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Spiedini di Frutta e Gamberi

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Ingredienti

Regolare le porzioni
20 Gamberi
1 Lime
1 Ananas
1 Melone
5 cucchiai Olio Evo
qb Sale

informazioni Nutrizionali

22,8g
Proteine
120k
Calorie
1,7g
Grassi
1,8g
Carboidrati
1,1g
Zuccheri

Spiedini di Frutta e Gamberi

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una ciotola mettere i gamberi puliti, 3 cucchiai di olio evo, il succo di lime, sale, mescolare, coprire la ciotola con pellicola per alimenti e far marinare per almeno 120 minuti in frigorifero.
Sgocciolare i gamberi dalla marinata.
In una padella antiaderente mettere a scaldare il restante olio evo.
Aggiungere i gamberi sgocciolati e rosolarli in ogni loro parte mescolando a fiamma moderata, far raffreddare.
Infilare alternativamente 5 gamberi, 5 dadini di ananas, 5 dadini di melone per ogni stecchino di legno o di acciaio di 10cm di lunghezza.
Allinearli su di un piatto di portata.

  • 30
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Spiedini di Frutta e Gamberi

Gli Spiedini di Frutta e Gamberi sono un piatto versatile si possono servire come antipasto o come secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena, a base di pesce, in famiglia o con amici.

Per gli Spiedini di Frutta e Gamberi disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pelare l’ananas, tagliarlo a dadini e tenere da parte.

Pelare il melone tagliarlo a dadini della stessa dimensione dell’ananas e tenere da parte.

Spremere li lime nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.

Sciacquare bene i gamberi ed asciugarli con carta assorbente da cucina.

I crostacei devono essere sciacquati a lungo con acqua fredda, affinché vengano eliminate le possibili sostanze che vengono utilizzate per la loro conservazione.

Lavare i gamberi con acqua e aceto e lasciarli a bagno per qualche minuto. Questa procedura si può utilizzare sia per i crostacei surgelati sia per quelli freschi in quanto toglie i residui di ammoniaca che viene usata per il mantenimento del crostaceo.
Queste accortezze sono sufficienti come misure igieniche.

Incidere la corazza dei gamberi con un coltello ben affilato.

Togliere la corazza, la coda, la testa ed il filino nero sul dorso.

Risciacquare ancora sotto acqua corrente trasferire i gamberi su di un panno asciutto a scolare.

In una ciotola mettere i gamberi puliti, 3 cucchiai di olio evo, il succo di lime, sale, mescolare, coprire la ciotola con pellicola per alimenti e far marinare per almeno 120 minuti in frigorifero.

Sgocciolare i gamberi dalla marinata.

In una padella antiaderente mettere a scaldare il restante olio evo.

Aggiungere i gamberi sgocciolati e rosolarli in ogni loro parte mescolando a fiamma moderata, far raffreddare.

Infilare alternativamente 5 gamberi, 5 dadini di ananas, 5 dadini di melone per ogni stecchino di legno o di acciaio di 10cm di lunghezza.

Allinearli su di un piatto di portata.

Servire in tavola su di un piatto di portata.

Nota

Gli Spiedini di Frutta e Gamberi se serviti come secondo piatto si accompagnano, come contorno, con verdura fresca di stagione.

Il nome volgare“gambero” identifica varie specie di crostacei acquatici appartenenti all’ordine dei Decapodi  e marginalmente agli ordini degli Euphausiacea (Krill), degli Stomatopoda (cannocchie), dei  Mysida e degli Amphipoda.

Il termine generico “gambero” viene utilizzato per indicare sia le specie marine sia quelle d’acqua dolce (p.es. famiglia Astacidae).

Il corpo dei gamberi è suddiviso in tre parti: capo, torace e addome.

Il capo presenta l’antenna, l’antennula, due mascelle e una mandibola.

Nel torace sono presenti cinque appendici ambulacrali più tre paia di appendici modificate a massillipedi. Tre paia di questi, muniti di chele, sono utilizzati per il nutrimento. Infine nell’addome sono presenti sei paia di appendici che non hanno funzione ambulacrale, ma rappresentano invece appendici atte al movimento dell’acqua in avanti. In questo modo l’acqua viene spinta in avanti e fatta filtrare nelle branchie che si trovano su una parte delle appendici biramose del torace.

Conducono un’esistenza prevalentemente notturna.

Cacciano con l’ausilio delle appendici frontali (le chele) e individuano la preda grazie alle antenne che percepiscono le vibrazioni e forniscono un’identificazione della preda.

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