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Stoccafisso alla Siciliana

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Ingredienti

Regolare le porzioni
800gr Stoccafisso già ammollato
600gr Passata di pomodoro
4 cucchiai Olio Evo
1 Cipolla
2 spicchi Aglio
3 Patate
200gr Olive nere snocciolate
20gr Capperi
15gr Uvetta
10gr Pinoli
1/2 bicchiere Vino bianco secco
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

21g
Proteine
103k
Calorie
1,9g
Grassi
2g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Stoccafisso alla Siciliana

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la cipolla e l’aglio tritati e far imbiondire.
Unire i pezzi di stoccafisso e farli insaporire rigirandoli per 3 minuti.
Versare il vino bianco secco e far evaporare un po’.
Aggiungere la passata di pomodoro e tanta acqua da coprire il pesce, pepe, sale e far prendere il primo bollore.
Trasferire il tutto in una pirofila da forno, coprire la pirofila con carta di alluminio per alimenti.
Infornare a forno caldo a 190°C per 60 minuti.
Sfornare rimettere il tutto in una padella antiaderente capiente, aggiungere le patate a spicchi, le olive snocciolate, i capperi, i pinoli, l’uvetta e coprire con un coperchio e cuocere fino alla cottura delle patate, circa 25 minuti a fiamma moderata.

  • 120
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Stoccafisso alla Siciliana

Lo Stoccafisso alla Siciliana è un secondo piatto molto gustoso, ideale da servire in pranzi o cene, a base di pesce, con familiari ed amici.

Per lo Stoccafisso alla Siciliana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In una ciotola con acqua tiepida mettere a rinvenire l’uvetta per almeno 30 minuti, strizzarla e tenere da parte.

Prima di cucinare lo stoccafisso, se non fosse già pronto per cucinare, già ammollato, si deve tenere a bagno per 2 giorni.

Si deve togliere la pelle, si mette in una ciotola capiente piena di acqua in modo che lo ricopra tutto, cambiare spesso l’acqua, meglio sarebbe metterlo per 2 giorni sotto acqua corrente, ma lo spreco di acqua sarebbe esagerato, perciò cambiare l’acqua spessissimo nei 2 giorni in modo da far perdere al pesce il salmastro.

Togliere la lisca, le pinne, la pelle, tagliarlo a pezzi, asciugarlo con carta assorbente da cucina e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.

Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.

Pelare le patate con il pela-verdure, lavarle sotto acqua corrente, tagliarle a spicchi e tenere da parte.

Lavare sotto acqua corrente i capperi, asciugare con carta assorbente da cucina, strizzarli e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere la cipolla e l’aglio tritati e far imbiondire.

Unire i pezzi di stoccafisso e farli insaporire rigirandoli per 3 minuti.

Versare il vino bianco secco e far evaporare un po’.

Aggiungere la passata di pomodoro e tanta acqua da coprire il pesce, pepe, sale e far prendere il primo bollore.

Trasferire il tutto in una pirofila da forno, coprire la pirofila con carta di alluminio per alimenti.

Infornare a forno caldo a 190°C per 60 minuti.

Sfornare rimettere il tutto in una padella antiaderente capiente, aggiungere le patate a spicchi, le olive snocciolate, i capperi, i pinoli, l’uvetta e coprire con un coperchio e cuocere fino alla cottura delle patate, circa 25 minuti a fiamma moderata.

Servire in tavola ad ogni commensale, porzionato, su piatto individuale.

Nota

Lo Stoccafisso alla Siciliana si può accompagnare con fette di pane abbrustolite con olio evo.

Lo stoccafisso, in alcune zone dell’Italia settentrionale detto baccalà ed in alcune zone dell’Italia centrale e meridionale detto pescestocco o semplicemente stocco è il merluzzo nordico bianco conservato per essicazione naturale senza l’uso del sale.

Con la denominazione stoccafisso può essere commercializzato solo se il prodotto deriva dalla specie Gadus Morhua. La tecnica di conservazione è tuttavia applicabile anche per il Gadus Macrocephalus e altre specie di merluzzo o pesci dalle carni bianche, creando una moltitudine commerciale di merluzzi essiccati di vario genere e qualità; per tale motivo, il termine più corretto è stoccafisso norvegese.

Lo stoccafisso viene prodotto unicamente in Norvegia, principalmente sulle Isole Lofoten, e solo nei mesi invernali, periodo in cui i merluzzi nordici bianchi arrivano nei mari limitrofi per deporre le uova e le condizioni climatiche sono favorevoli per l’essiccazione.

Lo stoccafisso è un alimento ricco di proteine, vitamine, sali di ferro e di calcio.

La preparazione dello stoccafisso è paragonabile per certi versi a quella di altri prodotti alimentari stagionati, come i prosciutti o i formaggi.

Il pesce viene preparato immediatamente dopo la cattura. Dopo averlo decapitato e pulito, viene essiccato intero o aperto lungo la spina dorsale, lasciando le metà unite per la coda.

Il pesce viene quindi messo sui supporti e lasciato all’aria aperta da febbraio a maggio; il clima freddo e secco tipico di quei mesi nella penisola scandinava – l’ideale è una temperatura appena sopra gli zero gradi, senza pioggia – protegge il pesce dagli insetti e dalla contaminazione batterica. L’eccesso di gelo è invece da evitare, perché facendo gelare l’acqua residua, forma cristalli di ghiaccio che distruggono le fibre del pesce.

È importante che i merluzzi non vengano a contatto tra loro e con i tronchi delle rastrelliere, pena la formazione di macchie che ne ridurrebbero la qualità, che non abbiano macchie di sangue e di muffa o residui di fegato all’interno: questo è compito del selezionatore, in norvegese vrakeren, il quale arriva a suddividere fino a 30 categorie.

Dopo circa tre mesi all’aperto, lo stoccafisso matura per altri 2-3 mesi al chiuso, in un ambiente secco e ben ventilato. Al termine dell’essiccamento, il pesce ha perso circa il 70% del suo contenuto originario di acqua, ma ha mantenuto i suoi principi nutritivi.

Infine per il consumo viene “ammollato”: messo a bagno per almeno tre giorni in acqua corrente affinché si ammorbidisca, viene quindi pestato per rompere le spine e pulito.

Lo stoccafisso si presenta di colore biancastro e sapore corposo, di forma caratteristica del merluzzo. È un alimento concentrato e gustoso:1kg  ha un contenuto energetico equivalente a 5kg di merluzzo fresco; è altamente digeribile e adatto a qualunque dieta; povero di grassi, è ricco di proteine, vitamine e Sali minerali.

La Liguria ha inserito lo stoccafisso (in ligure stochefiscie, anche abbreviato, stocche) nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali: in questa regione il prodotto è conosciuto a partire dal XVII secolo grazie ai commerci con i Portoghesi. Particolarmente noto è lo “stoccafisso alla badalucchese”, dal comune di Badalucco, situato nella Valle Argentina, nell’entroterra ligure. La tradizione vuole che gli abitanti della costa vi si fossero rifugiati per salvarsi daiSaraceni e che grazie allo stoccafisso siano riusciti a sostenere l’assedio.

Da sempre il consumo di questo alimento è largamente diffuso tra le popolazioni liguri. Tra i piatti più conosciuti della cucina ligure ricordiamo lo Stoccafisso accomodato o stoccafisso in burridda.

Il Brandacujun è una pietanza tipica della Riviera di Ponente a base di patate e stoccafisso.

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