Ingredienti
- 1,3kg faraona
- 30gr Burro
- 1 Cipolle rosse
- 1 costa Sedano
- 1,2kg Patate
- 1 foglia alloro
- 1 rametto Timo
- 30gr Farina 00
- 1 cucchiaio Yogurt
- 1 cucchiaio Curry
- 1 cucchiaio Olio Evo
- qb Sale
Direzione
Spezzatino di Faraona al Curry
Lo Spezzatino di Faraona al Curry è un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena con familiari ed amici.
Per lo Spezzatino di Faraona al Curry disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, la foglia di alloro e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il rametto di timo e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Lavare il sedano, pestarlo con la lama di un coltello, tritarlo e tenere da parte.
Pelare le patate con il pela-verdure, lavarle sotto acqua corrente, tagliarle a pezzi e tenere da parte.
In un piatto fondo mettere la farina e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, la faraona già pulita, togliere la pelle, tagliarla a pezzi, passarli nella farina e tenere da parte.
In una padella antiaderente capiente mettere a scaldare 1 cucchiaio di olio evo e 30gr di burro.
Aggiungere la cipolla, il sedano tritati, la foglia di alloro, il rametto di timo e soffriggere, mescolando.
Unire i pezzi di faraona, 1 cucchiaio di curry, sale, 1 litro di acqua calda, coprire la padella con il suo coperchio e far stufare per 60 minuti a fiamma bassa, mescolare di tanto in tanto.
Aggiungere i pezzi di patate, lo yogurt, sale ed eventualmente ancora 1 cucchiaino di curry, portare a termine la cottura per altri 30 minuti a fiamma bassa ed a padella coperta, rigirandola di tanto in tanto.
Togliere la foglia di alloro, il rametto di timo, trasferire il tutto su di un piatto di portata adeguato.
Servire in tavola su piatto di portata preparato.
Nota
La faraona mitrata, più nota popolarmente come gallina faraona, anche faraona comune, gallina di Numidia o gallina di Faraone (Numida meleagris è un uccello galliforme della famiglia dei Numididi, diffuso allo stato selvatico soprattutto nell’Africa settentrionale. È l’unica specie del genere Numida. Per la prelibatezza delle sue carni, è stato importato in Europa, Medio Oriente e nelle Americhe, dove è stato introdotto sia come animale da allevamento, sia, in misura minore, come selvaggina.
Le singole specie si adattano a quasi tutti gli ambienti, sia in Africa sia nei paesi in cui sono ospiti, e si incontrano sia nelle foreste sia nelle praterie, sia nelle steppe nelle boscaglie come nelle zone semidesertiche.
Le faraone addomesticate hanno abitudini alimentari praticamente identiche al pollo. Per ottenere una migliore qualità delle carni, tuttavia, è preferibile che siano libere di pascolare in ampi spazi erbosi. Pur essendo prevalentemente monogame, nell’allevamento familiare è frequente trovare gruppi di 5-6 femmine governate da un solo maschio, il che rende la conduzione dell’allevamento ancora più simile al pollaio di galline; tuttavia una grande differenza si riscontra nella deposizione delle uova: contrariamente alle galline, infatti, le femmine di faraona non sono solite deporre in un nido comune costruito ad arte, ma scelgono siti di nidificazione solitari sul terreno, comportamento simile alle femmine di fagiano. Questa differenza comportamentale rende più difficile la raccolta delle uova per scopo alimentare o per l’incubazione. Le razze più comuni per l’allevamento da carne di questo volatile sono la grigia e la paonata o violetta. In entrambe queste razze, il maschio è mediamente più piccolo e leggero della femmina (la differenza è circa mezzo chilogrammo). Le uova di faraona sono piccole se confrontate a quelle di gallina, tuttavia contengono una quantità tripla di vitamina A
La gallina faraona può essere cotta al forno con le patate e insaporita con spezie, come alloro, salvia, aglio, menta, pepe, rosmarino, scalogno, coriandolo, ginepro, timo o con aromi esotici come curry, zenzero e pimento. In Toscana è solito cucinare la faraona in casseruola con conserva di pomodoro ed olive nere. Un’altra variante della cucina toscana è la faraona al forno con l’aggiunta di finocchio selvatico e nepetella e un pizzico di rosmarino selvatico.