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Strudel di Pesche

Lo Strudel di Pesche è una versione estiva e fresca del classico strudel di mele. Lo Strudel di Pesche si può servire come merenda o come dessert a fine pranzo o cena. Lo Strudel di Pesche è un dolce semplice, originale, veloce da preparare e squisito.

 

Per lo Strudel di Pesche disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Sul piano di lavoro sbriciolare le fette biscottate,
metterle in una ciotola e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le pesche, pelarle, tagliarle a fettine,
se si è scelto di usare le pesche fresche e tenere da parte.

Mettere la farina ed il sale in una ciotola capiente,
fare un buco in mezzo e aggiungere  30gr di olio,
2 tuorli, l’acqua ed impastare finché la pasta non si stacchi facilmente dal bordo della ciotola,
continuare ad impastare con le mani e formare una palla.

Oppure usare l’impastatrice elettrica con fruste ritorte
e seguire lo stesso procedimento.

Spennellare la palla con il resto dell’olio,
ricoprirla con una scodella riscaldata
e lasciar riposare per 30 minuti.

Spolverare di farina un tovagliolo
e stendere sopra la pasta, passare il dorso delle mani sotto la pasta
e partendo dal centro allargatela tirandola leggermente,
fino ad ottenere uno strato sottilissimo di forma rettangolare.

Sgocciolare le pesche,
se sciroppate e tagliarle a fettine e tenere da parte.

In una padella antiaderente far sciogliere il burro,
rosolare leggermente le fette biscottate sbriciolate, la cannella e lo zucchero.

Spargere il composto sulla pasta,
disporre sopra le fettine di pesca.

Arrotolare lo strudel e metterlo in una teglia da forno imburrata.

Infornare a forno caldo a 220°c per 35 minuti.

 

Sfornare lo strudel,
spalmare il burro fuso sullo strudel
e spolverarlo con lo zucchero a velo.

 

 

Nota
Usando le pesche sciroppate si può gustare lo strudel per tutto l’anno.

Lo Strudel di Pesche è una ricetta della tradizione culinaria trentina.

Lo strudel (dal tedesco Strudel, “vortice”) è undolce a pasta arrotolata o ripiena che può essere dolce o salata, ma nella sua versione più conosciuta è dolce a base di  mele, pinoli, uvetta e cannella.

Lo strudel ha una ricetta che parte addirittura dall’VIII secolo A:C:., ovvero al tempo degli Assiri. Simili dolci si ritrovano anche nell’Antica Grecia del III secolo A:C:. Probabilmente, anche grazie alla via della seta la ricetta si è così tanto diffusa andando però a modificare quella originale in diverse varianti: Baklava, Gullac, Borek e Strudel.

Lo strudel deriva quindi da una serie di nomi, forme e luoghi differenti; una delle più vicine è l’antico dolce Baklava che seguiva le varie conquiste territoriali ottomane; dal 1526 il sultano Solimano il Magnifico avrebbe diffuso la sua ricetta nei territori conquistati, ovvero fino all’Ungheria. I continui contatti tra l’impero ottomano e quello austriaco fecero sì che anche la ricetta dello strudel passasse nell’impero austriaco, di cui entrò a far parte nel 1699 l’Ungheria, e dal 1867, grazie all’Ausglech con cui nacque l’Impero Austo- ungarico, arrivò in Trentino, Sudtirolo e nel Litorale. In Italia tradizionalmente viene preparato in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Ha ricevuto il riconoscimento P.A.T., che lo identifica come prodotto tradizionale italiano.

Ogni luogo ha poi la sua ricetta: con la pasta frolla, con pasta da strudel (tradizionale, sottile: vi si arrotolano le mele dentro prima di metterla in forno) o con pasta sfoglia.
Ne esistono anche versioni con altri tipi di frutta: pere, albicocche, frutti di bosco e c’è anche chi applica la formula dello strudel anche per preparare torte salate, ad esempio con verdure, crauti e salumi.

Gli ingredienti tipici sono: uvetta, mele, zucchero, cannella, noci o pinoli ed un rosso d’uovo.

La Val di Non in Trentino, è una zona dove vi è una particolare tradizione dello strudel, data anche la presenza di coltivazioni di mele D.O.P. Qui si prepara con mele di tipo Golden Delicious sia perché si trova in ogni stagione ma anche perché zuccherine e in grado di tenere la cottura, mantenendo allo stesso tempo la morbidezza grazie all’apporto di pectina

 

 

Sciroppo di mele

 

 

Dolce in cocotte alle mele

 

 

Spiedini di verdura e frutta

 

 

 

 

 

 

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