Sospirus
I Sospirus sono biscotti della tradizione culinaria sarda, il loro nome deriva dalla loro leggerezza, “leggeri come un sospiro”, ottimi da servire con il thè, per la merenda o per la prima colazione.
Per i Sospirus
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il limone, grattugiare la scorza facendo attenzioni
di non prelevare la pellicina bianca sottostante
e tenere da parte.
Mettere nel mixer le mandorle, tritarle finemente
e tenere da parte.
In una ciotola mettere l’albume e lo zucchero,
azionare lo sbattitore elettrico per amalgamare gli ingredienti.
Aggiungere la scorzo di limone,
amalgamare sempre con lo sbattitore elettrico,
unire le mandorle tritate ed amalgamare bene il tutto,
deve risultare un composto morbido ed omogeneo.
In una teglia da forno a bordi bassi ricoperta da carta da forno
depositare a cucchiaiate l’impasto preparato distanziate le une dalle altre.
Infornare a forno caldo a 160°C
fino a colorazione dei sospirus
che devono essere gonfi e leggeri
come delle meringhe.
Servire in tavola su piatto di portata
o su alzatina per dolci.
Nota
Il limone (Citrus limon) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.
Secondo alcuni studi genetici, il limone è un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo ed il cedro, ma da secoli è una specie autonoma, la quale si riproduce per innesto e talea. Il limone è un albero che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono bianchi e violetti. La fioritura primaverile produce i frutti migliori, la cui raccolta dura poi tutto l’inverno, da Novembre ad Aprile o Maggio. La seconda fioritura, a volte forzata nelle piantagioni commerciali, avviene in Agosto e Settembre, i frutti si possono raccogliere da maggio in poi, subito dopo quelli invernali. In condizioni favorevoli, un albero adulto può dare da 600 a 800 frutti all’anno. In media, la buccia del limone può raggiungere il 40% del peso complessivo, un altro 3% è rappresentato dai semi. Pur trattandosi di una media il dato fa capire che il frutto non viene coltivato solo per il succo. Dalla buccia, molto apprezzata per la produzione di canditi si estraggono anche essenze e pectina. Dai semi si estrae l’olio e gli avanzi si impiegano nell’alimentazione animale.
Con la buccia del limone si produce un liquore, il Limoncello, nato in Campania e diffuso in tutto il mondo. La parte del frutto più comunemente utilizzata è il succo che rappresenta fino al 50% del suo peso, contiene 50-80 grammi/litro di acido citrico, che conferisce il tipico sapore aspro e diversi altri acidi organici tra cui l’acido malico, l’acido ascorbico o Vitamina C 0,5 g/l). Il succo pastorizzato si mantiene senza conservanti per almeno un anno e viene usato come ingrediente di vari alimenti e bevande. Il succo concentrato viene invece sottoposto ad ulteriore lavorazione e consumato nell’industria conserviera. Dal succo del limone si produce la limonata, una bevanda a base di succo di limone, acqua e zucchero.
L’elevata concentrazione di vitamina C contenuta nel limone rende questo frutto di notevole importanza per la tutela della salute. Inoltre, l’alto contenuto di vitamina C nel limone è utile per combattere i sintomi dell’influenza.