Ingredienti
- 3 bicchieri da acqua Farina 00
- 2 bicchieri da acqua Zucchero
- 1/2 bicchieri da acqua Latte
- 1 noce Burro
- 4 Mele
- 4 Uova
- 1 Succo limone
- 1 bustina Lievito
Direzione
Torta in cocotte di mele
La Torta in cocotte di mele è la tipica torta della nonna è un dolce delizioso e semplice da preparare che farà felici tutti gli ospiti. La Torta in cocotte di mele soffice e ricca di gusto è un dolce della tradizione casalinga ed è perfetta sia per dessert che per la colazione o per la merenda.
Per la Torta in cocotte di mele
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le mele, pelarle, tagliale a fettine sottili e tenere da parte.
Spremere un limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.
Mettere in una ciotola le mele ed irrorarle con il succo di limone e tenere da parte.
Mettere in una ciotola le uova e lo zucchero
e montarle con lo sbattitore fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Aggiungere la farina setacciata, il lievito, il latte,
l’olio e montare ancora per qualche minuto e tenere da parte.
Imburrare la cocotte oppure mettere la carta da forno,
sistemare sul fondo le fettine di mele,
coprirle con il composto preparato e chiudere la cocotte con il suo coperchio.
Infornare a forno caldo a 190°C per 1 ora.
Lasciar raffreddare senza togliere il coperchio.
Capovolgere la torta e spolverizzare con zucchero a velo non vanigliato.
Servire in tavola su piatto di portata
o su alzatina per dolci.
Nota
La Torta in cocotte di mele è una ricetta semplice da preparare ed amata tutti in famiglia.
“Cocotte: termine di origine francese che indicava un recipiente di cottura, utilizzato come piccolo forno, munito di maniglie e di coperchio piano sul quale si adagiavano le braci calde. Ora con questo termine s’intende una casseruola tonda od ovale fabbricata con materiali a bassa conducibilità del calore in modo da poterlo ritrasmettere al cibo in modo lento, uniforme e costante.”
La mela, dal latino malum, è il falso frutto del melo.
Il melo ha origine in Asia Centrale (Kazakistan) e l’evoluzione dei meli botanici risalirebbe al Neolitico.
La specie è presente in Italia nominalmente con circa 2000 varietà, ma la definizione più precisa è difficile data la sovrapposizione storica delle denominazioni, e le specie estinte o irreperibili.
Il termine “mela” deriva dal latino melum, o malum, e, a sua volta, dal greco antico mêlon; la radice del termine potrebbe ricongiungersi all’indoeuropeo Mal- dal significato di “essere molle”, “dolce” e avere così un legame con “malva” e “miele”.
La mela è il “frutto” più destagionalizzato (si trova tutto l’anno) e ciò richiede la presenza di impianti che provvedono alla conservazione e ne distribuiscano la disponibilità su di un ampio arco di tempo.
La maturazione naturale varia da fine agosto a metà ottobre.
La disponibilità alla conservazione naturale dei frutti è drasticamente diversa nelle differenti varietà; dati gli elevati contenuti in acidi organici, di norma la conservazione va da uno a quattro mesi.
La mela ha un potereantiossidante, ORAC, con un indice di valore 4275 poiché provitamina A, vitamine B1, B2, B6, E e C, acido citrico, acido malico, niacina e acido folico, insieme a flavoidi e carotenoidi.
Le mele sono destinate prevalentemente al consumo casalingo, per quello immediato ma anche in cucina per la preparazione di primi, secondi e diversi dolci. Inoltre si presta anche ad essere utilizzata per preparare in casa maschere di bellezza..
La mela è da sempre alleata della bellezza: ha un apporto calorico piuttosto basso e, grazie alla pectina, aiuta ad eliminare dal corpo le sostanze tossiche. Altre destinazioni per le mele in industria sono: produzione di succhi, sidro, olio di semi di mela (molto utilizzato nei paesi del nord Europa ed ottenuto come sottoprodotto dalla produzione del succo e del sidro), creme, fette di mela essiccate, produzione di alcol da distillazione da fermentati.
Esistono circa 7000 varietà di mele di diversa origine nei vari paesi, differenti per colore, consistenza, sapore e contenuti nutrizionali.
Alcune di queste varietà sono tradizionali, altre sono note per la loro denominazione commerciale.
Di seguito alcuni esempi:
Annurca: di piccole dimensioni rispetto alle altre mele, di forma rotondeggiante con epidermide rossa striata. La polpa è bianca, compatta, croccante, succosa, dolce, gradevolmente acidula.
Braeburn: buccia colore rosso scuro o scarlatto, polpa compatta e croccante, sapore dolce-acidulo;;
Elstar: frutto di colore rosso e giallo, saporita, succosa;
Fuji: forma tondeggiante, buccia colore rosso-rosato, polpa croccante e succosa, sapore dolce, ricca di fruttosio;
Golden Delicius: forma tondeggiante, buccia colore giallo, polpa croccante e compatta, sapore dolce leggermente acidulo, varietà di origine americana;
Granny Smith: buccia verde intenso, polpa croccante, particolarmente ricca di magnesio;
Jonagold: sapore succoso, agrodolce, molto aromatico, incrocio fra Golden Delicius e Jonathan, 1953;
Pink Lady: questa varietà è nata dall’ ibridazione di due varietà già note quali la “Lady Williams” e la “Golden Delicious”. La sua buccia ha delle sfumature di colore rosa;
Renetta: forma irregolare, buccia rossa e verde;
Renetta Grigia: prodotto tipico della zona di Barge forma schiacciata, buccia ruvida e rugginosa, polpa grossolana dal colore bianco-crema, sapore dolce-acidulo;
Royal Gala: buccia rosso intenso con venature giallo chiaro, polpa soda e croccante, sapore dolce leggermente aspro;
Seuka: autoctona della provincia di Udine e molto diffusa nelle Valli del Natisone;
Stark Delicius: buccia rossa, polpa fine e croccante, sapore aromatico, particolarmente ricca di carotene e retinolo;
Stayman Winesap: buccia ruvida di colore giallo-verde punteggiata di rosso, polpa soda e croccante, sapore agrodolce.