Ingredienti
- 2,5kg Tacchinella
- 2 fette Lardo
- 100gr Burro
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Tacchinella Arrosto
La Tacchinella Arrosto è un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena, anche per le festività, in famiglia o con amici.
Per la Tacchinella Arrosto
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Togliere il burro dal frigorifero
e lasciarlo a temperatura ambiente.
Se la tacchinella non fosse pulita,
fiammeggiarla per eliminare il piumaggio rimasto,
privarlo delle interiora, delle zampe, delle estremità delle ali e del collo
e delle ghiandole all’attaccatura della coda, gettare le rigaglie.
Con un coltellino ben affilato asportare l’osso triangolare
posto nella parte superiore del petto (forcella).
Con il trincia-pollo tagliare ed asportare le ossa del petto
e tutti gli eventuali ossicini rimasi,
facendo attenzione di non rompere la pelle.
Ripiegare la pelle del collo sulla schiena
e cucirla.
Salare e pepare internamente la tacchinella
ed introdurre 1 noce di burro.
Disporre sopra il petto le fette di lardo,
legare le cosce e le ali a tutto il corpo della tacchinella,
legare anche le fette di lardo, utilizzare uno spago da cucina.
Mettere la tacchinella in una teglia da forno cosparsa con il rimanente burro.
Infornare a forno caldo a 190°C per 150 minuti.
Durante la cottura ogni tanto
bagnarla con il suo sugo di cottura.
Dopo 140 minuti di cottura
eliminare le fette di lardo.
A cottura ultimata, togliere dal forno,
slegarla, tagliarla a pezzi
e depositarla su di un piatto di portata caldo.
Irrorare con il sugo di cottura
della tacchinella.
Servire in tavola
direttamente sul piatto di portata preparato.
Nota
La Tacchinella o Dinda si può accompagnare con patate al forno o con verdure fresche di stagione.
I tacchini (genere Meleagris) sono gallinacei snelli, con zampe piuttosto lunghe ed ali e coda proporzionalmente corte. Testa e parte superiore del collo appaiono bitorzolute, e dalla mandibola superiore del becco, breve robusto ed arcuato, pende nel maschio un’ escrescenza carnosa ed erettile di forma conica quando contratta e flaccida e pendula negli altri casi. Il tacchino “gloglotta”, quindi il suo verso è un gloglottio. In Europa, il tacchino fu introdotto poco dopo la scoperta dell’America. Nel XVI secolo esso era ancora rarissimo e ricercato, mentre oggi è uno dei più diffusi tra gli uccelli domestici. Il tacchino viene utilizzato soprattutto per la carne, l’incubazione, le uova e la piuma.
Grande consumo di tacchini si fa in alcuni paesi, specialmente in Inghilterra, per le feste di Natale. I maggiori paesi esportatori sono il Canada, l’Irlanda, l’Ungheria e la Iugoslavia.
In Italia si allevano tacchini di piccola mole (in parte esportati) soprattutto nell’Emilia e nel Mezzogiorno. Razze Italiane: Brianzolo, castano precoce, bronzato comune, bronzato dei colli Euganei, ermellinato di Rovigo, nero d’Italia, parma e piacenza, romagnolo. La carne di tacchino si distingue per il suo elevato apporto nutritivo associato ad una contenuta presenza di grassi, si tratta di una carne che dona tante proteine e pochi grassi e ciò spiega la sua affermazione nella cucina italiana. Tra i diversi tagli di carne di tacchino è molto nota la fesa, la parte corrispondente al petto del volatile, la quale può essere gustata sotto diverse forme. La fesa di tacchino è venduta intera, a fettine e come salume. La fesa intera è perfetta per la preparazione di arrosti delicati e magri, mentre le fettine possono essere cucinate in padella in pochi minuti, con burro e salvia o accompagnandole a verdure saltate. Dai muscoli del petto dei tacchini viene anche ricavato un ottimo salume, insaccato in una rete elastica e affumicato o spennellato sulla superficie con del caramello. Questo salume è ottimo da tagliare a fette e da gustare da solo oppure accompagnandolo con una saporita salsa tonnata o maionese. La salsa fatta con tonno, maionese, capperi, acciughe, limone e pepe è un connubio ideale tra la carne di tacchino e la salsa tonnata ottima anche per la preparazione di panini imbottiti. La più antica rappresentazione di un tacchino in pittura in Europa si trova nella “Stanza degli Uccelli” di Villa Medici a Roma, fatta affrescare a Jacopo Zucchi nel 1576-1580 da Ferdinando I De’ Medici.