Strudel di Ananas con Salsa di Mirtilli
Lo Strudel di Ananas con Salsa di Mirtilli con pasta sfoglia o pasta fillo è la versione dolcissima, veloce e golosa rispetto alla ricetta dello strudel classico. Lo Strudel di Ananas con Salsa di Mirtilli è un dessert scenografico, fresco ed è un abbinamento delizioso con la salsa di mirtilli.
Per lo Strudel di Ananas con Salsa di Mirtilli
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Stendere la pasta fillo in 3 strati per 3 gruppi,
spennellando con acqua tra uno strato e l’altro,
se si usa la pasta sfoglia pronta ritagliare 3 fogli uguali.
Frullare la passata di mirtilli e tenere da parte.
Pulire e tagliare la polpa dell’ananas a cubetti,
metterli in una padella antiderente con peperoncino
e dolcificante e cuocerli per 2 minuti
o quando comincerà a caramellare togliere subito dal fuoco ed eliminare il peperoncino.
Mettere l’ananas sulla pasta sfogli
o fillo e confezionare dei piccoli strudel,
arrotolando ciascun foglio di pasta con la farcitura su se stesso.
Mettere i 3 strudel in forno caldo a 180°C per 20 minuti
o a daratura degli strudel.
Servire tagliandoli a 45° in due per il lato lungo
ed accompagnare con la passata di mirtilli frullati.
Nota
Lo Strudel di Ananas con Salsa di Mirtilli è una ricetta semplice e veloce che piace a grandi ed a piccini, ottima come dessert ma anche per una golosa merenda.
Lo strudel (dal tedesco Strudel, “vortice”) è undolce a pasta arrotolata o ripiena che può essere dolce o salata, ma nella sua versione più conosciuta è dolce a base di mele, pinoli, uvetta e cannella.
Lo strudel ha una ricetta che parte addirittura dall’VIII secolo A:C:., ovvero al tempo degli Assiri. Simili dolci si ritrovano anche nell’Antica Grecia del III secolo A:C:. Probabilmente, anche grazie alla via della seta la ricetta si è così tanto diffusa andando però a modificare quella originale in diverse varianti: Baklava, Gullac, Borek e Strudel.
Lo strudel deriva quindi da una serie di nomi, forme e luoghi differenti; una delle più vicine è l’antico dolce Baklava che seguiva le varie conquiste territoriali ottomane; dal 1526 il sultano Solimano il Magnifico avrebbe diffuso la sua ricetta nei territori conquistati, ovvero fino all’Ungheria. I continui contatti tra l’impero ottomano e quello austriaco fecero sì che anche la ricetta dello strudel passasse nell’impero austriaco, di cui entrò a far parte nel 1699 l’Ungheria, e dal 1867, grazie all’Ausglech con cui nacque l’Impero Austo- ungarico, arrivò in Trentino, Sudtirolo e nel Litorale. In Italia tradizionalmente viene preparato in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Ha ricevuto il riconoscimento P.A.T., che lo identifica come prodotto tradizionale italiano.
Ogni luogo ha poi la sua ricetta: con la pasta frolla, con pasta da strudel (tradizionale, sottile: vi si arrotolano le mele dentro prima di metterla in forno) o con pasta sfoglia.
Ne esistono anche versioni con altri tipi di frutta: pere, albicocche, frutti di bosco e c’è anche chi applica la formula dello strudel anche per preparare torte salate, ad esempio con verdure, crauti e salumi.
Gli ingredienti tipici sono: uvetta, mele, zucchero, cannella, noci o pinoli ed un rosso d’uovo.
La Val di Non in Trentino, è una zona dove vi è una particolare tradizione dello strudel, data anche la presenza di coltivazioni di mele D.O.P. Qui si prepara con mele di tipo Golden Delicious sia perché si trova in ogni stagione ma anche perché zuccherine e in grado di tenere la cottura, mantenendo allo stesso tempo la morbidezza grazie all’apporto di pectina.