molto apprezzata per la produzione di canditi si estraggono anche essenze e pectina. Dai semi si estrae l’olio e gli avanzi si impiegano nell’alimentazione animale.

Con la buccia del limone si produce un liquore, il Limoncello, nato in Campania e diffuso in tutto il mondo. La parte del frutto più comunemente utilizzata è il succo che rappresenta fino al 50% del suo peso, contiene 50-80 grammi/litro di acido citrico, che conferisce il tipico sapore aspro e diversi altri acidi organici tra cui l’acido malico, l’acido ascorbico o Vitamina C 0,5 g/l). Il succo pastorizzato si mantiene senza conservanti per almeno un anno e viene usato come ingrediente di vari alimenti e bevande. Il succo concentrato viene invece sottoposto ad ulteriore lavorazione e consumato nell’industria conserviera. Dal succo del limone si produce la limonata, una bevanda a base di succo di limone, acqua e zucchero.

L’elevata concentrazione di vitamina C contenuta nel limone rende questo frutto di notevole importanza per la tutela della salute. Inoltre, l’alto contenuto di vitamina C nel limone è utile per combattere i sintomi dell’influenza.

(Visited 889 times, 2 visits today)
Pubblicità
Pubblicità
salmoriglioSalsaSalsa Salmorigliosalse