Toast Valdostani

Toast Valdostani

I Toast Valdostani sono un antipasto della tradizione culinaria della valle d’Aosta, ottimi anche da servire con il thè, per la merenda o per la prima colazione.

Per i Toast Valdostani
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Sul piano di lavoro tagliare 6 fettine sottili di fontina
e tenere da parte.

Preparare 6 coppie di fette di pancarrè.

Imburrare 1 fetta per coppia
e mettere sull’altra fetta 1 fettina sottile di fontina.

Ricomporre la coppia premendo con il palmo della mano sul toast
in modo da far aderire bene burro e fontina.

Depositare i 6 toast su di una leccarda da forno
ricoperta da carta da forno.

Infornare a forno caldo a 180° C fino a doratura del pane
ed alla fusione del formaggio.

Servire in tavola
su piatto di portata.

 

Nota
La Fontina DOP (in francese Fontine) è un formaggio (DOP) Valdostano, prodotto ad ogni mungitura e stagionato almeno 3 mesi. Fontina DOP. Il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina vigila sulla produzione della Fontina e provvede alla marchiatura delle forme conformi. La Cooperativa Produttori Latte e Fontina è il maggior produttore di Fontina Dop, che raccoglie, stagiona e commercializza. Nel 1996 ha ottenuto dall’ Unione Europea la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.).

Nel 2016 la Fontina è stata inserita nei 26 formaggi migliori al mondo dal  Wall Street Journal.

Il nome Fontina pare origini da un alpeggio di produzione chiamato Fontin; altre versioni lo collegano al villaggio di Fontinaz. Ma il nome potrebbe derivare dal termine francese antico “fontis” o “fondis” a indicare la particolare capacità della pasta di questo formaggio di fondersi col calore.

La sua origine viene fatta risalire al 1270, sebbene la prima testimonianza iconografica risalga al XV secolo, in un affresco del Castello di Issogne. La prima citazione della Fontina risale al 1477 nella Summa Lacticinorum del medico vercellese Pantaleone di Confienza, mentre la prima classificazione è del 1887 con “Le Fontine di Val d’Aosta” nell’annuario della Stazione Sperimentale del caseificio di Lodi.

Viene prodotta esclusivamente con latte intero crudo di bovine di razza valdostana (razze pezzate Valdostane rosse e  Valdostana pezzata nera), alimentate prevalentemente con foraggio verde nel periodo estivo e con fieno locale nel resto dell’anno. L’aspetto al taglio, può variare leggermente nel colore e nella leggera occhiatura, in base al produttore nonché alla stagione in cui è stato fabbricato; anche la salatura, poco accentuata, varia leggermente a seconda del produttore. Le forme che non superano il controllo di idoneità al marchio Fontina, sono immesse al commercio come formaggio valdostano.

A stagionatura ultimata, dopo una serie di severi controlli, il Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina procede alla marchiatura: le forme contrassegnate con il marchio sono garantite per autenticità e qualità.

L’unica zona di produzione di questo formaggio è la Valle d’Aosta.

È consigliato un vino rosso leggero e delicato per fare risaltare il gusto del formaggio.

Tradizionalmente sono gli “arpian” (i pastori degli alpeggi) a preparare la fontina nelle baite. Ciò che resta del siero del latte usato per fare la fontina veniva e viene tuttora riscaldato sul fuoco per far affiorare sulla superficie la brossa, ossia la schiuma bianca prelevata man mano che si forma con un mestolo piatto e largo per condire, fredda o calda, la polenta.

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