Tartare di Melanzane e Feta
La Tartare di Melanzane e Feta è un piatto versatile si può servire come antipasto o come contorno gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici o per un buffet.
Per la Tartare di Melanzane e Feta disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di basilico, tritarle e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente i capperi, asciugare con carta assorbente da cucina, strizzarli e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla e tenere da parte.
Sul piano di lavoro, con un coltello ben affilato, tagliare a dadini piccoli la feta e tenere da parte.
Tagliare la cima ed il fondo alle melanzane, pelarle, tagliarle a dadini piccoli e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Aggiungere la cipolla e far rosolare.
Unire le melanzane e cuocere per 15 minuti a fiamma moderata mescolando.
Versare la passata di pomodoro e continuare la cottura per altri 15 minuti.
Aggiungere la feta a dadini, il basilico tritato, i capperi e mescolare fino allo scioglimento completo della feta.
Togliere dal fuoco e far raffreddare.
Con il composto preparato riempire per 4 volte un coppapasta da 6 cm di diametro e depositare le tartare su di un piatto di portata.
Servire in tavola direttamente su piatto di portata.
Nota
La Tartare di Melanzane e Feta si accompagna, se servita come contorno, a carni e pesci alla griglia o arrosto.
La melanzana o Solanum melongena è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, coltivata per il frutto commestibile. La melanzana viene importata in Medio Oriente e nel Mediterraneo nel VII secolo e quindi non ha un nome latino o greco. In Italia venne inizialmente chiamata petonciana o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne mutata in mela dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come mela non sana, proprio perché non è commestibile da cruda. Dalla forma araba con l’articolo (al-bādhingiān) derivano invece la forma catalana (albergínia) e francese (aubergine). La melanzana è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. I fiori grandi, solitari, sono violacei o anche bianchi. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente nere, commestibili dopo la cottura. La melanzana è originaria dell’India. Sebbene esistano innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sud-est asiatico sin dalla preistoria, sembra che in Europa fosse sconosciuta fino al XVI secolo. La diffusione in Europa di nomi derivati dall’arabo e la mancanza di nomi antichi latini e greci indicano che fu portata nell’area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. La melanzana cruda ha un gusto amaro che si stempera con la cottura, che rende inoltre l’ortaggio più digeribile e ne esalta il sapore. La melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l’olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti. Per questi motivi la melanzana è consumata preferibilmente cotta. Si consuma fritta, cotta al forno o grigliata; alcune preparazioni tipiche sono: le melanzane alla parmigiana, la moussakà, la ratatouille, la pasta alla Norma e la Caponata.