Ingredienti
- 200gr Spinaci
- 300gr Carotenovelle
- 250gr Zucchina
- 1 rotolo Pasta sfogliarettangolare
- 40gr Burro
- qb Sale
Direzione
Tarta Tatin di Spinaci
La Tarta Tatin di Spinaci è un ottimo antipasto, anche vegetariano, gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena od un aperitivo in famiglia o con amici.
Per la Tarta Tatin di Spinaci disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Mettere le foglie di spinaci nella centrifuga per verdure, lavarle cambiando almeno 3 volte l’acqua di lavatura, azionare la centrifuga per asciugarle, e tenere da parte.
Pelare le carote, lavarle, tagliarle per il lungo con la mandolina in 4 parti e tenere da parte.
Tagliare testa e fondo alle zucchine, lavarle sotto acqua corrente, affettarle a rondelle e tenere da parte.
Foderare con carta da forno una teglia da forno da 30x20cm, imburrarla bene.
Disporre le zucchine a rondelle su 3 file 1 centrale e 2 ai bordi della teglia lasciando 2 spazi tra le file, salare le zucchine.
Infornare a forno caldo a 180°C per 10 minuti.
Sfornare e far intiepidire.
In una pentola piena di acqua bollente, mettere a scottare per 3 minuti gli spinaci.
Prelevarli con una ramaiola, far intiepidire, strizzarli e tenere da parte.
Nella stessa acqua scottare i filetti di carote per 4 minuti.
Scolarle e. mescolarle con gli spinaci.
Distribuire il misto di spinaci e carote tra le file delle zucchine nella teglia da forno.
Mettere sopra la preparazione dei fiocchetti di burro.
Coprire il tutto con la pasta sfoglia rettangolare rabboccando lungo i bordi.
Infornare a forno caldo a 200°C per 25 minuti.
Sfornare e rovesciarla su di un piatto di portata.
Servire in tavola sul piatto di portata preparato.
Nota
La Tarta Tatin di Spinaci si può fare anche con pasta sfoglia rotonda, in questo caso utilizzare una teglia da forno del diametro di 25cm.
La Tarta Tatin di Spinaci è un ottimo antipasto si può servire caldo, tiepido, a fette o a quadrati anche per un aperitivo.
Lo spinacio (Spinanacia oleracea) è della famiglia delle Chenopodiaceae.
In Italia è arrivato attorno all’anno 1000, direttamente dalla Spagna dove era stato diffuso dagli arabi o dai crociati, a seconda delle versioni. L’origine più probabile è persiana. La sua coltivazione si diffonde solamente a partire dal quattordicesimo secolo, in particolar modo in Toscana, negli orti delle suore Benedettine. Si narra che fossero molto amati da Caterina de’ Medici, tanto che, alla sua partenza per la Francia dove sarebbe diventata moglie del futuro re Enrico II, portò con sé alcuni cuochi di corte per assicurarsi di avere sempre a disposizione sulla tavola gli amati spinaci. Sembra derivare da qui il detto tutto francese à la florentine, riferito alle pietanze servite su un letto di spinaci. Di questa pianta si consumano le foglie spesse e verdi. Gli spinaci sono tra gli ortaggi con il più alto contenuto di ferro, ma è diffusa l’errata convinzione che ne contenga un quantitativo elevato tanto che a volte si mangiano spinaci in alcuni casi di anemia. Sembra che questa credenza, più volte smentita, sia nata in seguito ad un errore di battitura su un’etichetta: invece di scrivere 3,4 mg ogni 100 gr, anche se secondo altre rilevazioni la quantità sarebbe di 2,9 mg ogni 100gr, fu scritto 34. Questo avvenne prima del 1929, quando fece la sua comparsa il fumetto Braccio di Ferro. A parità di peso altri vegetali hanno un contenuto di ferro molto più alto: lenticchie (9 mg di ferro ogni 100 g), semi di girasole (8,9 mg), farina di soia (8,4 mg), ceci (6,7 mg/100 g). Sono indicati per la salute dei nostri occhi, per prevenire patologie all’apparato cardiocircolatorio, oltre che per le gestanti. Pur essendo più comoda la cottura in acqua, il consiglio degli esperti per mantenere intatte tutte le proprietà positive degli spinaci è quello di mangiarli crudi, oppure di scottarli senza l’utilizzo di acqua, visto che ne contengono già in abbondanza. Gli spinaci possono essere surgelati ed hanno la proprietà di non perdere il sapore li hanno fatti diventare nel tempo uno dei prodotti principali dell’industria conserviera. I vari tipi di spinaci vengono impiegati in modi diversi in cucina, ci sono quelli piccoli e con foglie lisce, destinati ad essere mangiati crudi, in insalata; ci sono poi quelli con foglie molto sottili, difficili da trovare sul mercato perché coltivati per la produzione di surgelati; per finire ci sono quelli con foglie più coriacee e bollose, che sono invece destinate al consumo fresco solo a seguito di una cottura. Negli ultimi anni, si stanno sempre di più diffondendo le varietà a foglia liscia anche per la cottura casalinga, perché più facili da lavare e pulire dai residui di terra e sabbia. Si tratta di una verdura che si può trovare quasi tutto l’anno, anche se il picco di produzione si ha fra l’autunno e l’inverno, con semine che vanno dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno.