Ingredienti
- 12 Sardinesotto olio
- 1 Peperone giallo
- 2 spicchi Aglio
- 4 foglie Salvia
- 50gr Passata di pomodoro
- 3 Uova
- 2 cucchiai Olio Evo
- 60gr Burro
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Sardine alla Veneta
Le Sardine alla Veneta sono un antipasto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena, a base di pesce, in famiglia o con amici o per un buffet.
Per le Sardine alla Veneta disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere il burro dal frigorifero e tenere a temperatura ambiente.
In un pentolino pieno di acqua bollente leggermente salata far rassodare 3 uova per 9 minuti dalla ripresa del bollore.
Farle raffreddare sotto acqua corrente, sgusciarle, eliminare il tuorlo sodo, tenere l’albume, tritarlo e metterle in una ciotola.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di salvia, tritarle e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Pelare il peperone con il pela-verdure, eliminare il torsolo, i semi, le coste bianche interne, tagliarlo a listarelle, disporre le listarelle su di una placca da forno ricoperta da carta da forno e passare sopra un filo di olio evo.
Infornare sotto il grill del forno per 5 minuti a temperatura massima.
Sfornare e tenere da parte.
Pulire le sardine, togliere la testa, le pinne, le interiora, la coda, aprirle senza staccare le 2 metà, togliere la lisca, lavarle sotto acqua corrente, asciugarle con carta assorbente da cucina, ricomporle alla forma originale, allinearle ordinatamente su di un piatto di portata e tenere da parte.
Contornarle con i filetti di peperone grigliati e con l’albume tritato.
In una ciotola mettere il burro e lavorarlo a crema con una spatola.
Aggiungere la passata di pomodoro, l’aglio tritato finemente, la salvia tritata, pepe, sale e mescolare bene.
Versare la salsina appena preparata sulle sardine.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata preparato.
Nota
La Sarda è un genere di pesci ossei marini appartenenti alla famiglia delle Scombridae.
Questi pesci sono diffusi in tutti gli oceani soprattutto nelle fasce temperate e subtropicali. Nel Mediterraneo è comune la specie Sarda sarda o palamita.
Sono pesci pelagici che si possono trovare, però, anche vicini alle coste.
si nutre esclusivamente di placton, soprattutto zooplacton e in particolare crostacei copepodi. Le larve invece consumano soprattutto fitoplacton. Si alimenta nelle ore diurne, soprattutto serali, ma non di notte. Non è un filtratore come altri Clupeidae ma dà la caccia alle singole prede.
Questa specie ha un’elevatissima importanza per la pesca commerciale mediterranea e dell’Europa meridionale atlantica. Viene catturata soprattutto con la rete da circuizione denominata ciànciolo in cui i banchi vengono attratti con l’ausilio di potenti luci.
Le carni sono buone.
È oggetto, soprattutto nel mar Adriatico, di sovrapesca. Si stima che la sola flotta di Chioggia in estate rigetti in mare tra le 6 e le 9 tonnellate al giorno di sarde e acciughe morte, per ogni coppia di navi, a causa del prezzo di mercato non remunerativo.
Per le sue qualità viene consigliata dai nutrizionisti nella dieta mediterranea e dai cardiologi nella prevenzione delle cardiopatie specie nelle persone affette da ipercolesterolemia, in quanto particolarmente ricca di acidi grassi essenziali omega 3.
Sono l’alimento più ricco di EPA e DHA (2.35 e 1.73 per 100 mg di prodotto fresco), ma anche di acido arachidonico.
È molto usata a Palermo e nel resto della Sicilia per preparare la famosa ricetta della pasta con le sarde alla palermitana oppure la sarda a beccafico. Oppure quando le carni sono fresche marinata. La marinatura può essere fatta in aceto di vino rosso o limone. È molto apprezzata anche fritta panata nella farina di grano duro o arrostita alla brace.
In Veneto è usata per la ricetta delle sarde in saor, piatto tipico veneziano con cipolle cotte nell’aceto uvetta e pinoli; in provincia di Treviso vi è la sagra la festa dea sardea.
In Liguria le sarde sono la base delle tradizionali sarde ripiene, costituite da filetti di sarda farciti con un impasto a base di ortaggi da foglia quali lattuga, bietole o spinaci.