Ingredienti
- 1,2kg Sgombri
- 40gr Burro
- 3 cucchiai Olio Evo
- 1 limone
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Sgombro al gratin
Lo Sgombro al gratin è un secondo piatto gustoso e saporito, da proporre in un pranzo o cena a base di pesce con familiari ed amici.
Per lo Sgombro al gratin
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere il burro dal frigorifero
e mantenerlo a temperatura ambiente.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Spremere il limone nello spremiagrumi
e tenere il succo da parte.
Preparare la salsa di condimento:
in una ciotola mettere il burro, il prezzemolo,
il succo di limone e amalgamare bene il tutto al fine di ottenere una salsa omogenea e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina lo sgombro o gli sgombri.
Togliere la lisca centrale, le pinne, le interiora,
inciderlo con un coltello affilato sul dorso,
lavarlo e asciugarlo con carta assorbente da cucina.
In una ciotola capiente mettere gli sgombri a marinare in olio,
sale, pepe per 3 ore.
Disporre gli sgombri in una piastra di ghisa con olio evo,
o sulla graticola del barbecue a fuoco vivace in entrambi casi.
Girare il pesce od i pesci per ottenere una ottima cottura.
Depositare il pesce od i pesci su di un piatto di portata
e cospargerli con la salsa preparata.
Servire in tavola su piatto di portata
o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Lo Sgombro al gratin si accompagna con patatine al forno o fritte, con olive nere, con verdure cotte o crude a piacere.
Lo Scomber scombrus, conosciuto comunemente come sgombro (o scombro) o maccarello, è un pesce di mare appartenente alla famiglia delle Scombridae.
È un tipico pesce azzurro. Al maccarello è riconosciuta una notevole importanza dal punto di vista alimentare, sia per l’alimentazione umana che per la produzione di mangimi da allevamento animale, tanto che il suo prelievo riveste un'”alta importanza commerciale” Questa specie è diffusa nelle acque costiere del Mediterraneo e del Mar Nero, nonché nel Nord Atlantico dalle coste marocchine e spagnole fino al Mar di Norvegia. Abita le acque fino a 200 metri di profondità, svernando in acque profonde e tornando verso le coste nelle stagioni più calde. Il corpo è allungato e affusolato, con bocca a punta e occhi grandi. Presenta due pinne dorsali, la seconda delle quali è seguita da 5 piccole pinne stabilizzatrici sul peduncolo caudale, opposte e simmetriche ad altre 5 pinnette tra la pinna anale e la caudale. La coda è fortemente bilobata. Ha dieta onnivora: si nutre di plancton, meduse, piccoli pesci, uova e larve di pesci. Viene catturato in grandi quantità soprattutto con le reti da circuizione. I pescatori sportivi lo catturano con la traina o con il bolentino, con esche sia naturali che artificiali. Date le sue abitudini pelagiche è indispensabile l’uso di un’imbarcazione. Lo sgombro è uno dei pesci più utilizzati e apprezzati della dieta mediterranea è raccomandato dai medici per il suo apporto in grassi omega 3, particolarmente adatti per chi è affetto da ipercolesterolemia. Oltre che cucinato fresco lo sgombro viene anche conservato in scatola, eventualmente previa affumicatura, sott’olio, al naturale o anche insaporito con vari ingredienti quali il vino bianco.