Ingredienti
- 200gr mortadellain una sola fetta
- 1 scatola Pisellida 200gr
- 2 Zucchina
- 1 Cipolla
- 2 Carote
- 2 dl Panna fresca
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
- qb Pepe
Direzione
Sugo a sorpresa
Il Sugo a sorpresa è una ricetta molto versatile, infatti si può gustare come primo piatto, come secondo piatto o come contorno semplice e gustoso. Il Sugo a sorpresa piace sia ai grandi che ai bambini.
Per il Sugo a sorpresa disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Su di un tagliere, tagliare a dadini la mortadella e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le zucchine, tagliarle a cubetti e tenere da parte.
Lavare molto bene sotto acqua corrente, i piselli in scatola, in modo da eliminare le sostanze di conservazione e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare finemente, la cipolla e tenere da parte.
Pelare, lavare, tagliare a dadini, la carota e tenere da parte.
In una padella antiaderente soffriggere la cipolla tritata con l’olio ed a fuoco basso.
Quando sarà colorita, unire le verdure e la mortadella tagliate a dadini.
Cuocere a fuoco basso per 20 minuti, mescolando spesso ed aggiungendo un filo di acqua se necessario.
Salare e pepare.
Utilizzare il sugo per la pasta, per le lasagne, per gli gnocchi, per il risotto e per tutte le preparazioni per cui necessiti il sugo o lo si voglia utilizzare.
Nota
Il Sugo a sorpresa è saporito, facile da preparare e perfetto per condire ogni tipo di pasta. Il Sugo a sorpresa è ideale per condire pasta, spaghetti, fettuccine e pappardelle. Il Sugo a sorpresa è un primo piatto ricco e goloso.
La zucchina o zucchino o Cucurbita pepo appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae i cui frutti sono utilizzati immaturi. È una pianta annuale con fusto erbaceo flessibile strisciante o rampicante, molto gracile. Venne importata in Europa intorno al 1500 dopo la scoperta dell’America. È una pianta monoica, cioè pianta che produce fiori unisessuali, uno maschile e uno femminile, portati però dalla stessa pianta. Il fiore maschile porta il polline ed ha lo scopo di impollinare il fiore femminile che porta l’ovario, in modo che possa diventare il frutto. Il fiore maschile una volta prodotto il polline che feconderà il fiore femminile, ha finito il suo scopo ed è destinato a seccarsi, mentre il fiore femminile produrrà il frutto. L’impollinazione viene fatta per opera di insetti (impollinazione entomofila), per lo più api e bombi. I frutti hanno numerose forme e colori, a seconda delle varietà e delle coltivazioni prodotte dall’uomo. Si sviluppa adeguatamente in clima mite ed in posizione soleggiata ma ben aerata. È una pianta da rinnovo che apre una rotazione triennale. È consociabile con cipolle, fagioli rampicanti e lattuga. Le zucchine hanno un bassissimo valore calorico e sono composte per il 95% d’acqua. Contengono molte vitamine A e C e carotenoidi, che apportano una consistente azione antitumorale. Sono riconosciute molto utili per astenie, infiammazioni urinarie, insufficienze renali, dispepsie, enteriti, dissenteria, stipsi, affezioni cardiache e diabete. Le zucchine entrano da sole o con altre verdure in varie preparazioni alimentari. Tra i primi compaiono a volte come condimento della pasta o come uno dei principali ingredienti del minestrone. I loro fiori vengono utilizzati per fritture, a volte ripieni. Le zucchine finemente affettate possono anche venire cucinate in carpione e servite come antipasto. I modi di utilizzo sono diversi a seconda delle forme e dimensioni: si possono utilizzare lessate, fritte dopo averle tagliate a fettine ed impanate o anche al forno. Il fiore di zucca o fiore di zucchino (chiamato anche fiorillo), dal colore giallo-arancione, è molto utilizzato in campo culinario. Sono molto utilizzati, prevalentemente, i fiori maschili quelli che hanno il gambo, chiamato peduncolo, sottile e che sono destinati, dopo l’impollinazione a seccare. Vengono pertanto colti quando sono ancora turgidi e usati generalmente fritti. Volendo usare i fiori femminili, ma già di maschili ve ne sono a sufficienza, si devono recidere con delicatezza, senza danneggiare l’ovario. Il fiore si usa solitamente fritto, per ottenere piatti come gli sciurilli napoletani o i fiori di zucca in pastella”alla romana”.