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Tartelette alla Romana

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Ingredienti

Regolare le porzioni
1 rotolo Pasta sfoglia rettangolare
200gr Petto di pollo già lessato o cotto
150gr Funghi qualsiasi tipo
75gr Burro
50gr Parmigiano Reggiano
2 cucchiai Marsala
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

26g
Proteine
355k
Calorie
28g
Grassi
1,4g
Carboidrati
1,4g
Zuccheri

Tartelette alla Romana

Tartelette alla Romana

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Dalla pasta sfoglia rettangolare ricavare dei pezzi di pasta che si dovranno inserire nelle formine, della forma desiderata, precedentemente imburrate, ritagliare i pezzi di pasta che fuoriescono dalle formine.
Punzecchiare con una forchetta il fondo di ogni formina.
Foderare con carta da forno ogni formina e inserire dei fagioli secchi in ogni formina.
Disporre le formine ordinatamente su di una placca da forno.
Infornare a forno caldo a 200°C per 15 minuti.
Toglierle dal forno capovolgerle ed eliminare carta e fagioli, disporle ordinatamente su di una placca da forno ricoperta da carta da forno e riempirle fino ai ¾ del loro volume con il ripieno preparato, versare sopra ad ognuna il burro di cottura e spolverizzare ognuna con il parmigiano.
Infornare a forno caldo a 180°C per 10 minuti.

  • 50
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Tartelette alla Romana

Le Tartelette alla Romana sono un antipasto gustoso e saporito, ideale per un pranzo od una cena o per un aperitivo, in famiglia o con amici o per un buffet.

Per le Tartelette alla Romana
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pulire, i fungi con carta assorbente da cucina,
tagliarli a filetti sottili e tenere da parte.

Sul piano di lavoro tagliare a filetti sottili i petti di pollo lessati
e tenere da parte.

 

Preparare il ripieno:

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 60gr di burro.

Aggiungere i filetti di pollo, i filetti di funghi, pepe, sale,
marsala e cuocere per 20 minuti a fiamma bassa,
mescolare di tanto in tanto e tenere da parte.

Dalla pasta sfoglia rettangolare
ricavare dei pezzi di pasta che si dovranno inserire nelle formine,
della forma desiderata, precedentemente imburrate,
ritagliare i pezzi di pasta che fuoriescono dalle formine.

Punzecchiare con una forchetta il fondo di ogni formina.

Foderare con carta da forno ogni formina
e inserire dei fagioli secchi in ogni formina.

Disporre le formine ordinatamente
su di una placca da forno.

Infornare a forno caldo a 200°C per 15 minuti.

Toglierle dal forno capovolgerle ed eliminare carta e fagioli,
disporle ordinatamente su di una placca da forno ricoperta da carta da forno
e riempirle fino ai ¾ del loro volume con il ripieno preparato,
versare sopra ad ognuna il burro di cottura
e spolverizzare ognuna con il parmigiano.

Infornare a forno caldo a 180°C per 10 minuti.

Sfornarle disporre ordinatamente le tartelette su di un piatto di portata,
si possono guarnire a piacere o lasciarle come sfornate.

 

Servire in tavola
direttamente nel piatto di portata.

 

 

 

 

Nota

I funghi commestibili, in senso comune sono in genere un’ampia gamma di specie di macromiceti. Molte sono commercialmente coltivate, ma altre devono essere raccolte in natura. Agaricus bisporus, venduto come fungo champignon (dal termine francese indicante genericamente i funghi macroscopici) è una specie comunemente mangiata, viene usato in insalate, minestre, e molti altri piatti. Molti funghi asiatici sono coltivati su scala commerciale e hanno via via aumentato la propria popolarità in Occidente. Spesso sono disponibili freschi in negozi e supermercati, tra cui funghi di muschio , funghi ostrica.

Ci sono molte più specie di funghi che vengono raccolti dal loro ambiente naturale per il consumo personale o per la vendita commerciale (prataioli, spugnole, finferli, tartufi, trombette, galletti e funghi porcini) e per tale motivo la domanda impone un prezzo elevato sul mercato. Essi sono spesso utilizzati nei piatti d’alta cucina e di cucina tipica.

Alcuni tipi di formaggi richiedono l’inoculazione di cagliata di latte con le specie fungine che conferiscono un sapore unico e la consistenza particolare del formaggio. Alcuni esempi sono il blu di formaggi come Stilton e Roquefort, che sono fatti per inoculazione con Penicillium roqueforti. I ceppi utilizzati nella produzione di formaggio non sono tossici e sono quindi sicuri per il consumo umano, tuttavia, micotossine come aflatossine, roquefortine C , patulina, o altre possono accumularsi a causa della crescita di altri funghi durante la stagionatura e la conservazione errata.

Molte specie di funghi sono velenose per l’uomo, con differenti gradi di tossicità, da complicazioni gastrointestinali più o meno lievi fino ad effetti più gravi come allucinazioni, gravi danni agli organi (ad esempio fegato o reni) e la morte.

I generi che comprendono le più note specie tossiche mortali sono Conocybe, Galerina, Lepiota, Gyromitra e Cortinarius, ma le specie più pericolose appartengono al genere Amanita, che comprende anche specie commestibili. Le specie Amanita verna, Amanita virosa e Amanita phalloides sono responsabili dei più frequenti avvelenamenti mortali da funghi. La Gyromitra esculenta è da alcuni considerata una prelibatezza quando è bollita, ma può esser molto tossica se mangiata cruda o poco cotta. Il  Tricholoma equestre è stato a lungo considerato commestibile, finché non è stato individuato come responsabile di rari episodi di avvelenamento: un consumo eccessivo di questo fungo ha causato in alcuni casi rabdomiolisi anche mortale.

L’Amanita muscaria è anche causa occasionale di avvelenamenti, anche a seguito di ingestione per l’uso come droga, per i suoi effetti allucinogeni dovuti a fenomeni tossici. Storicamente, questa specie è stata utilizzata da diversi popoli in Europa ed Asia per il suo utilizzo religioso o sciamanico. L’uso viene segnalato in alcuni gruppi etnici come il popolo Koryak del nord-est della Siberia. Poiché è difficile individuare con precisione un fungo sicuro, senza un’adeguata formazione e conoscenza, è spesso consigliato di assumere che un fungo selvatico sia velenoso e quindi non consumarlo. Esistono anche dei funghi allucinogeni che contengono psilocibina.

I funghi vanno comunque consumati, in genere e se non se ne è mai fatto un uso precedente, saltuariamente ed in modiche quantità in quanto spesso contengono carboidrati complessi e poco comuni negli altri alimenti, primo tra tutti, la chitina, che appesantiscono il lavoro dell’apparato digerente. La risposta dell’organismo a simili stimoli è spesso strettamente individuale, escludendo i casi di allergia ed intolleranza alimentare, la dotazione enzimatica dell’organismo umano atta a digerire queste molecole è estremamente variabile e personale.

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Chef Ricettiamo

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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