Ingredienti
- 250gr Tonnoin scatola sotto olio
- 100gr Prosciutto cottoin 2 fette spesse
- 100gr Burro
- qb Sale
Direzione
Sugo Prosciutto cotto e Tonno
Il Sugo Prosciutto cotto e Tonno è saporito, velocissimo da preparare e perfetto da gustare come condimento per i primi piatti. Il Sugo Prosciutto cotto e Tonno è una ricetta semplice, molto gustosa e squisita. Il Sugo Prosciutto cotto e Tonno è per un primo piatto ideale per ogni stagione.
Per il Sugo Prosciutto cotto e Tonno
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sul piano di lavoro con un coltello ben affilato,
tagliare a striscioline il prosciutto cotto e tenere da parte.
Sgocciolare il tonno, sul piano di lavoro con un coltello ben affilato,
sminuzzarlo e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a rosolare velocemente il prosciutto cotto a listarelle,
senza alcun condimento, quando è colorito aggiungere il burro,
abbassare la fiamma e far sciogliere completamente il burro.
Aggiungere il tonno sgocciolato e sminuzzato,
fare insaporire per 2 minuti, a fiamma moderata.
Far saltare in padella con il sugo, la pasta cotta al dente.
Usare il sugo per la pasta, per la pasta fresca
e per tutte le preparazioni per cui necessiti il sugo o lo si voglia utilizzare.
Nota
Il Sugo Prosciutto cotto e Tonno è per un primo piatto delizioso, semplice, ideale per delle serate in compagnia o dopo una giornata di lavoro.
Thunnus South, 1845 è un genere della Famiglia delle Scombridae che raggruppa 8 specie di grandi pesci pelagici predatori, conosciuti comunemente come tonni.
Alcune specie sono a “sangue caldo”, caratteristica rara tra i pesci; il sesso lo si riconosce in seguito alla eviscerazione per la presenza di uova nella femmina o lo sperma nel maschio.
Già gli antichi praticavano su larga scala la pesca del tonno, soprattutto a gibilterra e nell’Ellesponto, in Sicilia lungo le coste del trapanese. La tecnica di pesca variava a seconda del luogo e della stagione. La specie pescata è soprattutto il tonno rosso. La maggior parte della flotta tonniera utilizza le reti da circuizione; si usano anche i palamiti che, senza misure di mitigazione, causano la morte di migliaia di tartarughe, uccelli marini e squali. Questo sistema di pesca ha colpito anche gli stock del tonno pinna gialla. Il tonnetto striato, che oggi è la specie più utilizzata per il consumo alimentare al mondo, è pescato a canna, più ecosostenibile.
Le varie parti del tonno (ventresca, filetti, bottarga, mosciame, lattume, cuore, buzzonaglia) vengono utilizzate per la preparazione di piatti che ne prevedono l’uso crudo, come nel sushi o nel sashimi, e cotto. Viene anche conservato sott’olio o al naturale (in acqua salata), generalmente confezionato in scatolette metalliche o vasetti di vetro.
Normalmente in Italia il tonno maggiormente commercializzato è il tonno pinna gialla (yellowfin), la specie oceanica più diffusa e per questo di prezzo in genere più basso, mentre il tonno rosso (bluefin), tipico del Mediterraneo, è in via di estinzione. In Spagna è utilizzato anche il tonno alalunga. Da alcuni anni il più diffuso al mondo per l’inscatolamento sott’olio è il tonnetto striato.
Il consumo di tonno contaminato da batteri senza alterazioni organolettiche può dare origine alla cosiddetta sindrome sgombroide (HFP, histamine fish poisoning), una reazione gastro-enterica con sintomi simil-allergici che insorgono da 10 minuti a qualche ora dall’ingestione (in media dopo 90 minuti), riconducibili all’istamina (una sostanza che stimola l’infiammazione) in esso contenuta. I sintomi si risolvono spontaneamente nell’arco di qualche ora, ma possono durare fino a 48 ore. Raramente si hanno quadri sintomatici gravi. Insieme ad altri predatori in testa alla catena alimentare, come pescespade e verdesca, è uno dei pesci con i più alti livelli di mercurio. I tempi di digestione medi sono tra le 5 e 6 ore per il tonno sott’olio crudo.