Tordi allo Spiedo

Tordi allo Spiedo

I Tordi allo Spiedo sono un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.

Per i Tordi allo Spiedo disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

In una pentola con 0,5 litri di acqua leggermente salata ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota, far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.

In un pentolino far fondere il burro a fiamma bassa e tenere da parte.

In una padella antiaderente mettere a sfrigolare 20gr di burro.

Allineare le fette di pane casereccio e farle dorare da ambo le parte.

Disporle allineate su di un piatto di portata e tenere da parte.

Sul piano di lavoro, pulire i tordi, togliere le interiora, le zampe, il collo, la testa, lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, avvolgerli con le fettine di lardo condirli internamente ed esternamente con pepe e sale.

Infilare i tordi nello spiedo e spennellarli con un po’ di burro fuso.

Se si cuoce usando il grill del forno mettere una leccarda da forno ricoperta da carta da forno per raccogliere il grasso che perdono in cottura i tordi.

Se si usa il barbecue girare di tanto in tanto i tordi per ottenere una cottura uniforme.

Far cuocere fino a doratura completa dei circa 20 minuti, spennellare con burro fuso di tanto in tanto.

A cottura ultimata toglierli dallo spiedo e depositare ciascuno su di una fetta di pane dorata.

Raccogliere dalla leccarda il sugo di cottura dei tordi, metterlo in un pentolino con 4 cucchiai di brodo vegetale e far addensare a fiamma vivace, versare la salsina ottenuta sui tordi.

Servire in tavola direttamente sul piatto di portata preparato.

Nota

DADO VEGETALE

Ingredienti: 250gr sale grosso – 300gr carote – 200gr sedano – 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) – 2 spicchi d’aglio – 10 foglie di salvia – 1 rametto rosmarino – 1 mazzetto prezzemolo – 4 vasetti Bormioli da 250gr –

Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.

Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.

A questo punto si possono intraprendere 2 vie:

una prevede la trasformazione del composto in “dado granulare” l’altra detta ”fase umida” prevede  che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per  fare il sottovuoto.

I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno.

Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale.

Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.

I Tordi allo Spiedo si possono accompagnare con patate fritte o cotte al forno o con verdure fresche di stagione.

Il tordo bottaccio, Turdus philomelos è un uccello9 della famiglia dei Turdidi.

Molto diffuso, ha taglia medio-piccola e forma ben bilanciata. L’adulto ha il dorso bruno-marrone e il ventre bianco-crema picchiettato di nero, con il sottoala tendente al fulvo giallo. È celebrato da poeti e scrittori per il suo canto nuziale, particolarmente melodioso (donde il nome). È monogamo, molto territoriale durante il periodo della nidificazione. Fedele ai quartieri di svernamento e di nidificazione, migra di notte, a quote relativamente elevate, emettendo uno zip caratteristico. Insettivoro-frugivoro, ha una dieta che varia a seconda del periodo. La stagione riproduttiva inizia in marzo nell’Europa occidentale ed il mese seguente nell’Europa centrale e orientale. Nidifica in una grande varietà di contesti ambientali, caratterizzati dalla presenza di alberi d’alto fusto ricchi di sottobosco e di cespugli, dai boschi misti di latifoglie alle foreste di conifere, dai parchi cittadini ai frutteti. La deposizione delle uova avviene da fine giugno a fine agosto. Il nido è costruito dalla femmina che, nell’anno, compie due, talvolta tre covate. In autunno-inverno frequenta vigneti, frutteti, oliveti e la macchia mediterranea. È un migratore parziale, a seconda dell’area di origine e/o della sottospecie – T. p. clarkei e hebridensis mostrano un comportamento perlopiù sedentario; le popolazioni compiono migrazioni più o meno lunghe, arrivando a percorrere fino a 5.000 chilometri.

In cattività, il suo ciclo vitale può superare i 17 anni. È un uccello discreto e furtivo, pauroso, non facile da osservare, perché fugge al minimo allarme. È molto territoriale durante il periodo della nidificazione, non è gregario come la cesena ed il tordo sassello e conduce vita solitaria o in coppia.

Le maggiori concentrazioni si osservano lungo la costa tirrenica, dalla Liguria alla Campania, in Sardegna e in alcune regioni meridionali (soprattutto Puglia e Sicilia). La Lombardia è interessata solo dal transito dei migratori autunnali, mentre Toscana, Sardegna e Liguria sono importanti anche come aree di svernamento e di passaggio pre-nuziale. La Sardegna acquista importanza soprattutto nella seconda parte dell’inverno, quando viene raggiunta dai soggetti provenienti dal Nord Africa e in movimento verso nord.

(Visited 111 times, 1 visits today)
Tordi allo Spiedo