Torta di Papaya e Lime
La Torta di Papaya e Lime è un dessert ottimo da servire a fine pasto per un pranzo od una cena con familiari ed amici ma anche per una colazione mattutina o per merenda.
Per la Torta di Papaya e Lime disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, il lime, pelare la scorza facendo attenzione a non prelevare la pellicina bianca sottostante, tagliarla a striscioline sottili e tenere da parte.
Spremere il lime senza scorza nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.
Pelare le papaye con il pela-verdure tagliare la polpa a fettine sottili e tenere da parte.
In un pentolino far sciogliere il burro a fiamma bassa e tenere da parte.
Mettere nel bicchiere del mixer 200gr di fettine di papaya, lo zucchero, il succo di lime e metà delle sue striscioline, azionare il mixer al fine di ottenere una crema omogenea e versarla in una ciotola.
Aggiungere le uova, il burro sciolto, la farina, il lievito e mescolare a mano o con impastatrice elettrica con fruste ritorte al fine di ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Versare l’impasto in una tortiera foderata con carta da forno e livellarlo con una spatola per dolci, infilare nell’impasto le restanti fettine di papaya e le striscioline di scorza di lime, spolverizzare con la granella di mandorle ed un po’ di zucchero.
Infornare a forno caldo a 180°C per 30 minuti.
Sfornare, far raffreddare.
Depositare la torta su di un piatto o alzatina per dolci e servire.
Nota
La papaia o papaya (Carica papaya) è una pianta della famiglia delle caricacee.
Si presenta come un piccolo albero poco ramificato, potrebbe ramificare in caso di ferite, con un fusto alto sino a 5–10 metri. Il tronco, anche negli esemplari maturi, ha una consistenza tenera, poco legnosa, e presenta cicatrici prodotte dalla crescita e caduta delle foglie superiori. La linfa è di consistenza lattea e tossica allo stato naturale per l’essere umano, potendo produrre irritazioni allergiche al contatto con la pelle.
La papaia ha una consistenza delicata e una forma oblunga e può essere di color verde, giallo, arancione o rosa. Può pesare fino a 9 kg. Per esigenze di commercializzazione nella maggior parte dei casi non devono pesare più di 500 o 600 g, specialmente nelle varietà di piante nane, molto produttive e destinate generalmente alla esportazione, per essere più trasportabili e durare di più dopo la raccolta fino al momento del loro consumo.
È una pianta originaria del Messico, conosciuta e utilizzata in tutta l’America da molti secoli, per quanto oggi si coltivi in molti Paesi di altri continenti, principalmente in Asia e Africa. Prima dell’arrivo degli europei, in Messico era chiamata Chichihualtzapotl, che in nahuati significa “frutto dolce (da) balia”, ed era un frutto particolarmente connesso con la fertilità.
Vive in ambienti tropicali (America centrale e meridionale e Asia Pacifica) a temperature che non devono mai scendere sotto 0 °C per evitare una malattia tipica della pianta, la carpellodia.
Nelle Filippine il frutto della papaia è oggetto di coltivazioni industriali di grande rilievo per l’economia del Paese. Di particolare pregio le coltivazioni sull’isola di Guimaras, nota per la grande varietà e qualità delle piante da frutta.
In Italia può essere coltivata sulle coste siciliane e su quelle meridionali e occidentali-meridionali calabresi, tuttavia a causa delle basse temperature invernali fruttifica solo da aprile a novembre, a differenza delle regioni tropicali dove fruttifica tutto l’anno.
Il frutto, di grandi dimensioni, ha un uso simile al melone.
Il Dulce de Lechosa è un dessert tradizionale del Venezuela. È una papaia conservata che viene tradizionalmente prodotta a Natale e Pasqua. Anche sulla costa pacifica della Colombia dove è conosciuto come cabellito de papaya o biche. In Thailandia il frutto acerbo, tagliato a julienne, serve come base per la Som Tam (thai: ส้มตํา) nota come insalata di papaya verde. Nelle Filippine, dove gli alberi di papaya sono spesso coltivati nei pressi delle abitazioni, il frutto viene regolarmente consumato fresco e utilizzato come ingrediente per la preparazione di numerosi piatti locali come l’atchara, i lumpia e in diverse ricette di pollo e maiale. Il frutto della papaya è inoltre utilizzato come frutta secca.
Dalla papaia si estrae in medicina la papaina, pricipio attivo con funzione proteolitica. Contrariamente alla credenza popolare esso non favorisce il dimagrimento, ma la semplice digestione delle proteine. Di questo enzima se ne producono più di 1000 tonnellate annuali nel mondo e viene usato nella fabbricazione di birra, cosmetici e nell’industria alimentare. La papaina è impiegata anche per ammorbidire le carni: nei barbecue si usa il succo che fluisce tagliando la corteccia della papaia verde per versarlo sopra la carne, rendendola molto tenera e succosa.