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Sugo carciofi e speck

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Ingredienti

Regolare le porzioni
4 Carciofi
80gr Speck fetta unica
2 spicchi Aglio
2 cucchiai Olio Evo
1 noce Burro
1 cucchiaino Dado vegetale fatto in casa Vedi Step
1 bicchiere Vino bianco secco
1 Cipolle rosse
qb Sale
qb Pepe

informazioni Nutrizionali

2.9g
Proteine
53k
Calorie
0,5g
Grassi
12g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Sugo carciofi e speck

Sugo carciofi e speck

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una padella antiaderente mettere a soffriggere la cipolla con olio, burro e l‘aglio.
Togliere l’aglio.
Aggiungere lo speck tagliato a dadini, 1 cucchiaino di dado vegetale (vedi Step) ed i carciofi tagliati finemente.
Lasciare cuocere per 10 minuti, a fuoco basso.
Alzare la fiamma e sfumare con il vino bianco.
Coprire la pentola ed ultimare la cottura, per 20 minuti a fuoco basso.

  • 40
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Sugo carciofi e speck

Il Sugo carciofi e speck è un condimento saporito e bilanciato. Il Sugo carciofi e speck è per un primo piatto completo, perfetto da servire per un pranzo o una cena in compagnia. Il Sugo carciofi e speck è per un primo piatto di stagione molto saporito, veloce e sostanzioso piacerà a tutti.

 

Per il Sugo carciofi e speck
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Sul piano di lavoro con un coltello ben affilato,
tagliare a dadini lo speck e tenere da parte.

Pulire, togliere le foglie più dure, eliminare le spine,
il fieno interno, pelare i gambi e dividere i carciofi in spicchi sottilissimi,
tuffarli in una ciotola con acqua acidulata con il succo di limone per 15 minuti o fino all’utilizzo,
scolarli ed asciugarli bene con carta assorbente da cucina e tenere da parte.

Pelare l’aglio e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare finemente la cipolla e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a soffriggere la cipolla con olio,
burro e l‘aglio.

Togliere l’aglio.

Aggiungere lo speck tagliato a dadini,
1 cucchiaino di dado vegetale (vedi Step)
ed i carciofi tagliati finemente.

Lasciare cuocere per 10 minuti,
a fuoco basso.

Alzare la fiamma
e sfumare con il vino bianco.

Coprire la pentola ed ultimare la cottura,
per 20 minuti a fuoco basso.

Usare il sugo per la pasta, per la pasta fresca,
per gli gnocchi, per i ravioli, per il risotto e per tutte le preparazioni per cui necessiti il sugo
o lo si voglia utilizzare.

 

 

Nota
La pasta ideale da condire con questo sugo sono i Cappellacci con ripieno ai Carciofi. Condire la pasta con una spolverata di pecorino o parmigiano grattugiati.

Il Sugo carciofi e speck è per un primo piatto moto facile da preparare è per un primo piatto semplice e completo, ideale per esaltare il gusto particolare del carciofo. Il Sugo carciofi e speck è per un primo piatto tanto semplice quanto gustoso.

Il carciofo (Cynara scolymus ) è una pianta della famiglia delle Asteracaee coltivata in Italia ed in altri Paesi per uso alimentare e, secondariamente, medicinale. Il carciofo è una pianta erbacea perenne alta fino a 1,5 metri, provvista di un rizoma sotterraneo dalle cui gemme si sviluppano più fusti, che all’epoca dellafioritura si sviluppano in altezza con una ramificazione dicotomica. Le varietà di carciofo sono classificate secondo diversi criteri. I principali sono i seguenti: in base alla presenza e allo sviluppo delle spine si distingue fra varietà spinose e inermi. Le prime hanno capolini con brattee terminati con una spina più o meno robusta, le inermi hanno invece brattee mutiche o mucronate. In base al colore del capolino si distingue fra varietà violette e verdi. In base al comportamento nel ciclo fenologico si distingue fra varietà autunnali o rifiorenti e varietà primaverili o unifere. Le prime si prestano alla forzatura in quanto possono produrre capolini nel periodo autunnale e una coda di produzione nel periodo primaverile. Le seconde sono adatte alla coltura non forzata in quanto producono capolini solo dopo la fine dell’inverno. Fra le varietà più famose si annoverano il Brindisino, il “Paestum” (carciofo IGP proveniente dall’omonima città della magna Grecia di Capaccio-Paestum), Spinoso sardo (coltivato anche in Liguria con il nome di Carciofo spinoso d’Albenga), il Catanese, il Verde di Palermo, il Carciofo di Montelupone verde, il Romanesco, il Mazzaferrata di Cupello, il Violetto di Toscana, il Precoce di Chioggia, il Violetto di Provenza, il Violetto di Niscemi. Le varietà di maggiore diffusione in passato erano il Catanese, lo Spinoso sardo e il Violetto di Provenza, fra i tipi autunnali forzati, e il Romanesco e il Violetto di Toscana fra quelli primaverili non forzati. Lo Spinoso sardo, una delle varietà più apprezzate nel mercato locale ed in alcuni mercati dell’Italia settentrionale ha subito un drastico ridimensionamento dagli anni novanta a causa della ridotta pezzatura media dei capolini e della minore capacità produttiva rispetto ad altre cultivar (Tema, Terom, Macau, ecc.). Il basso contenuto calorico del carciofo fa sì che sia specialmente indicato nelle diete dimagranti. I fiori, contengono il lab-fermento (chimosina), che si usa come caglio del latte. La cucina Ligure valorizza molto questo ingrediente, che, per il fatto di maturare in primavera, diventa in tale periodo il componente di una variante della locale torta pasqualina, specialità tradizionalmente a base di bietole. Specialità della cucina Romana sono invece il Carciofo alla Romana (stufato in olio di oliva, brodo vegetale, prezzemolo, aglio e mentuccia), il carciofo alla Giudia fritto in olio di oliva, i carciofi fritti in pastella e l’insalata di carciofi (crudi a lamelle). Anche nella cucina siciliana, dove specialmente nella piana di Gela, e nella vicina Niscemi, vengono prodotti una larga fetta dell’output nazionale, il carciofo ricopre un ruolo di rilievo, venendo utilizzato in molte pietanze ed anche consumato in occasione di festività locali e religiose

 

 

Sugo alle cipolle

 

Sugo a sorpresa

 

 

 

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Passi

1
Fatto

DADO VEGETALE

Ingredienti: 250gr sale grosso – 300gr carote - 200gr sedano - 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) - 2 spicchi d'aglio - 10 foglie di salvia - 1 rametto rosmarino - 1 mazzetto prezzemolo - 4 vasetti Bormioli da 250gr –

Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.
Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.
A questo punto si possono intraprendere 2 vie:
una prevede la trasformazione del composto in "dado granulare" l'altra detta ”fase umida” prevede che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per fare il sottovuoto.
I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno. Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale. Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.

Chef Ricettiamo

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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