Torta farcita al cioccolato
La Torta farcita al cioccolato è un dolce molto scenografico, ideale per un fine pranzo o cena importante. La Torta farcita al cioccolato è un dessert molto goloso perfetto anche come merenda o come buffet.
Per la Torta farcita al cioccolato disporre tutti gli ingredienti
dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, l’arancia,
grattugiare la scorza e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, l’arancia,
togliere la scorza, tagliarla a filetti e tenere da parte
In un pentolino con poca acqua e 3 cucchiai di zucchero
caramellare i filetti di scorza di arancia e tenere da parte.
In un pentolino sciogliere il burro,
a bagnomaria e lasciar intiepidire.
In un pentolino sciogliere i cioccolato,
a bagnomaria e lasciar intiepidire.
Mettere i biscotti e le nocciole nel mixer
e azionare fino a ottenere un composto omogeneo fine.
Metterli in una ciotola capiente ed unire lo zucchero ed il burro fuso.
Foderare con carta da forno inumidita una teglia da forno.
Versare il composto preparato nella teglia,
premere bene il composto in modo da compattarlo e mettere in frigorifero per 45 minuti.
Per la farcitura:
mescolare il formaggio cremoso o la ricotta con lo zucchero,
unire il cioccolato fuso, la panna, le uova e la scorza dell’arancia grattugiata.
Amalgamare con cura e versare sulla base di biscotti nella teglia
tolta dal frigorifero e distribuire bene sulla superficie.
Infornare a forno caldo a 170°C per 60 minuti.
La crema dovrà risultare consistente al tatto.
Lasciar raffreddare e tenere in frigorifero per 24 ore.
Servire ricoprendo con panna montata dolcificata con poco zucchero a velo
e mescolata con cacao.
Decorare la torta con le scorze di arancia a filetti caramellati.
Servire in tavola su piatto di portata
o su alzatina per dolci.
Nota
La Torta farcita al cioccolato è un dolce molto scenografico,
ideale per un fine pranzo o cena importante.
Un dessert molto goloso perfetto anche come merenda o come buffet.
Il cioccolato è un alimento derivato dai semi dell’albero del cacao,
ampiamente diffuso e consumato nel mondo intero.
Nella produzione artigianale di qualità, il cioccolato è preparato utilizzando
la pasta di cacao come realizzata e imballata nei paesi origine con l’aggiunta
di ingredienti e aromi.
In alcuni casi il produttore parte direttamente dalle fave
di cacao procedendo alla tostatura e alle successive fasi della lavorazione.
In questo modo il controllo del produttore sulle caratteristiche
che avrà il prodotto finito è superiore.
Nella produzione industriale o comunque di minor pregio qualitativo,
è preparato miscelando il burro di cacao,
la parte grassa dei semi di cacao, con polvere di semi di cacao,
zucchero e altri ingredienti facoltativi, come il latte, le mandorle,
le nocciole, il pistacchio o altri aromi.
Oltre a ciò, il cioccolato è anche un ingrediente di svariati dolciumi,
tra cui gelati, torte, biscotti e budini.
Alcuni studi sembrano confermare che il consumo frequente di cioccolato
possa condurre a una particolare forma di dipendenza detta,
per analogia con l’alcolismo, il cioccolismo.
Altri studi dimostrano come l’assunzione di cioccolato stimoli il rilascio di endorfine,
in grado di aumentare il buon umore.
Il termine “cioccolata” viene utilizzato come sinonimo di “cioccolato”
oppure per indicare una bevanda liquida a base di semi di cacao,
nell’uso occidentale contemporaneo invariabilmente con l’aggiunta di zucchero
(al contrario di come veniva consumato il cacao in bevande salate e speziate nelle culture precolombiane).
La pianta del cacao ha origini antichissime e,
secondo precise ricerche botaniche,
si presume che fosse presente più di 6.000 anni fa nel Rio delle Amazzoni e nell’Orinoco.
I primi agricoltori che cominciarono la coltivazione della pianta del cacao furono i Maya
solo intorno al 1000 A.C. Le terre che si estendono fra la penisola dello Yucàtan,
il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala furono quindi le prime a vedere l’inizio della storia del cacao,
e insieme a questo del cioccolato.
Uno studio del 2003 promosso dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti
e la Nutrizione (INRAN) di Roma, sostiene che il cioccolato faccia bene al cuore.
I risultati hanno rivelato che il fondente aumenta del 20% le concentrazioni di antiossidanti
nel sangue mentre quello al latte non ha alcun effetto;
addirittura il fondente perde ogni effetto se accompagnato a un bicchiere di latte.
Secondo i ricercatori il latte farebbe diminuire gli effetti positivi e cardioprotettivi
in quanto cattura le epicatechine,
flavonoidi presenti nel cacao che possiedono un elevato potere antiossidante.
Secondo Roberto Corti dell’Università di Zurigo
il cioccolato fondente può ritardare l’indurimento delle arterie in coloro che fumano,
limitando il rischio di malattie cardiache anche gravi.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Heart”].
Torino è dal 1600 una delle capitali italiane e forse europee del cioccolato:
qui sono stati inventati il cioccolato con le nocciole Prochet
e la macchina per trattare industrialmente il cioccolato Caffarel.
All’industria Talmone si deve la prima rete di commercializzazione nazionale di cioccolato.
L’industria svizzera del cioccolato,
localizzata principalmente nella Svizzera Romanda,
detiene record sia in termini di fatturato, 1.690 milioni di Franchi nel 2011,
sia in termini di volume di produzione 176.332 tonnellate di cioccolato prodotte nel 2011
e di esportazione il 60,7% della produzione.
Il Paese vanta inoltre il più alto consumo di cioccolato pro capite al mondo
12,3 chilogrammi.
Dalla fine del Seicento a livello artigianale,
la produzione di cioccolato su scala industriale cominciò nella prima metà dell’Ottocento;
Francois- Louis Cailler (1819, inventore della “tavoletta”),
Daniel Peter (1875, inventore del cioccolato al latte),
Henri Nestlé (1866),
Philippe Suchard (1826),
Jean Tobler (1867, creatore del Toblerone)
e Rodolphe Lindt (1879, inventore del cioccolato fondente).