Tinche e Piselli

Pubblicità

Tinche e Piselli

Le Tinche e Piselli sono un secondo piatto gustoso e saporito, da proporre in un pranzo o cena a base di pesce o con familiari ed amici.

Per le Tinche e Piselli
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le tinche, togliere, con un coltello ben affilato,
le interiora le lische, le pinne, la coda, la testa,
rilavarle sotto acqua corrente,
asciugarle con carta assorbente da cucina,
salarle, peparle e tenere da parte.

Sgranare i piselli, lavarli sotto acqua corrente
e tenere da parte.

Pulire, lavare, tritare la cipolla
e tenere da parte.

Pelare, tritare l’aglio
e tenere da parte.

Sgocciolare dall’olio i filetti di acciuga,
tagliarli a pezzetti
e tenere da parte.

In una padella antiaderente capiente
mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere la cipolla tritata, l’aglio,
le acciughe a pezzetti e far rosolare a fiamma moderata.

Aggiungere le tinche cuocerle a fiamma bassa per 5 minuti,
rigirandole per farle insaporire.

Versare il vino bianco e far evaporare.

Aggiungere la salsa di pomodoro,
coprire la padella con il suo coperchio
e cuocere per 10 minuti a fiamma bassa.

Aggiungere i piselli,
cuocere per 15 minuti almeno
a fiamma bassa ed a padella coperta.

Trasferire le tinche con la loro salsa ed i piselli
su di un piatto di portata e spolverizzare con il prezzemolo tritato.

Servire in tavola su piatto di portata o ad ogni commensale,
porzionato, su piatto individuale.

 

 

Nota
Le Tinche e Piselli si possono accompagnare con patate lesse o con verdura cotta a piacere o solamente con il loro contorno di piselli.

La tinca (Tinca tinca è un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae, nonché unico esponente della sotto famiglia Tincinae.

Solitamente raggiunge i 30–50 cm di lunghezza per 4 kg di peso, anche se sono registrate (non in Italia) tinche lunghe fino a 84 cm.

Pesce onnivoro, si nutre di organismi bentonici e vegetali, soprattutto in orari notturni.

È diffusa in tutte le acque dolci europee (arcipelago britannico compreso) a corso lento: laghi, fiumi, canali, stagni. La sua presenza è documentata anche nei fiumi della Siberia, così come nel lago Bajkal.

Predilige fondi melmosi o ricoperti di vegetazione. Sopravvive anche in ambienti poveri di ossigeno. In inverno non si nutre, muovendosi lo stretto indispensabile, seppellendosi parzialmente nella melma di fondali fangosi.

Negli ultimi anni si è notata in Italia una contrazione della specie, concomitante alla diffusione di specie alloctone, quali il carassio, il pesce gatto e il pesce siluro.

È un pesce dalle carni apprezzate, preda di pescatori sportivi e non, nonché oggetto di allevamento in acquacoltura. Il sapore è molto influenzato dall’ambiente in cui vive.

Per pescarla vengono impiegate canne bolognesi, fisse e da fondo, con montature medio-pesanti. Le esche sono simili a quelle in uso per la carpa, anche se sono maggiormente apprezzate quelle di origine animale quali il lombrico ed il bigattino.

La tinca è un pesce utilizzato per l’alimentazione umana. Tra le varietà più pregiate può essere segnalata la Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino.

(Visited 142 times, 1 visits today)
Pubblicità
Pubblicità
piselliTincheTinche e Piselli