Sugo con Salsiccia e Trevigiana

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Sugo con Salsiccia e Trevigiana

Il Sugo con Salsiccia e Trevigiana è per un primo piatto semplice, ricco di gusto e pronto in pochi minuti, Il Sugo con Salsiccia e Trevigiana è ricco, appetitoso e completo.

Per il Sugo con Salsiccia e Trevigiana
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pulire, lavare, tritare la cipolla a julienne e tenere da parte.

Lavare, asciugare con centrifuga per insalata,
le foglie di trevigiana, tagliarle a listarelle e tenere da parte.

Pelare, sbriciolare le salsicce o salamelle e tenere da parte.

In una padella antiaderente capiente mettere a soffriggere la cipolla tagliata a julienne.

Unire le salsicce o le salamelle sbriciolate
e mescolare bene in modo che siano rosolate in ogni loro parte.

Sfumare con 1 bicchiere di vino bianco.

Aggiustare di sale, pepe ed 1 cucchiaino di dado vegetale, mescolare.

Cuocere per 20 minuti, a fuoco basso ed a padella coperta.

Aggiungere la trevigiana tagliata a listarelle
ed ultimare la cottura per 10 minuti, a fuoco basso e padella coperta.

Far saltare in padella la pasta cotta al dente e mescolare bene.

Utilizzare il sugo per la pasta, per la pasta fresca, per gli gnocchi,
per i ravioli, per il risotto e per tutte le preparazioni per cui necessiti il sugo
o lo si voglia utilizzare.

 

 

Nota
Il Sugo con Salsiccia e Trevigiana è ottimo nelle stagioni più fredde con un calice di buon vino rosso. Il Sugo con Salsiccia e Trevigiana è per un primo piatto goloso e dal caratteristico sapore autunnale. Il Sugo con Salsiccia e Trevigiana è per un primo piatto perfetto per tutta la famiglia.

La salsiccia, nell’uso popolare in alcune regioni anche salciccia, è un insaccato di carne, tipico di molte regioni italiane e diffuso in tutto il mondo. In Italia, secondo gli ingredienti e le zone dove viene prodotta, assume varie denominazioni come luganega, salamella, salamina, salamino, salametto, bardiccio, rocchio, zazzicchia.

La prima testimonianza storica sull’uso di insaccare nel budello di maiale la sua carne insieme a spezie e sale è dello storico romano marco Terenzio Varrone, che ne attribuisce l’invenzione e l’uso ai Lucani: «Chiamano lucanica una carne tritata insaccata in un budello, perché i nostri soldati hanno appreso il modo di prepararla dai Lucani».

Secondo una tradizione lombarda, spuria e molto recente, la sua invenzione sarebbe invece opera della regina longobarda Teodolinda, che inventò la salsiccia e che ne avrebbe poi regalato la ricetta agli abitanti di Monza.

Anche i Veneti rivendicano la paternità di questo prodotto, affermando che la salamella sarebbe nata sul loro suolo, e sono tante altre regioni italiane che ne reclamano i natali. Tuttavia, le fonti antiche che si occupano di questa ricetta sono concordi nel ritenere che essa sia un’invenzione del popolo dei Lucani, conquistato da Roma nel III secolo a.C. (l’antica Lucania corrisponde all’odierna Basilicata)

In particolare, scrittori come Cicerone, Marziale, parlano più volte nelle loro opere della “lucanica”, specialità introdotta nell’antica Roma dalle schiave lucane, e apprezzata per la facilità di trasporto e di conservazione che conferiva alla carne di maiale, oltre che per lo squisito sapore. D’altronde, a riprova della genuinità di questa ricostruzione, si osservi che dal nome “lucanica” è derivato “luganega”, termine che gli stessi lombardi, i trentini e i veneti tutt’oggi danno a un tipo di salsiccia di piccolo diametro, destinata al consumo immediato.

Viene prodotta solitamente riempiendo un budello naturale di suino (budellozza) o di montone (lucanicchia o, nel linguaggio volgare, luganega) con un misto di parti magre (es. spalla) e grasse (es. pancetta) tagliate a dadini (o tritate) e mescolate con sale. All’impasto così ottenuto viene aggiunto solitamente vino (prevalentemente rosso) e altre spezie, quali possono essere pepe, peperoncino, coriandolo, finocchio, noce moscata, anche zucchero (destrosio e saccarosio).

Nelle produzioni industriali viene aggiunto di norma acido ascorbico (E300) come antiossidante e latte in polvere affinché il salume conservi una certa morbidezza nel tempo. L’insieme del sale e degli aromi viene denominato concia. Può essere consumata fresca (previa cottura) o secca (quindi stagionata).

 

 

Ricetta per Fusilli alla salsiccia

 

Ragù alla Mantovana

 

 

 

 

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