Sarde al Finocchio
Le Sarde al Finocchio sono un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena, a base di pesce, in famiglia o con amici o per un buffet.
Per le Sarde al Finocchio disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Pelare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Sul piano di lavoro pestare i semi di finocchio e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere il la mollica di pane grattugiata e mescolarla ai semi di finocchio pestati, mescolare bene e tenere da parte.
Se il pesce non fosse già pulito, togliere le pinne, le interiora, accorciare la coda, squamarlo con l’apposito attrezzo, lavarlo sotto acqua corrente, asciugarlo con carta assorbente da cucina, con un coltello ben affilato praticare sul dorso qualche incisione in modo da agevolare la cottura.
Allineare le sarde pulite su di un piatto di portata grande e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la cipolla tritata e far rosolare.
Versare il vino bianco secco e far evaporare quasi tutto.
Versare la passata di pomodoro e cuocere per 10 minuti a fiamma bassa.
In una pirofila da forno allineare le sarde, ricoprirle con il sugo al pomodoro, pepare, salare, ricoprirle con la mollica di pane grattugiata mescolata ai semi di finocchio pestati ed un filo di olio evo.
Infornare in forno caldo a 190°C per 30 minuti.
Sfornare le sarde con il loro sugo ed allinearle su di un piatto di portata,
Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
Le Sarde al Finocchio sono un piatto della cucina tradizionale Italiana.
Sarda è un genere di pesci ossei marini appartenenti alla famiglia delle Scombridae.
Questi pesci sono diffusi in tutti gli oceani soprattutto nelle fasce temperate e subtropicali. Nel Mediterraneo è comune la specie Sarda sarda o palamita.
Sono pesci pelagici che si possono trovare, però, anche vicini alle coste.
si nutre esclusivamente di placton, soprattutto zooplacton e in particolare crostacei copepodi. Le larve invece consumano soprattutto fitoplacton. Si alimenta nelle ore diurne, soprattutto serali, ma non di notte. Non è un filtratore come altri Clupeidae ma dà la caccia alle singole prede.
Questa specie ha un’elevatissima importanza per la pesca commerciale mediterranea e dell’Europa meridionale atlantica. Viene catturata soprattutto con la rete da circuizione denominata ciànciolo in cui i banchi vengono attratti con l’ausilio di potenti luci.
Le carni sono buone.
È oggetto, soprattutto nel mar Adriatico, di sovrapesca. Si stima che la sola flotta di Chioggia in estate rigetti in mare tra le 6 e le 9 tonnellate al giorno di sarde e acciughe morte, per ogni coppia di navi, a causa del prezzo di mercato non remunerativo.
Per le sue qualità viene consigliata dai nutrizionisti nella dieta mediterranea e dai cardiologi nella prevenzione delle cardiopatie specie nelle persone affette da ipercolesterolemia, in quanto particolarmente ricca di acidi grassi essenziali omega 3.
Sono l’alimento più ricco di EPA e DHA (2.35 e 1.73 per 100 mg di prodotto fresco), ma anche di acido arachidonico.
È molto usata a Palermo e nel resto della Sicilia per preparare la famosa ricetta della pasta con le sarde alla palermitana oppure la sarda a beccafico. Oppure quando le carni sono fresche marinata. La marinatura può essere fatta in aceto di vino rosso o limone. È molto apprezzata anche fritta panata nella farina di grano duro o arrostita alla brace.
In Veneto è usata per la ricetta delle sarde in saor, piatto tipico veneziano con cipolle cotte nell’aceto uvetta e pinoli; in provincia di Treviso vi è la sagra la festa dea sardea.
In Liguria le sarde sono la base delle tradizionali sarde ripiene, costituite da filetti di sarda farciti con un impasto a base di ortaggi da foglia quali lattuga, bietole o spinaci.