0 0
Stinco di Maiale in Padella

Condividilo sul tuo social network:

Oppure puoi semplicemente copiare e condividere questo URL

Ingredienti

Regolare le porzioni
4 Stinco di maiale
2 Cipolla
4 spicchi Aglio
1 rametto rosmarino
1/2 bicchiere Vino bianco secco
3 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

23,2g
Proteine
212k
Calorie
12,6g
Grassi
1g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Stinco di Maiale in Padella

Stinco di Maiale in Padella

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere le cipolle e gli spicchi d’aglio tritati, soffriggere a fuoco moderato per qualche minuto, fino a doratura mescolando.
Unire gli stinchi di maiale e far rosolare da entrambi i lati a fuoco vivace, fino a doratura.
Aggiungere il vino bianco secco, il rametto di rosmarino e un pizzico di sale e pepe nero.
Coprire la padella con un coperchio e cuocere a fiamma bassa per circa 120 minuti, rigirando di tanto in tanto gli stinchi di maiale in modo che cuociano uniformemente.
Se la salsa asciugasse troppo, aggiungere un po’ d’acqua calda durante la cottura.
A cottura ultimata estrarre gli stinchi dalla padella ed affettarli grossolanamente.
Mettete le fette di stinco di maiale su di un piatto da portata ed irrorare con la salsa di cottura rimasta nella padella.

  • 140
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

Condividi
Pubblicità

Stinco di Maiale in Padella

Lo Stinco di Maiale in Padella è un ottimo secondo piatto da servire a pranzo od a cena con familiari ed amici.

Per lo Stinco di Maiale in Padella disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il rametto di rosmarino e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.

Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, gli stinchi di maiale e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere le cipolle e gli spicchi d’aglio tritati, soffriggere a fuoco moderato per qualche minuto, fino a doratura mescolando.
Unire gli stinchi di maiale e far rosolare da entrambi i lati a fuoco vivace, fino a doratura.
Aggiungere il vino bianco secco, il rametto di rosmarino e un pizzico di sale e pepe nero.
Coprire la padella con un coperchio e cuocere a fiamma bassa per circa 120 minuti, rigirando di tanto in tanto gli stinchi di maiale in modo che cuociano uniformemente.
Se la salsa asciugasse troppo, aggiungere un po’ d’acqua calda durante la cottura.
A cottura ultimata estrarre gli stinchi dalla padella ed affettarli grossolanamente.
Mettete le fette di stinco di maiale su di un piatto da portata ed irrorare con la salsa di cottura rimasta nella padella.

Servire direttamente su piatto di portata.
Nota

Lo Stinco di Maiale in Padella si può accompagnare con patate al forno o verdura fresca di stagione.

Lo Stinco di Maiale in Padella è un piatto della tradizione culinaria italiana.

Esistono diverse ricette dello stinco di maiale come l’utilizzo di pomodori pelati o concentrato di pomodoro o altre aggiungono un soffritto di carote, sedano, cipolle e aglio tutti tritati.

Alcuni chef consigliano di marinare gli stinchi di maiale in vino bianco e aromi per alcune ore prima di iniziare la cottura, per conferire alla carne un sapore intenso e profumato.

Lo stinco di maiale è un piatto rustico e saporito, che si sposa bene con

contorni a base di patate al forno o purè di patate, verdure saltate in padella, come zucchine, melanzane o peperoni.

Lo stinco di maiale si abbina perfettamente con vini bianchi secchi e freschi, come il Vermentino o il Trebbiano o anche un vino rosso leggero e fruttato, come il Bardolino o il Chianti.

Si può abbinare anche a birre a bassa fermentazione.

Il maiale (Sus scrofa domesticus), chiamato anche suino o porco, è un suide addomesticato appartenente ai mammiferi dell’ordine artidattili suiformi. Il maschio fertile si chiama verro, la femmina scrofa e i cuccioli lattonzoli; questi ultimi, in particolare, a loro volta si definiscono verretti se maschi o scrofette se femmine.

Si tratta di uno tra gli animali da macello più diffusi e più utilizzati dall’uomo, anche in ragione dell’ampia gamma di sottoprodotti derivati, che vanno da articolatissime specifiche lavorazioni delle sue carni allo sfruttamento delle setole (da qui il detto “del maiale non si butta via niente”). Il maiale domestico appartiene alla stessa specie del cinghiale e può riprodursi con esso.

Il termine maiale deriva dal latino majalem (“porco castrato”), così chiamato poiché era spesso utilizzato come sacrificio a Maia, madre di Mercurio.

L’allevamento del maiale pare antichissimo, e raffigurazioni di suoi presumibili progenitori sono anche nei graffiti della grotta di Altamira (ca. 40.000 a.C.). Intorno al 5.000 a.C. si suppone che sia avvenuta la domesticazione, in Cina, e tracce di poco più recenti se ne hanno anche in Mesopotamia.

Il maiale è sempre stato di vitale importanza nel sistema alimentare dell’uomo e la sua copiosa produzione lo ha reso di generale popolarità. Molte delle caratteristiche morfologiche o comportamentali del maiale sono anzi entrate nella fraseologia comune presso quasi tutte le culture (per lo più in senso spregiativo o offensivo, sino alla blasfemia).

Le caratteristiche nutrizionali della carne di maiale, ricca di grassi, sono forse all’origine di taluni precetti di alcune religioni (particolarmente di alcune originate in aree calde del Pianeta) che vietano di cibarsene o ne limitano l’assunzione.

L’utilizzo del maiale in cucina è sempre stato il principale e spesso unico scopo del suo allevamento. La sua carne viene utilizzata in svariati modi culinari, cotta con tecniche simili a quelle della carne bovina, oppure utilizzata per farne salumi di vario genere o per utilizzarne il solo grasso, a seconda del taglio. Si usano in cucina anche alcune frattaglie, fra cui il cervello, il fegato, il sangue (come, ad esempio, nel migliaccio pistoiese) e addirittura i piedi. Le varie forme culinarie di utilizzo possono variare da paese a paese e, all’interno dello stesso, da regione a regione. Nemmeno il grasso distribuito nella parte interna del maiale viene sprecato: si tratta della sugna, che viene fusa e poi utilizzata in vari modi, tra i quali la ricopertura della parte magra del prosciutto nella fase di stagionatura di quest’ultimo. In Italia la cottura delle carni avviene quasi sempre in padella o sulla griglia, mediante frittura o a fuoco lento nella preparazione di arrosti e brasati. Nei paesi nordici quali Germania e Austria parti delle carni di maiale idonee vengono anche servite bollite.

(Visited 277 times, 1 visits today)
Pubblicità
Pubblicità
Chef Ricettiamo
Stinco di Maiale al Vino Rosso
precedente
Stinco di Maiale al Vino Rosso
Prossimo
Zuppa di Cipolle
Stinco di Maiale al Vino Rosso
precedente
Stinco di Maiale al Vino Rosso
Prossimo
Zuppa di Cipolle

Aggiungi i tuoi commenti

Translate »