Storione al Naturale
Lo Storione al Naturale è un secondo piatto gustoso e saporito, da proporre in un pranzo o cena a base di pesce con familiari ed amici.
Per lo Storione al Naturale disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Spremere il limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.
Preparare la salsa di condimento:
in una ciotola mettere il succo di limone, l’olio, sale, pepe, amalgamare bene il tutto e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucinai 6 tranci di storione.
In una pentola capiente piena di acqua bollente leggermente salata, mettere 1 cucchiaino di aceto, i 6 tranci di storione e far bollire per 20 minuti a fuoco moderato.
Scolarli, far raffreddare, con un coltello ben affilato togliere l’osso centrale e depositarli su di un piatto di portata.
Versare sopra ogni trancio la salsa preparata.
Servire in tavola su piatto di portata o ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Lo Storione al Naturale si accompagna con maionese al posto della salsa al limone o con patatine al forno o lesse, con olive nere, con verdure cotte o crude a piacere.
Lo storione (Acipenser sturio ), noto anche come storione comune, è uno dei più grandi pesci d’acqua dolce e salmastra diffusi in Europa. È famoso per offrire carni pregiate e caviale.
In Italia la specie è autoctona. Era segnalata in tutti i mari anche se la presenza era rilevante unicamente nel Mar Adriatico, oltre che nel Po. Nel 1892 era localizzata fino a Torino. A causa degli sbarramenti la risalita è di fatto impedita.
Ricco di storioni era anche il Tevere particolarmente nel tratto da Roma alla foce da cui prendevano il nome di lupi del Tevere e per la loro prelibatezza ampiamente celebrata, la loro pesca veniva effettuata tra maggio e giugno da operatori specializzati e costituiva una importante fonte di reddito per il mercato locale di Roma; si narra che a metà secolo XV ne vennero donati sette a Pio II di cui un esemplare del peso di circa 250 libbre, pari a oltre 110 kg.
Secondo diverse fonti, la specie è oggi estinta in Italia allo stato selvatico; in Europa oramai esiste una sola popolazione riproduttiva nel fiume Garonna. Segnalazioni di storioni pescati nelle acque italiane possono riferirsi a una specie affine o ad esemplari introdotti dall’uomo.
Gli habitat sono vari:
In mare predilige fondali sabbiosi e profondi 40–150 m.
In acque interne frequenta fiumi a grande portata con correnti lente e profonde, fondali melmosi, ghiaiosi o sabbiosi. Predilige le buche più profonde dei fiumi.
In Italia gli esemplari non superavano i 150 cm; come specie, può arrivare a 100 anni di età, 600 cm di lunghezza ed un peso di 400 kg.
L’importanza economica degli storioni è notevole, sia per la prelibatezza delle carni che delle uova da cui si ricava il rinomato caviale. Molti di essi rientrano tra le specie ittiche allevate, sebbene il ciclo di produzione sia variabile con la specie, è comunque piuttosto lungo: da tre a cinque anni per la carne e da sette a quindici anni per le uova. Lo storione comune è stato riprodotto artificialmente in Francia da alcuni esemplari selvatici pescati nella Gironda.
Alcuni storioni sono stati allevati con successo in grandissimi acquari.
Le principali minacce sono costituite dalla pesca professionale e, in misura minore, sportiva (vietate entrambe da alcuni anni), dagli sbarramenti che impediscono le migrazioni riproduttive e dall’inquinamento delle acque fluviali. In Italia risulta estinto.