Ingredienti
- 400gr Spaghetti
- 4 cucchiai Colatura di Alicivedi nota
- 3 spicchi Aglio
- 1 ciuffo Prezzemolo
- 1 Peperoncino
- 4 cucchiai Olio Evo
- 1 fetta mollica pane grattugiata
Direzione
Spaghetti con la Colatura di Alici e Mollica Abbrustolita alla siciliana
Gli Spaghetti con la Colatura di Alici e Mollica Abbrustolita sono un primo piatto gustoso e molto saporito ottimo da gustare a pranzo o a cena con familiari ed amici.
Per gli Spaghetti con la Colatura di Alici e Mollica Abbrustolita alla siciliana,
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il peperoncino, tritarlo e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare
4 cucchiai di olio evo.
Aggiungere la fetta di mollica di pane ed abbrustolirla da ambo le parti,
metterla su di un tagliere e sbriciolarla con un coltello fino ad ottenere delle briciole di pane tostato
e tenere da parte.
In una ciotola capiente mescolare il trito di prezzemolo ed aglio
con la colatura di alici ed il restante olio evo
e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente mettere a cuocere gli spaghetti
secondo le indicazioni riportate sulla confezione dal produttore.
Scolare la pasta al dente, versarla nella ciotola con i triti e la colatura di alici
e mescolare bene, se fosse necessario
aggiungere ancora olio evo.
Impiattare in 4 piatti fondi
e spolverizzare ciascuno con le briciole di pane tostato.
Nota
Per gli Spaghetti con la Colatura di Alici e Mollica Abbrustolita non aggiungere mai il sale perché la colatura di alici è già molto sapida, così come nell’acqua di bollitura degli spaghetti.
Gli spaghetti con la colatura di alici e mollica abbrustolita (muddica atturrata) sono una variante della pasta c’anciova e muddica atturrata ovvero, la pasta con acciughe e mollica abbrustolita.
La colatura di alici, si vende nei supermercati, è un condimento dal colore limpido e ambrato e dal sapore deciso e corposo che può essere anche usato al posto del sale per insaporire le verdure fresche o lessate (patate, scarole, broccoli ecc.) ed alcuni piatti di pesce.
Gli Spaghetti con la Colatura di Alici e Mollica Abbrustolita sono un primo piatto della tradizione culinaria siciliana.
L’acciuga o alice (Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758)) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Engraulidae di grande importanza economica. Acciuga deriva dal latino volgare apiua o apiuva per il classico aphyē, dal greco ἀφύη aphýē, nome di un piccolo pesce. Il termine alice, di area italiana meridionale, napoletana e siciliana (alici), deriva dal latino hallēx, allēx, alēc, hallēc o allēc, -ēcis, una salsa simile al garo, fatta con interiora fermentate di pesce, e a sua volta dal greco ἁλυκόν halykón, da confrontare con ἁλυκίς halykís (“salamoia”)
La specie è diffusa nell’Oceano Atlantico orientale, tra la Norvegia ed il Sud Africa. È presente e comune anche nei mari Mediterraneo , Nero e D’Azov. Alcuni esemplari sono stati catturati nel canale di Suez; si tratta quindi di una delle poche specie di pesci mediterranei che hanno intrapreso una migrazione verso il Mar Rosso in senso contrario a quello dei migranti lessepsiani. Si alimenta di giorno. Si nutre di zooplacton, le prede principali sono crostacei copepodi e stadi larvali di molluschi.
L’acciuga è una delle specie ittiche più importanti per le marinerie del mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico temperato caldo europeo. La sua cattura avviene con vari metodi (reti da strascico, reti da posta, ecc.), ma principalmente con un’apposita rete da circuizione nota come ciànciolo, in cui i banchi di acciughe e altri piccoli pesci pelagici vengono attratti da fonti luminose (lampàre). Nell’area mediterranea il bacino più produttivo risulta il mar Adriatico con l’80% dello sbarcato italiano. La misura minima per la commercializzazione nella UE è di 9 cm.
L’acciuga ha carni buone che vengono consumate sia fresche (ad esempio ripiene), sia conservate in svariati modi: sotto sale, sott’olio, come pasta d’acciughe, ecc. Le acciughe conservate entrano a loro volta in numerose ricette; ad esempio in Piemonte, dove in passato grazie alla conservazione sott’olio o sotto sale erano uno dei pochi pesci di mare tradizionalmente disponibili, oltre che alla base della bagna càuda sono utilizzate come antipasto sotto forma di acciughe al verde.
È oggetto, soprattutto nel mar Adriatico, di sovvrapesca. Si stima che la sola flotta di Chioggia in estate rigetti in mare tra le 6 e le 9 tonnellate al giorno di acciughe (e sardine) morte, per ogni coppia di navi, a causa del prezzo di mercato non remunerativo. Gli stock ittici si sono notevolmente ridotti nell’arco degli ultimi decenni.